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Archivi degli autori rss

  • Il patto: Renzi a capo di un’Italia svenduta alla Germania

    Scritto il 07/8/13 • nella Categoria: idee • (7)

    Stanno cercando di vendere l’Italia: Renzi e De Benedetti alla Germania, Prodi alla Cina. In cambio, dai futuri padroni puntano a ereditare il controllo su un paese che, grazie a loro, sarebbe ridotto a un semplice protettorato. Pur nei suoi aspetti sgradevoli e controversi, la battaglia che Napolitano ha affidato a Letta e Alfano mira a scongiurare la svendita rovinosa del paese, mantenendo un rapporto strategico con gli Usa proprio per evitare la capitolazione definitiva di fronte a Francia e Germania, interessate a “smontare” il loro competitore più scomodo: l’Italia è ancora la seconda potenza manifatturiera d’Europa. E’ la tesi del professor Giulio Sapelli, secondo cui persino il governo Monti fu un tentativo di limitare i danni. Sapelli denuncia un vero e proprio complotto contro l’Italia, organizzato da un establishment che include “Repubblica”, settori di Bankitalia e dirigenti di Confindustria che fanno capo a Luca Cordero di Montezemolo. L’uomo su cui punterebbero? E’ Matteo Renzi.

  • Barnard: euro-tasse illegali, oggi chi le evade è un patriota

    Scritto il 06/8/13 • nella Categoria: idee • (10)

    Da storica piaga sociale a gesto virtuoso? E’ addirittura: “patriottismo”, se serve a far circolare soldi, incentivando la ripresa. Ecco spiegata l’evasione fiscale modello 2013, secondo Paolo Barnard e la “teoria della moneta moderna”: se le autorità europee strangolano lo Stato, costretto a taglieggiare le aziende per recuperare da qualche parte il denaro che la Bce eroga col contagocce, e solo attraverso il costoso sistema bancario privato, persino un fenomeno come l’elusione fiscale – storicamente denunciato come vizio italiano particolarmente odioso, perché penalizza i contribuenti fedeli a vantaggio dei “furbi” – oggi può essere interpretato come un’uscita di sicurezza “obbligatoria” per evitare la morte economica. Evadere le tasse delle austerità dettate dall’Eurozona, sostiene Barnard, è «una necessità di sopravvivenza», di fronte all’attuale regime di iper-tassazione. Ed è anche un atto “patriottico”, dal momento che il gettito fiscale finisce per intero nella voragine del pareggio di bilancio, il sommo vincolo-capestro che di fatto azzera lo Stato e quindi la comunità nazionale.

  • Sarà a Bruxelles la vera battaglia per salvare la Costituzione

    Scritto il 05/8/13 • nella Categoria: idee • (3)

    Berlusconi condannato, governo in bilico: notizie che cadono sul marciapiede come fossero chissà che. Come se davvero – dalle sorti del Cavaliere e da quelle dell’esecutivo Letta – dipendesse qualcosa di importante, per la vita degli italiani. Gli italiani: quelli che, a febbraio, bocciarono in massa il mainstream, la cosiddetta offerta politica dell’establishment: uno su quattro disertò le urne, mentre un altro 25% votò per Grillo. Restavano metà dei voti, e se li divisero i due acerrimi nemici, il Pd e l’uomo di Arcore. A semplificare il copione, chiarendo l’equivoco, provvide il Quirinale. Ed ecco il riluttante Napolitano appena rieletto che “persuade” il Pd a sposare il Pdl, per “larghe intese” in continuità con il governo-horror di Mario Monti, il commissario euro-americano inviato dai padroni della Terra con una missione precisa: mettere l’Italia in ginocchio e consegnare la sua residua sovranità ai poteri occulti che si nascondono dietro sigle straniere come Bce, European Commission, Fmi.

