Archivio del Tag ‘Russia’
-
«Dietro ad Assange, network di 007 contro l’Occidente»
Chi manovra Wikileaks? Sicuramente, chi ha interesse a colpire gli Usa e i suoi alleati. Julian Assange e il suo team? «È impossibile che facciano tutto da soli, come paladini della trasparenza. Basta dare un’occhiata alla mole di documenti raccolti e resi pubblici. Stiamo parlando di intere banche dati. Dietro a tutto c’è qualcuno interessato a fare uscire queste informazioni in maniera chirurgica e a senso unico». Parola di Fabio Ghioni, l’hacker più famoso d’Italia. Già mente informatica del Tiger Team che proteggeva la rete della Telecom: uno che di pirateria e giochi sporchi dietro le quinte se ne intende.
-
Afghanistan, ora la Nato si affida agli elicotteri russi
Quando comparve nei cieli afghani nel 1979 seminò il terrore: tra i “mujaheddin” ma anche tra gli osservatori Nato. Perché era il primo “carro armato volante” della storia, in grado di trasportare 8 fucilieri e soprattutto di incenerire colonne corazzate con una potenza di fuoco mai vista, razzi e missili che prima di allora erano installati solo sui “caccia”. Trent’anni dopo, l’elicottero Mi-24 Hind tornerà a solcare lo spazio aereo afghano. Secondo la Nato, è ancora oggi la macchina da guerra più adatta a quelle impervie vallate, specie se affidata al nuovo esercito di Kabul. L’Alleanza Atlantica ne sta trattando l’acquisto dalla Russia. Perplesso Mikhail Gorbaciov, che avverte: «L’unico modo per vincere, in Afghanistan, è andarsene subito».
-
Usa-Cina, lo scontro del secolo insidia Europa e Russia
Tutti sanno che questo non sarà più un secolo americano, ma cinese. E l’Europa, unita eppure indebolita dalle divisioni interne, non potrà fare da ruota di scorta né di un’America in crisi, né di una Cina in vorticosa espansione. Londra e Parigi, Berlino e Roma hanno problemi simili a quelli di un altro “continente” in transizione: la Russia. Scommettere su Mosca potrebbe consentire a Bruxelles di tornare a giocare un ruolo forte sullo scacchiere mondiale, contribuendo a riequilibrare le sorti del “grande gioco” tuttora in corso: la conquista di risorse, energia e mercati, per conquistare posizioni-chiave in vista della grande crisi planetaria alle porte.
-
Terza Guerra Mondiale? Benvenuti nell’incubo
Quando ci sveglieremo potrebbe essere tardi: saremo prigionieri di un incubo. All’inizio sembrerà un’operazione militare come tante altre, un semplice raid aereo punitivo sull’Iran ribelle. Sarà invece l’inizio della Terza Guerra Mondiale. Non ci credete? Meglio dare un’occhiata, allora, all’ultimo sconvolgente studio prodotto dall’istituto canadese “Global Research” diretto da Michel Chossudovsky, professore emerito di economia all’università di Ottawa, autore di saggi come “La globalizzazione della povertà e il nuovo ordine mondiale”. L’umanità è a un bivio pericoloso, avverte Choussudovsky: dall’atomica di Hiroshima, mai s’era visto un simile dispiegamento mondiale di armi pronte all’uso.
-
Dieci anni dopo, finisce in discarica la tragedia del Kursk
«Ore 13,15. Tutto l’equipaggio si è trasferito dagli scompartimenti 6,7,8 alla nona sezione. Siamo in 23. Abbiamo preso questa decisione a causa dell’avaria. Nessuno di noi è in grado di raggiungere la superficie. Scrivo questo biglietto al buio». Con la precisione del diario di bordo, il capitano Dmitri Koleshnikov annotava gli ultimi istanti di vita a bordo del Kursk. Il sottomarino nucleare russo, ultimo scampolo di una gloria militare andata in malora con il crollo dell’Urss, giaceva a 108 metri di profondità nel mare di Barents, squassato da una doppia esplosione durante un’esercitazione.
-
Cataclismi a comando? Il Pentagono sa tutto
L’importante dibattito sul riscaldamento globale patrocinato dalle Nazioni Unite fornisce solo una immagine parziale del cambiamento climatico; oltre al devastante impatto delle emissioni di gas-serra nello strato d’ozono, il clima mondiale può ora essere modificato come parte di una nuova generazione di sofisticate “armi non letali” (non-lethal-weapons). Sia gli americani che i russi hanno sviluppato le capacità di manipolare il clima del mondo. Negli Stati Uniti, la tecnologia è stata perfezionata all’interno del programma “High-frequency Active Aural Research” (Haarp) come parte della Iniziativa di Difesa Strategica. Recenti prove scientifiche suggeriscono che Haarp è pienamente funzionante ed ha la capacità di provocare inondazioni, siccità, uragani e terremoti.
