Archivio del Tag ‘Pimco’
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Perché le agenzie di rating non osano definirci spazzatura?
Com’è noto, il rating assegnato all’Italia dalle principali agenzie di rating (Fitch, Moody’s e Standard & Poor’s) è poco sopra il livello “spazzatura”. Detto più chiaramente, le agenzie che fanno analisi economiche classificano l’Italia tra gli investimenti sicuri, ma – tra questi – siamo ai livelli più bassi, ad un gradino dal definirli come “non sicuri”. Siccome la faccenda continua da anni, e visto che il trend dei declassamenti ci ha costantemente spinto verso il basso, è lecito chiedersi per quale motivo non si è ancora raggiunto il livello spazzatura. Sofismi finanziari? Riparametrazione econometrica con scappellamento a destra? Kulo? Tanto per cominciare smentiamo una bufala economica che gira da tempo online, anche da parte di sedicenti esperti di economia: non è assolutamente vero che se S&P (o un’altra agenzia di rating) declassa l’Italia a spazzatura, allora per statuto i fondi d’investimento, i fondi pensione e la Bce saranno costretti a non comprare più i Btp italiani o addirittura a vendere quelli che hanno in pancia. Ciò è vero se e solo se tutte le quattro principali agenzie ci declassassero a “junk”. Parliamo di S&P, Moody’s, Fitch e la meno nota canadese Dbrs.In questa fase storica, inutile negarlo, può succedere di tutto, ma almeno per questo autunno quasi tutte le agenzie di rating si sono già espresse (ne manca una) al di sopra del livello “junk”. Dunque, chi si ostina a veicolare il downgrade ed il crollo automatico, fa solo terrorismo politico, oppure ci specula short. Poniamo il caso che però questo quadruplice downgrade si verifichi nel 2019… tutti dicono che sarebbe un disastro. Anche in tal caso sarei prudente ad affrettare le ipotesi. Il Portogallo, ad esempio, che si trova in questa situazione, ha i rendimenti a 10 anni che viaggiano da mesi sotto il 2%, pur essendo stato da anni il suo rating tagliato a “Ba1” per Moody’s e “BB+” per S&P. Ciò è stato possibile perchè non ci sono solo i fondi istituzionali che comprano i bonds, ma anche quelli specualtivi. Dunque, è tutto da dimostrare che anche nel caso, assai improbabile, di un quadruplice declassamento, l’Italia non riesca a finanziarsi.La domanda da cui siamo partiti, però, non ha ancora una risposta: perchè le 4 agenzie non lo hanno ancora fatto? Perchè, in vista dei puzzoni sovranisti a marzo, le agenzie non hanno declassato l’Italia a spazzatura nei mesi scorsi, ma si sono sempre tenute sopra “quel tantino”? La risposta sta nei conti di Pimco, Jp Morgan, BlackRock, cioè le società più grosse del mondo in quanto a gestione dei capitali. I colossi americani, infatti, rischiano il fallimento a fronte di un crollo dei Btp e di un default dell’Italia: per la serie “troppo grande per fallire”. Come più volte riportato, infatti, il mondo obbligazionario è tutto legato, e gli investitori non possono permettersi un crollo mondiale del sistema. Per non parlare di alcuni fondi, che hanno comprato direttamente Btp, come Jp Morgan. Domanda ai più intelligenti: e se quella dello sprad e dei downgrade fosse tutta una messinscena per costringere Draghi a prolungare il Qe?(Massimo Bordin, “Perché le agenzie di rating non osano classificarci spazzatura?”, dal blog “Micidial” del 23 ottobre 2018).Com’è noto, il rating assegnato all’Italia dalle principali agenzie di rating (Fitch, Moody’s e Standard & Poor’s) è poco sopra il livello “spazzatura”. Detto più chiaramente, le agenzie che fanno analisi economiche classificano l’Italia tra gli investimenti sicuri, ma – tra questi – siamo ai livelli più bassi, ad un gradino dal definirli come “non sicuri”. Siccome la faccenda continua da anni, e visto che il trend dei declassamenti ci ha costantemente spinto verso il basso, è lecito chiedersi per quale motivo non si è ancora raggiunto il livello spazzatura. Sofismi finanziari? Riparametrazione econometrica con scappellamento a destra? Kulo? Tanto per cominciare smentiamo una bufala economica che gira da tempo online, anche da parte di sedicenti esperti di economia: non è assolutamente vero che se S&P (o un’altra agenzia di rating) declassa l’Italia a spazzatura, allora per statuto i fondi d’investimento, i fondi pensione e la Bce saranno costretti a non comprare più i Btp italiani o addirittura a vendere quelli che hanno in pancia. Ciò è vero se e solo se tutte le quattro principali agenzie ci declassassero a “junk”. Parliamo di S&P, Moody’s, Fitch e la meno nota canadese Dbrs.
