Archivio del Tag ‘pittura’
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Trucano: fame di verità, una pittura da boxeur
Trenta ottobre 1974: Muhammad Alì e George Foreman si scontrano sul ring di Kinshasa, in uno dei più memorabili match di pugilato della storia. All’ottava ripresa, dopo aver condotto l’intero incontro stretto alle corde a prenderle, Alì incalza Foreman uscendo dall’angolo inaspettatamente, con una rapidità incredibile e fulmina il suo colossale rivale con una breve, spietata, esplosiva successione di colpi. Quel momento, quel fulmine che illumina, quella detonazione che non ti aspetti, quella roba sbattuta in faccia: quella è la pittura di Mauro Trucano.
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Amore e peste: workshop sul mito di Giorgione
Cinquecento anni fa moriva a Venezia, a 32 o 33 anni, forse di peste o forse d’amore, un tal “Zorzòn” (Giorgione). Fino all’11 aprile 2010, Castelfranco Veneto celebra i 500 anni del suo “Zorzi”, l’artista più misterioso della pittura rinascimentale italiana. Morto giovane, ma dopo aver fatto le “dolce vita” che voleva, fra la musica che suonava e le allegre brigate della “Jeunesse dorèe” veneziana che frequentava. Pochissimi anni per diventare un “mito”. Un mito che si alimenta del mistero che circonda la sua fisionomia storica, dell’elusività di molte sue composizioni e – ovviamente – dello straordinario impatto emotivo che le sue opere sanno esprimere.
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Cenacolo, video: così è rinata l’Ultima Cena di Leonardo
«Ci sono dei passaggi tonali quasi impercettibili. Mezze tinte, mezze ombre, con velature scure, e con un colore grigio. E’ una pittura levigata, che peccato, oggigiorno, ha perso moltissimo. Dunque, la lettura è soltanto a piccoli brani». Parole di Giuseppina Brambilla Barcilon, dal video di Koji Miyazaki girato e montato con Gilberto Richiero (Libre) per la presentazione a Milano del restauro definitivo dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, anniversario celebrato dalla Soprintendenza ai beni culturali con il convento dei domenicani di Santa Maria delle Grazie.
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Le Alpi a Bruxelles con Tino Aime, pittura e video
Si intitola “L’attesa” il video con il quale Libre accompagna la visione poetica delle Alpi interpretata dall’artista piemontese Tino Aime, che presenta a Bruxelles una grande esposizione antologica in programma all’Espace Wallonie dal 19 novembre al 24 dicembre, nel cuore della “capitale” europea. Pitture, incisioni e sculture che documentano la lunga indagine di Aime sull’intimità del paesaggio alpino: il linguaggio silenzioso di vecchie case spolverate di neve, tra i monti illuminati dalla luna. E’ la cifra più autentica di Aime, schivo cantore della perduta civiltà alpina, in bilico tra la desolazione dell’abbandono e l’incanto della bellezza.
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Addio a Lévi-Strauss, grande sciamano dell’Occidente
«Con il passare degli anni, ogni giorno di più provo la sensazione di usurpare il tempo che mi resta da vivere e penso che niente giustifichi più il posto che occupo ancora su questa terra», aveva dichiarato Claude Lévi-Strauss quattro anni fa, quando non ne aveva ancora novantasette. L’ultimo grande maestro del nostro tempo, l’autore di “Tristi Tropici”, del “Pensiero selvaggio”, del “Crudo e il cotto”, ma anche di quel meraviglioso compimento che è “Guardare, ascoltare, leggere”, il pensatore che ha segnato il Novecento mettendo in questione non solo la centralità della cultura occidentale, ma anche quella dell’uomo nel sistema vivente
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Trucano a Ivrea con Aime, segni e parole su lamiera
Si intitola “Ciculatìn” (cioccolatino) il trittico di segni e parole impressi su lastre metalliche che, dal 5 al 7 giugno, il combat-painter valsusino Mauro Trucano presenta alla “Fiera della Parola” di Ivrea, nella rassegna creativa promossa dalla Fondazione Olivetti nel parco che ospita l’archivio storico dell’azienda. Una kermesse che ogni anno attira migliaia di visitatori, tra reading, concerti, spettacoli, dibattiti (uno sulla Decrescita il 5 giugno con Maurizio Pallante) e una grande esposizione artistica all’aperto, con installazioni come quelle di Tino Aime, che presenta nuove opere scultoree che vanno ad arricchire il vasto patrimonio poetico dell’artista di Gravere, scabro cantore della montagna.