-
La Russia brucia: armi climatiche, solo un’ipotesi?
Il tempo così insolitamente caldo nelle regioni centrali della Russia ha già causato pesanti danni economici. Ha distrutto i raccolti in circa il 20% dei terreni agricoli del Paese, con l’effetto di far sì che i prezzi alimentari aumenteranno questo autunno. Come se non bastasse, i roghi si sono accesi nelle torbiere attorno a Mosca. In questi giorni, gran parte delle previsioni relative al clima sono allarmanti: siccità, uragani e inondazioni saranno ancora più frequenti e gravi. Il direttore del programma energetico e climatico del Wildlife Fund, Aleksey Kokorin, sostiene che l’attuale tendenza non sia un fenomeno casuale e che non ci si deve attendere che debba diminuire d’intensità.
-
Metano non convenzionale: rivoluzione nell’energia
Il mondo riscopre nel’argilla il metano “non convenzionale” e così le riserve aumentano del 100%. Tremano i monopolisti come Russia e Iran, di fronte alla nuova corsa globale per le compagnie: si cerca in Ucraina, Polonia, Australia, Cina e anche in Italia. Prima vittima della possibile “rivoluzione” del gas, il colosso russo Gazprom, grande fornitore dell’Europa, costretto ad assistere al nuovo inatteso spettacolo: Big Oil trivella alle frontiere del suo regno, fra Polonia e Ucraina, mentre i francesi della Total si danno da fare sul versante ucraino e gli americani di Exxon e Chevron su quello polacco. Cercano proprio metano, dove non si pensava che ci fosse o che fosse possibile estrarlo.
-
Gaza e Turchia, le mosse di Israele per colpire l’Iran
Israele è ormai pronto ad attaccare l’Iran: a breve, sotto la presidenza Obama e con il tacito consenso di Russia e Cina. Lo dicono tutte le recenti mosse compiute sullo scenario mediorienale e mondiale: l’attacco al convoglio navale Freedom Flotilla per “avvertire” la Turchia, contraria insieme al Brazile alle sanzioni contro Teheran, lo stop delle forniture russe per la difesa iraniana, l’annuncio esplicito di Tel Aviv a Pechino: Israele si prepara a colpire militarmente il regime degli ayatollah. Una crisi più che annunciata, anche se nessuno la vuol vedere. E niente, pare, la potrà fermare.
-
Russia, tutti spiati: torna l’impero del Kgb
La risposta del Cremlino ai recenti attacchi del fondamentalismo islamico nel Caucaso passa attraverso due provvedimenti legislativi che estenderanno i poteri dei servizi segreti, consentendo all’Fsb di usare la mano pesante non solo contro gli accusati di terrorismo, ma anche contro attivisti e parlamentari di partiti dell’opposizione. La nuova legislazione mette anche in discussione l’operato di Medvedev, che dal momento della sue elezione, nel 2008, ha lavorato per attuare una politica liberale e più tollerante nei confronti soprattutto dei membri dell’opposizione.
-
Usa in declino, sfida totale all’impero zoppo
Il sogno della “fine della storia” è svanito. Gli Usa hanno tentato, sotto Bush, un ultimo brutale tentativo di mantenere la propria supremazia incontrastata: il progetto di “guerra infinita”, che avrebbe dovuto annichilire come un rullo compressore tutti i possibili nemici e competitori, ma che si è arenato già sui primi due scogli incontrati, ossia Afghanistan e Iraq. L’ordine mondiale odierno è “semi-unipolare”, con Washington ancora potenza egemone, ma più per la cautela dei suoi rivali che per la propria forza ed autorità. La crisi finanziaria del 2008 è partita dagli Usa ed ha mandato parzialmente in frantumi quell’ordine economico
-
Iran, rischio guerra: Russia e Cina non la fermeranno
Russia e Cina «stanno sulla riva del fiume a veder passare il cadavere di Obama», se gli Usa cadranno nella trappola della guerra contro l’atomica dell’Iran. Lo afferma Giulietto Chiesa, intervistato da Simone Santini per “Clarissa” sui mobili scenari dell’Asia, scossi da continue crisi, dalla Georgia al Kirghizistan. Sullo sfondo, la lobby di Israele estesa anche a Mosca, l’ansia per l’espansione della Cina e l’eterna partita a scacchi con l’America in crisi per il controllo delle risorse planetarie. Uno scenario pericoloso, che avvicina il mondo a una nuova guerra, nel silenzio assoluto dei media.