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Barnard: ci sveglieremo in altro pianeta, e nessuno ne parla
«Casaleggio vide lungo: voleva creare la società civile del click da casa, tutto si fa in casa sul divano, in rete», ma «era un principiante: Facebook-Vr sarà la più devastante paralisi civica dlla storia, un fenomeno che non sfiorò neppure i sogni del padre della paralisi civica programmata, Edward Bernays». Parola di Paolo Barnard, secondo cui il dilagare della cosiddetta realtà virtuale, da Zuckerberg a Oculus con i visori “Rift Headset”, ben fotografa i mutamenti epocali ormai dietro l’angolo: «Il mondo si sta letteralmente trasformando in un altro pianeta», mentre in Italia le news sono ancora firmate da Grillo e Formigoni, Mediaset-Vivendi, Gentiloni e Poletti. Il capo di stato maggiore dell’esercito britannico e il suo futuro omologo americano, scrive Barnard, stanno preparando gli eserciti alla guerra futura, che sarà “cyber”. Alla “Bbc” il generale Richard Barrons ha detto: «Non ci saranno più bombardieri e soldati, ma “cyber fighters”. La Russia di Putin ha fatto il primo passo, in questo, ed è avanti: hanno un milione di programmatori già affiliati a 40 reti illegali. Silicon Valley, Google e Nsa stanno arrancando dietro a Mosca».Le guerre, aggiunge il generale Barrons, saranno combattute «infiltrando le infrastrutture vitali di un paese avversario». Esempio: «Una notte le luci di tutta la Francia salteranno, e nel panico i francesi scopriranno che sono saltati anche i back-up, i server saranno tutti muti. Una potenza Nato messa in ginocchio in meno di un secondo, senza bombe». E che dire dell’energia? «Le rinnovabili uccideranno gli idrocarburi», scrive Barnard nel suo blog. «Questo lo si è capito ai massimi livelli in Usa, Cina, Arabia Saudita, ma soprattutto fra i colossi d’investimento. Chi segue “Carbon Tracker” si fa un’idea della furiosa corsa dei poteri mondiali per l’energia di domani, ma soprattutto del potenziale di conflitti mostruosi per la spartizione della torta. Tutti i paradigmi politici legati all’energia sono saltati, e l’energia è tutto. Miliardi di poveri del mondo rischiano di finire nelle mani degli investitori per accendere una lampadina, mille volte più di quanto non lo siano già oggi».Oltre ai conflitti “cyber”, poi, rimane l’atomica: «Se ci sarà conflitto nucleare sarà in due luoghi: il mar del Sud della Cina, dove gli Usa stanno tentando di tagliare le comunicazioni mercantili ed energetiche di Pechino; oppure nel Jammu-Kashmir, dove fra India e Pakistan la miccia atomica è letteralmente tutti i giorni a un centimetro dal fuoco», sostiene Barnard. Per non parlare della finanza: «Tutta Europa, e tutta la vita economica di ogni vivente oggi in Ue, è appesa al filo del “tapering” della Bce di Draghi. Il “tapering” è il momento certo e già annunciato nel quale la Bce finirà di tenere viva l’Europa comprandogli trilioni di euro di assets (statali e privati) che altrimenti nessuno vorrebbe o che avrebbero prezzi stracciati e tassi alle stelle». Il quantitative easing di Draghi «è oggi l’oggetto di discussione frenetica di tutti gli Ad di ogni singolo istituto finanziario del pianeta. C’è il totale panico, ed è panico vero», ma in Italia a tener banco sono solo la Raggi, Equitalia, i 104 indagati del Pd.Poche settimane fa, aggiunge Barnard, il più grande gruppo assicurativo del mondo, Ing, ha convocato un seminario con oltre 600 esperti mondiali sulla “glocalization”. Letteralmente, per Google: «Diffusione su scala mondiale, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, di elementi culturali, idee, stili di vita propri di realtà locali». Ma anche: «Strategia economica e politica volta a correggere gli aspetti più problematici della globalizzazione, sfruttandone le opportunità per valorizzare a livello mondiale il ruolo di governi, mercati o imprese locali». Per Wikipedia, il neologismo introdotto dal sociologo Zygmunt Bauman significa: «Adeguare il panorama della globalizzazione alle realtà locali, così da studiarne meglio le loro relazioni con gli ambienti internazionali». E quindi: «La creazione o distribuzione di prodotti e servizi ideati per un mercato globale o internazionale, ma modificati in base alle leggi o alla cultura locale», nonché «l’uso di tecnologie di comunicazione elettronica, come Internet, per fornire servizi locali su base globale o internazionale. Craigslist e Meetup sono esempi di applicazioni web glocalizzate». E infine: «La creazione di strutture organizzative locali, che operano su culture e bisogni locali, al fine di diventare multinazionali o globali. Questo comportamento è stato seguito da varie aziende e corporation, ad esempio dall’Ibm».Per Barnard, «è il fenomeno inverso della vecchia globalizzazione e dell’“outsourcing” dei posti di lavoro verso paesi a manodopera per pochi centesimi (Cina, Thailandia, Messico, Bangladesh)». Domanda: perché la “glocalization” sta diventando un altro tema di fibrillazione dei colossi e delle think-tank del mondo occidentale? «Perché anche qui tutti i paradigmi della produzione industriale sono saltati: siamo in un incubo d’incognite su cosa accadrà nel processo di “glocalization” ai nostri impieghi, alle nostre economie. Un intero mondo è di nuovo saltato in frantumi nel cosmo». Da noi chi ne parla? Nessuno. «Oggi le parole di filosofia politica e morale più impressionanti escono dalla bocca di uomini come Ray Dalio, Ceo di Bridgewater, hedge fund “monster”. O da Bill Gross, l’ex Re Mida di Pimco, il più grande gestore di “fixed income” del mondo», investitori in azioni private e titoli di Stato. «Parlano di informazione, di moralità nell’economia, delle strutture sociali, del senso della morte persino, ma lo fanno però con la conoscenza degli strumenti dei padroni del mondo, cioè con la conoscenza del motore che fa vivere o morire 7 miliardi di umani. Questo fa una differenza incredibile». Perfettamente inutili, dice Barnard, «gli sproloqui di filosofi o intellettuali contemporanei», perché «non sanno nulla del motore che fa vivere o morire 7 miliardi di umani». Conclusione: tutto sta cambiando alla velocità della luce, e nessuno ce lo spiega.«Casaleggio vide lungo: voleva creare la società civile del click da casa, tutto si fa in casa sul divano, in rete», ma «era un principiante: Facebook-Vr sarà la più devastante paralisi civica dlla storia, un fenomeno che non sfiorò neppure i sogni del padre della paralisi civica programmata, Edward Bernays». Parola di Paolo Barnard, secondo cui il dilagare della cosiddetta realtà virtuale, da Zuckerberg a Oculus con i visori “Rift Headset”, ben fotografa i mutamenti epocali ormai dietro l’angolo: «Il mondo si sta letteralmente trasformando in un altro pianeta», mentre in Italia le news sono ancora firmate da Grillo e Formigoni, Mediaset-Vivendi, Gentiloni e Poletti. Il capo di stato maggiore dell’esercito britannico e il suo futuro omologo americano, scrive Barnard, stanno preparando gli eserciti alla guerra futura, che sarà “cyber”. Alla “Bbc” il generale Richard Barrons ha detto: «Non ci saranno più bombardieri e soldati, ma “cyber fighters”. La Russia di Putin ha fatto il primo passo, in questo, ed è avanti: hanno un milione di programmatori già affiliati a 40 reti illegali. Silicon Valley, Google e Nsa stanno arrancando dietro a Mosca».
