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Archivio del Tag ‘sovranità’

  • Tav a mano armata: fine della sovranità popolare?

    Scritto il 09/6/11 • nella Categoria: segnalazioni • (4)

    Tav a mano armata: per imporre la Torino-Lione è stato ventilato anche l’impegno dell’esercito, dovendo militarizzare la valle di Susa. E senza mai spendere una parola per dimostrare – conti alla mano – che la nuova linea ferroviaria servirebbe davvero a qualcosa, oltre che a regalare euro-miliardi alla lobby del cemento. Eppure la “colpa” viene fatta ricadere sugli abitanti della valle di Susa, dei quali viene evocata la “violenza”, quando invece sono stati proprio loro, finora, a finire all’ospedale, colpiti dai manganelli. E restano tuttora senza colpevoli i 12 attentati incendiari e dinamitardi che alla fine degli anni ’90 scossero la valle, provocando l’arresto dei giovani anarchici Edoardo Massari e Soledad Rosas, morti in stato di detenzione prima ancora che venisse provata – come poi avvenne – la loro estraneità rispetto a quella tenebrosa pagina di strategia della tensione.

  • Ridateci l’Italia: lettera aperta al futuro governo senza B.

    Scritto il 01/6/11 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Il voto di maggio 2011 ha aperto una nuova fase della politica italiana. I suoi effetti, insieme al risultato dei referendum di giugno, possono imprimere una spallata decisiva per un cambio politico. Questa svolta contiene grandi speranze, perchè esprime risultati che vanno contro la casta politica e indicano un risveglio popolare. Ma contiene anche grandi pericoli, perché può nutrire illusioni mentre è chiaro che le classi dominanti cercano di riorganizzarsi per meglio realizzare la macelleria sociale che si propongono di fare. Anche usando, ancora una volta, la sinistra.

  • Se Silvio piccona la Seconda Repubblica, da lui fondata

    Scritto il 11/12/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Troppi veleni e troppe tensioni (anche nel centrodestra) e troppa incertezza. Questa la ragione dell’esasperazione del premier e del suo sfogo al vertice europeo del Ppe. Diversamente, scrive Massimo Franco sul “Corriere della Sera”, non si capirebbe come un presidente del Consiglio dotato di una maggioranza schiacciante possa dire che «la sovranità è passata dal Parlamento al partito dei giudici». Lo stupore della platea, aggiunge Franco, fa pensare che il discorso sia stato iscritto più nella categoria delle stranezze italiane che in quella degli attacchi alla democrazia: come se le anomalie del Belpaese fossero state offerte al giudizio dell’Europa.

  • Giudici, Berlusconi dichiara guerra a Fini e Napolitano

    Scritto il 11/12/09 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    «Berlusconi ci dica dove vuole portarci, perchè noi non andremo dove vuole andare lui». Così Pierluigi Bersani, Pd, dopo l’ultimo violentissimo attacco di Berlusconi, che dal congresso del Ppe ha nuovamente attaccato la Corte Costituzionale, «un organo politico», composto da «esponenti di sinistra» nominati da «presidenti della Repubblica di sinistra». Berlusconi suscita la reazione di Fini e Napolitano e annuncia «una riforma della Costituzione» che allarma politica e istituzioni. «E’ finita la lunga transizione italiana», scrive il direttore di “Repubblica”, Ezio Mauro: «Siamo entrati nello stato d’eccezione: ed è la prima volta, nella storia della nostra democrazia».

  • Rumiz: silenzio sull’acqua, super-business per far cassa

    Scritto il 18/11/09 • nella Categoria: idee • (2)

    «La storia dell’umanità lo dice chiaro. Chi governa l’acqua, comanda. Le prime forme di compartecipazione democratica dal basso sono nate in Italia attorno all’uso delle sorgenti». Lo scontro dunque non è tra pubblico e privato, ma tra controllo delle risorse dal basso e delega totale dei servizi, con conseguente, lucroso monopolio di alcuni. «Oggi potremmo dover rinunciare a un pezzo della nostra sovranità», scrive Paolo Rumiz su “Repubblica” il 18 novembre, data d’inizio della discussione alla Camera del decreto Ronchi che sancisce la privatizzazione delle risorse idriche, affidate alle aziende multi-utility.

  • Berlusconi: via la Par Condicio, col placet di Bossi e Fini?

    Scritto il 02/11/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Qualcuno nutriva dei dubbi? Berlusconi non si dimetterebbe neanche se condannato da un tribunale della Repubblica italiana. Poco gli importa che altri capi di governo eletti direttamente dal popolo, da ultimo l’israeliano Ehud Olmert, si siano sentiti in dovere di lasciare l’incarico a seguito di un semplice rinvio a giudizio per corruzione. Il miliardario che da quindici anni considera Palazzo Chigi uno strumento della sua personale impunità, persegue ormai esplicitamente una sovranità assoluta, sganciata dalla divisione dei poteri su cui si fonda la democrazia liberale. Rivendica il diritto di vivere al di sopra della legge.

  • Lerner: voglia di democrazia, attenti alle primarie del Pd

    Scritto il 22/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Voterò anch’io, domenica 25 ottobre 2009, alle primarie del Partito Democratico. E mi auguro che siano tanti i cittadini italiani che lo faranno, contraddicendo così un’altra volta i pronostici scettici della vigilia. Non dimentico che in passato gli osservatori sottovalutavano la possibilità di “elezioni inventate” con milioni di persone coinvolte. Un fenomeno di cittadinanza attiva che ora viene studiato con interesse nel resto d’Europa.

  • Il cupo autunno di San Silvio, spolpato da Fini e Bossi

    Scritto il 15/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Berlusconi tutto è tranne che uno sciocco. Faremmo dunque un torto alla sua intelligenza liquidando alla voce “delirio narcisistico” alcune sue recenti boutades inverosimili, del tipo: “Io sono di gran lunga il miglior presidente del Consiglio in centocinquanta anni di storia”; “Sono in assoluto il maggior perseguitato dalla magistratura di tutta la storia di tutte le epoche del mondo”; “Peccato che in questa mostra non si trovi un ritratto di San Silvio d’Arcore”. Fino al culmine, la sera della bocciatura del Lodo Alfano, di gridarsi da solo nel microfono: “Viva gli italiani, viva Berlusconi”.

  • Ossezia: senza i russi, saremmo morti tutti

    Scritto il 08/8/09 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    «Se non fossero arrivati i russi, a quest’ora saremmo tutti morti». Valentin butta il mozzicone di sigaretta tra i calcinacci che ricoprono il pavimento del suo appartamento, all’ultimo piano di un grande condominio alla periferia di Tskhinvali. «Questo palazzo è stato colpito dai missili Grad, dalle bombe aeree e dai carri armati. I georgiani hanno usato contro di noi tutte le armi che avevano. Solo in questa scala sono morte due persone. In duecento, per tre notti e tre giorni, abbiamo vissuto nelle cantine, senza luce, acqua né cibo. E ci è andata bene: i soldati georgiani aprivano le botole dei rifugi e ci lanciavano dentro le bombe a mano».

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