Archivio del Tag ‘truffa’
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Giulietto Chiesa: non arrendiamoci alla finanza mondiale
Ritengo che i popoli europei devono respingere la logica di Francoforte. Non accetteremo la resa che ci viene richiesta dalla grande finanza internazionale: noi combatteremo, come i greci. Respingiamo la richiesta di arrenderci, non vogliamo rinunciare alla nostra sovranità. Però attenzione: nessuno ci garantisce che la rivolta europea, se ci sarà, sia una rivolta di sinistra, o progressista. La soluzione potrebbe diventare di destra. Alcuni segnali già ci sono: il voto finlandese, il voto olandese, la presenza in Italia di un partito xenofofo e parafascista, se non nazista, come la Lega. Se la la crisi precipita velocemente, i popoli potrebbero essere travolti, impauriti e incapaci di capire.
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Basta soldi a banche e politici, i parassiti del falso debito
Ma davvero dobbiamo tenerceli questi banchieri? A cosa servono le banche? Cos’è la finanza? Perché siamo tutti indebitati? Chi è responsabile di questo debito? E’ tutto normale in quello che sta accadendo, o c’è qualcosa che non quadra? Non si finirebbe più di fare domande quando si assiste alla commedia quotidiana delle borse che crollano, dei politici che si danno la colpa l’un l’altro, dei fantomatici “speculatori” che non si sa chi siano, salvo che sono certamente dei balordi miliardari che ci portano via i soldi dalle tasche. Eppure tutto è chiaro come il sole. Chi comanda il mondo occidentale (non il mondo, ma solo l’Occidente) sono le grandi banche.
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Grandi opere inutili: Tav, gli estremisti della maxi-truffa
«Se crolla il tetto del tuo garage, non ti compri una Ferrari: ti sistemi il tetto e ti tieni la Punto». Domenico Finiguerra, sindaco “virtuoso” di Cassinetta di Lugagnano (Milano) e fondatore del movimento “Stop al consumo del territorio”, sintetizza così il suo pensiero al forum “Grandi Opere Inutili” allestito tra Bussoleno e Venaus, ennesima sfida culturale della valle di Susa – contrastare la Torino-Lione con cifre e analisi – a cui la politica nazionale e piemontese è solita rispondere con slogan ideologici del secolo scorso, conditi con disinformazione e lacrimogeni. I dati? Parlano da soli: il traffico Italia-Francia è crollato di oltre il 70% e l’emergenza è a nord, non a ovest: senza una rete ferroviaria adeguata, i Tir in arrivo dal Gottardo continueranno a lasciare i treni intasando le autostrade.
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Rapinare l’Italia: la truffa del “risanamento” Bce-Draghi
Quando l’Italia si sbarazzò dell’Iri, che era stata la più grande azienda del mondo al di fuori degli Usa, ottenne solo una riduzione dell’8% del debito: se oggi la Bce impone la manovra “lacrime e sangue”, è perché spera di costringere l’Italia a privatizzare quel che le resta, a cominciare da Eni, Poste e Finmeccanica. Questi i veri obiettivi della drastica politica di “risanamento” imposta dalle lobby finanziarie al riparo della Commissione Europea: lo afferma Daniele Scalea, segretario scientifico dell’Isag, Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie, nonché redattore della rivista “Eurasia”. Tesi: il debito è l’alibi di chi vuol mettere le mani sui beni pubblici. Le privatizzazioni? Non hanno mai risolto il problema. Al contrario, paesi come l’Argentina sono “risorti” battendo la strada opposta: rifiutando di pagare.
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Cittadini d’Europa, uniamoci: non paghiamo il loro debito
Perché pagare noi il disastro creato da altri, a nostra insaputa? Primo obiettivo: fare chiarezza sul passato. E scoprire cosa ne è stato del denaro di un dato prestito, a quali condizioni è stato concesso, quanti interessi sono stati pagati, a che tasso, e in che proporzione sono stati già rimborsati. E poi: come è stato gonfiato il debito, senza che fosse utile alla popolazione? Quali strade hanno seguito i capitali? A chi sono serviti? Quale proporzione è stata indebitamente appropriata, da chi e come? E quindi: come ha fatto lo Stato a trovarsi in così grandi difficoltà? A causa di quali decisioni, prese a che titolo? Per esempio: com’è che sono diventati pubblici i debiti privati? Chi si è impegnato in progetti inadatti? Chi ne ha approfittato ha addirittura commesso crimini, delitti? Perché non vengono stabilite le responsabilità civili, penali e amministrative?
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Economia-truffa: sta arrivando un futuro spaventoso
Si avverte in giro, sotto le rutilanti bellurie che ogni giorno ci vengono ammannite per placare la nostra ansia, un desolante “sensus finis”. Non parlo qui dell’Italia che un tempo, molti secoli fa, fu un luogo importante e oggi è ridotta a uno sputo nell’universo mondo. Parlo dell’Occidente inteso non però in senso tecnico (del resto che cosa sia realmente l’Occidente, termine inquietantemente orwelliano, nessuno è mai stato in grado di precisarlo), ma come modello di sviluppo economico e sociale che ormai coinvolge il mondo intero, da New York agli Urali alla muraglia cinese al Gange.