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Barnard: De Bortoli sa chi sono davvero i poteri forti?
Matteo Renzi minacciato dai Poteri Forti è la più indicibile puttanata mai scritta da un giornalista negli ultimi 160 anni. Ferruccio De Bortoli è un comico formidabile, giuro che ho riso due giorni su ’sta stronzata, non sa di cosa parla. Prima di tutto Renzi conta per i Poteri Forti come un attaccante del San Giuliano di Mezzadrino conta nella nazionale del Brasile. Ma poi, cosa sono per te Ferruccio i Poteri Forti? Per caso quella faccia da uovo di John Elkann e la Fiat che tirano i fili del tuo pupazzetto? Madonna, sono 100 anni che fanno le più brutte auto del mondo coi soldi dei contribuenti (dovremmo esultare che se ne vanno, ’sti parassiti dello Stato), e la loro finanziaria, la Exor, è un nano confronto ad altri gruppi (vedi sotto). Confindustria, Ferruccio? Quelli che ti tiravano i fili prima? Squinzi è il secondo uomo più stupido del mondo, e credo che Jeffrey Immelt manco sappia che esista. La Massoneria? Nooo, no. De Bortoli, non ci siamo.Vogliamo parlare di Poteri Forti? Allora che ne diciamo di Bill Gross, l’ex di Pimco? Controlla fondi d’investimento SUPERIORI a tutto il Pil della Germania… no, dico, ’sto tizio da solo ha più potere d’investimento di tutta la Germania messa assieme. Solo lui. Poi ha altri amichetti che seguono (Black Rock?). E vogliamo parlare dei signori Derivati e di chi li controlla? Sai quanti soldini sono Ferruccio? Sono 710.000.000.000.000 di dollari. E’ 10 volte il Pil di tutto il mondo in mano a una quarantina di banche. Oplà. O vogliamo parlare del “Council on Foreign Relations” e del “National Endowment for Democracy” Usa? Quelli in un pomeriggio fanno scoppiare due ‘rivoluzioni colorate’ e quattro guerre nel mondo, e se poi ci mettiamo il caro Zbignew Brzezinsky, questo tipo con una telefonata manda in colite spastica tutta la famiglia reale saudita.Sono tipetti che possono decidere che la tua Massoneria di puzzette italiane, caro De Bortoli – quella che può certo rovinare qualche carriera, o farmi schiantare in auto contro un muro – sparisce dal Pianeta in un mesetto e non ci rimangono neppure gli autisti del Fratelli. Matteo Renzi sarà minacciato (forse) dai poteri del pollaio Italia, ma neppure: è il coccige della Merkel, obbedisce, non lo tocca nessuno. De Bortoli, scrivi di quello che sai, non far ridere.(Paolo Barnard, “De Bortoli, sei un comico”, dal blog di Barnard del 29 settembre 2014).Matteo Renzi minacciato dai Poteri Forti è la più indicibile puttanata mai scritta da un giornalista negli ultimi 160 anni. Ferruccio De Bortoli è un comico formidabile, giuro che ho riso due giorni su ’sta stronzata, non sa di cosa parla. Prima di tutto Renzi conta per i Poteri Forti come un attaccante del San Giuliano di Mezzadrino conta nella nazionale del Brasile. Ma poi, cosa sono per te Ferruccio i Poteri Forti? Per caso quella faccia da uovo di John Elkann e la Fiat che tirano i fili del tuo pupazzetto? Madonna, sono 100 anni che fanno le più brutte auto del mondo coi soldi dei contribuenti (dovremmo esultare che se ne vanno, ’sti parassiti dello Stato), e la loro finanziaria, la Exor, è un nano confronto ad altri gruppi (vedi sotto). Confindustria, Ferruccio? Quelli che ti tiravano i fili prima? Squinzi è il secondo uomo più stupido del mondo, e credo che Jeffrey Immelt manco sappia che esista. La Massoneria? Nooo, no. De Bortoli, non ci siamo.