Archivio del Tag ‘Paolo Ruffini’
-
Travaglio: Grasso evitò di indagare Schifani, difeso dal Pd
«I 5 Stelle che han votato Grasso contro Schifani sapevano bene chi è Schifani e hanno scelto il meno peggio, cioè Grasso, ma non avevano la più pallida idea di chi è Grasso». E questo è un bel problema, dice Marco Travaglio, specie per chi dice di informarsi sul web per sfuggire alla propaganda di regime: «Se l’avessero fatto davvero, avrebbero scoperto che il dualismo Schifani-Grasso era finto». Schifani è sempre piaciuto al Pd, che infatti cinque anni fa «non gli candidò nessuno contro, votò scheda bianca e mandò la Finocchiaro a baciarlo sulla guancia». Quando poi lo stesso Travaglio raccontò in televisione «chi è Schifani», i primi ad attaccarlo furono Finocchiaro, Violante, Gentiloni, il direttore di “Rai3” Ruffini e “Repubblica”. «Schifani era il pontiere dell’inciucio Pdl-Pd. Così come Grasso che, per evitare attacchi politici, s’è sempre tenuto a debita distanza dalle indagini più scomode su mafia e politica, mentre altri pm pagavano e pagano prezzi indicibili per le loro indagini».
-
RaiTre, Ruffini espulso: scomodo perché troppo bravo
In qualsiasi altra azienda Paolo Ruffini sarebbe stato premiato, mentre da RaiTre è stato espulso proprio perché ha realizzato risultati invidiabili. Lo afferma Giuseppe Giulietti su “Micromega”, interpretando la cacciata di Ruffini dalla terza rete Rai come una punizione per l’eccessiva efficienza al servizio (pubblico) della verità, attraverso le news e programmi di infotainment tra i più amati dal pubblico, con la costante promozione di personaggi televisivi del calibro di Fabio Fazio e Milena Gabanelli, autrice di “Report”.
-
Punire Ruffini, è lui il vero scandalo della Tv italiana
Lo scandalo è Ruffini. Non è la tivù dei cuochi e delle ricette, delle vite in diretta, delle feste italiane ed italiote, delle eredità, dei pacchi, delle fiction all’ingrosso, degli aspiranti famosi isolati o intonati, dei grandi fratelli, dei marzulli, dei magalli, dei d’urso e giletti perfetti per telesiparietti con sgarbi, meluzzi, mussolini e parietti su trans e vizietti, seni intatti o rifatti, crocifissi rimossi o rimessi, padri pii e miracoli annessi, devozioni da vip e promozioni degli stessi, dei pareri berciati da autorevoli inesperti
-
Ruffini, siluramento vicino malgrado i successi di RaiTre
La sua rete televisiva registra i migliori risultati, eppure rischia di venire sostituito, malgrado il suo contratto non sia neppure in scadenza. Il direttore di RaiTre, Paolo Ruffini, teme il siluramento annunciatio. Motivo? I suoi programmi, graditi dal pubblico, non piacciono al premier, Silvio Berlusconi. «La mia direzione non è in scadenza e i palinsesti sono stati approvati fino all’estate: non sarebbe più giusto giudicare dai risultati?», s’è sfogato Ruffini, intervistato da “Repubblica”. Malgrado ciò, Ruffini potrebbe essere rimosso dal Cda della Rai, l’11 novembre.
-
Tv regionale, così RaiTre non farà più paura
Basta avere le idee chiare. E Berlusconi sulla Rai le ha chiarissime. L’ultimo intervento a gamba tesa in diretta a Ballarò ne è stata l’ennesima dimostrazione, con un attacco diretto al conduttore e alla rete «piena di comunisti». Ma dietro le battute e le aggressioni, c’è un disegno politico preciso che, specie negli ultimi tempi, è diventato una sorta di ossessione per il Cavaliere: mettere RaiTre nelle condizioni di non nuocere. Giovedì prossimo, intanto, è previsto un cambio al vertice della rete, Antonio Di Bella dovrebbe prendere il posto di Paolo Ruffini
-
Salviamo il Rialto, la cultura italiana si schiera
Piovono grandi firme a sostegno del centro di cultura contemporanea Rialto Sant’Ambrogio di Roma, colpito il 28 luglio dal sequestro degli spazi teatrali, dopo che già in primavera aveva subito la chiusura di alcuni locali interni. A favore del Rialto, esemplare modello italiano di creatività giovanile, internazionale e indipendente, si schierano pesi massimi dell’arte come i registi Rodrigo Garcia e Rafael Spregelburd, direttori di grandi teatri (Mario Martone dello Stabile di Torino, Massimiliano Civica del Teatro della Tosse di Genova, Roberto Biselli di Perugia)