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Bluff Fincantieri: tagli evocati solo per piegare gli operai
E’ esplosa la collera dei poveri, avverte la Cei: anche i vescovi in campo, mentre dilaga la protesta dei lavoratori di Fincantieri contro il piano industriale che prevede 2.551 esuberi e la ventilata chiusura di due cantieri. Operai in corteo a Palermo e Ancona, mentre a Castellammare di Stabia la tensione è tale che il sindaco è arrivato a chiedere l’intervento dell’esercito. «Non si può azzerare la cultura della cantieristica ligure», tuonano i sindacati: secondo la Fiom, l’iniziativa di lotta ha ormai coinvolto tutti gli otto cantieri del gruppo. Ma attenti, avverte Fabrizio Tringali su “Megachip”: «Siamo di fronte a un clamoroso bluff: nessuno vuol davvero chiudere cantieri, ma solo costringere gli operai ad accettare peggiori condizioni di lavoro». Come a Mirafiori, sotto le pressioni di Marchionne.
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Rapinare i risparmiatori: truffa decisa da banche e governi
Titoli tossici, divenuti carta straccia una volta scoppiata la bolla immobiliare; il bluff di mutui senza copertura, di quote azionarie senza capitali e senza più valore commerciale né relazioni con l’economia reale. Grande crisi? No, grande truffa. Organizzata dagli Stati, con la complicità delle banche centrali. Obiettivo: derubare i cittadini. Letteralmente: espropriarli dei loro risparmi, per alimentare il grande flusso del capitalismo finanziario globale: hi-tech e spese militari in primis. Tutto legale, naturalmente. Perché sono stati gli stessi “truffatori” a manipolare le leggi per agevolare il grande saccheggio. Lo afferma un importante economista, Bruno Amoroso, docente all’università danese di Roskilde.
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Sos: l’impero è cieco, sta arrivando la catastrofe finale
Ogni movimento alternativo vede un pezzo del mosaico: quello che ci manca è costruire un’adesione d’insieme, trasformando i singoli temi in un discorso politico, cioè in reale rappresentanza nelle istituzioni, nel Parlamento. E’ fondamentare capire che o noi ci riuniamo e trasformiamo queste miriadi di esperienze alternative che avviano la transizione in un programma politico, oppure noi saremo sconfitti. Perché arriverà prima di noi la crisi, e perché questa crisi sarà devastante dal punto di vista democratico. Perché quelli che hanno il potere sono in gran parte stupidi e incolti, ma non tutti. C’è già chi pensa e c’è già chi sa che verrà il momento in cui “loro” gestiranno la penuria di beni.
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L’Occidente rapina l’Africa: 1800 miliardi di dollari
Società fantasma, coperture politiche, finanza compiacente, prezzi truccati: in quarant’anni, la fuga illecita di capitali è costata all’Africa 1800 miliardi di dollari, di cui 854 grazie al “mispricing”, la falsificazione dei prezzi dei beni materiali. Una truffa mondiale, che colpisce i più poveri: con quei soldi, l’Africa avrebbe potuto ripianare il suo debito estero (250 miliardi di dollari) e impiegare i 600 miliardi rimanenti per combattere fame e povertà. Soldi fantasma, dunque: la denuncia parte da un centro studi no-profit di Washington, il Global Financial Integrity.
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De Magistris a Susa, dopo le cariche contro i No-Tav
«Tutti i feriti sono stati colpiti ripetutamente, in testa e alla schiena, mentre erano a terra». La denuncia, relativa alle cariche con cui la sera del 17 febbraio a Coldimosso la polizia ha respinto l’assedio dei militanti No-Tav intervenuti per ostacolare il lavoro di una trivella, è stata ufficializzata in un comunicato stampa del movimento della valle di Susa e ribadita all’europarlamentare dell’Idv Luigi De Magistris, accorso a Susa il 18 febbraio per ascoltare la voce della protesta e riferire a Bruxelles. «De Magistris è presidente della commissione europea per il controllo del bilancio comunitario – affermano i No-Tav in una nota – e quindi è interessato ad indagare sulla truffa della Tav».
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Grillo a Susa: Tav, crimine contro l’umanità di domani
«Vogliono indebitare il popolo italiano per 30 miliardi, per un’opera che non vedranno neppure: è un crimine, contro l’umanità che deve ancora nascere». Un crimine che sa di truffa, basato su dati oblsoleti o fasulli, «voluto da malati di mente di settant’anni, che confondono Pil e debito pubblico». Così Beppe Grillo il 21 gennaio a Susa, davanti a un migliaio di militanti, ha dato la carica alla resistenza civile dei valsusini contro la Torino-Lione in vista della grande manifestazione popolare prevista per sabato 23 gennaio a Susa: «Vogliono prendervi per stanchezza e sono sempre più forti, ma voi avete un Dna che non si piega».