Archivio del Tag ‘produttività’
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L’ultimo diktat: lo Stato sarà condannato a impoverirci
Coventrizzazione: bombardamento a tappeto. Solo che ad essere rasa al suolo non sarà la cittadina inglese di Coventry, spianata nel 1940 dalle bombe della Luftwaffe, ma il Belpaese straziato dai “signori del debito”, i titolari palesi e occulti dell’esposizione italiana: gli stessi che “nominano” i dirigenti della Commissione Europea, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Centrale Europea e, ultimamente, degli stessi governi nazionali: Mario Monti e Lucas Papademos, entrambi “allevati” dalla Goldman Sachs, ora alla guida di Italia e Grecia, mentre in Spagna il neo-premier Mariano Rajoy rivela l’esistenza di un diktat della Bce, l’Ungheria ribelle deve piegarsi alla tecnocrazia di Bruxelles e persino per la Romania in crisi si profila un altrettanto inquietante “governo tecnico”.
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Italiani, questa è una rapina: dietro al ricatto dello Spread
A mo’ di riepilogo, e di informazione per chi non lo sapesse ancora, ecco cosa chiedono per lasciarci in pace. Chiedono “chi”? Mah, la Ue, la Bce, i mercati, le banche, chiamateli come volete. Le letterine partono un po’ da tutti i mittenti, e riportano sempre le stesse 5 richieste. Ad esempio, ecco uno “studio” della Barclays Bank di due giorni fa, dal titolo “Can Italy save itself?”, ossia “L’Italia potrà salvare se stessa?” (thanks to “Valigia Blu”). Nello studio un sacco di blabla sul come e il perché, ma alla fine gli stessi 5 punti che si ripetono ormai come un mantra: 1.mercato del lavoro: modifica della contrattazione collettiva in favore di accordi a livello dell’impresa; 2.pensioni: innalzare l’età pensionabile e parificarla per uomini e donne; 3.pubblica amministrazione: adeguare salari e produttività, e promuovere la mobilità; 4.ordini professionali: liberalizzare; 5.beni dello Stato: privatizzare.
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Addio diritti, se anche la Cgil cede al ricatto franco-tedesco
La Bce ha deciso di procedere all’acquisto di titoli del debito pubblico italiano e spagnolo. Questa decisione, che sarebbe stata impossibile fino a qualche mese fa, è stata resa realizzabile tramite l’introduzione di nuove regole nella governance europea, approvate recentemente dai Paesi dell’Euro. La discussione politica che si sviluppò nel periodo immediatamente precedente l’introduzione delle nuove norme, vide una divisione fra la Francia e Germania da una parte, e il resto d’Europa dall’altra. I due paesi con economia più forte cercarono di introdurre regole molto rigide, al fine di dare alla Ue gli strumenti per determinare le politiche economiche degli stati membri. Gli Stati più deboli opposero una timida resistenza, e strapparono un compromesso che fu poi approvato da tutti.
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Perotti: università truccata, catastrofe educativa
L’università italiana sta morendo: lo afferma Giorgio Perotti, docente della Bocconi di Milano, nel saggio “L’università truccata” (Einaudi): fotografia impietosa di una “catastrofe educativa”, che pesa sul futuro dell’Italia.