  • Michele Serra: la sinistra si è arresa alla paura del futuro

    Scritto il 04/8/13 • nella Categoria: idee • (4)

    Se è presuntuoso pensare che “senza sinistra non c’è futuro”, è però vero il contrario: senza un’idea di futuro, la sinistra muore. Radiografia impietosa, firmata da Michele Serra: la sinistra dà l’impressione di aver «trascurato apposta i suoi doveri e i suoi compiti, pur sapendo bene quali fossero, per viltà o per opportunismo». O peggio, la sua funzione storica si è esaurita «non per calcolo ma per inettitudine, per totale smarrimento». E dire che, dalla Rivoluzione Francese in poi, la sinistra è sempre stata «quella vasta area della politica e del pensiero che pretende di organizzare il cambiamento della società, prima interpretandolo e poi orientandolo: progettare il cambiamento è la sua stessa funzione, la sua ragione d’essere». L’impegno: migliorare quello che Marx chiamava “lo stato delle cose presente”, verso una società più giusta. «Si deve lavorare per cambiarlo. Si deve studiare come cambiarlo (in meglio, si intende) e attraverso quali leve, quali mezzi. Il mondo deve migliorare e la storia deve andare avanti».

  • Giunti: non chiamatelo Tav, è solo una macchina da guerra

    Scritto il 03/8/13 • nella Categoria: idee • (2)

    Da tecnico – professionale ma volontario – della Comunità Montana e delle associazioni ambientaliste, studio da anni i progetti della Torino-Lione. In quest’opera la tecnica non c’è più. Anzi, è stata pervertita. Il termine è di origine greca e significa “arte” nel senso di “perizia”, “saper fare”, “saper operare”. E’ l’insieme delle norme applicate e seguite in una attività, sia intellettuale che manuale. Implica l’adozione di un metodo e di una strategia nell’identificazione precisa degli obiettivi e dei mezzi più opportuni per raggiungerli (così Wikipedia). Di tutta questa sapienza non c’è traccia nei documenti che dovrebbero sostenere e realizzare la Torino-Lione. L’ultimo progetto presentato – il Definitivo della Prima Fase del lato italiano della Sezione Transfrontaliera – ammette candidamente di non conoscere com’è fatta la montagna che vorrebbe scavare per 57 km, ignora spensieratamente come raggiungere il tunnel da entrambi i lati, disobbedisce spudoratamente alle Prescrizioni imposte dal Cipe, dichiara tranquillamente ingenti impatti sull’acqua e sulla salute ma vanifica ogni legale valutazione dei danni, annuncia felicemente vantaggi fantastici ottenuti grazie a superlativi incrementi dei traffici continuamente smentiti dal Pil.

  • De Gregori: Alfano e Letta meglio dei feticci della sinistra

    Scritto il 03/8/13 • nella Categoria: idee • (2)

    Le sentenze di Francesco De Gregori, consegnate ad Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”, hanno invaso il web e i social network e sono state celebrate come la versione definitiva sull’immaturità della sinistra italiana, confessata da una delle sue icone: l’autore di “Rimmel”, “Generale” e “La donna cannone” confessa di sentirsi ancora una persona di sinistra come impostazione ideologica, ma ormai a disagio dal campo politico rappresentato dalla sinistra italiana. «Una disaffezione che è probabilmente iniziata qualche tempo fa – annota Gad Lerner – visto che alle ultime elezioni il cantautore ha votato per la lista di Mario Monti, difficilmente collocabile nell’ambito del progressismo». Infatti, le sue critiche al Pd non sono affatto condotte “da sinistra”: «Il problema maggiore dell’intervista di De Gregori è la superficialità dei suoi giudizi, espressa con una prosopopea da saggio della montagna che forse dovrebbe meglio spiegare come mai ha convissuto così tanti anni, senza alcun problema, con quegli “altarini ideologici” ora sconfessati».

  • Il ricatto: tradire la Costituzione per abolire il Porcellum

    Scritto il 02/8/13 • nella Categoria: idee • (3)

    Ho firmato l’appello del “Fatto Quotidiano” con grande convinzione, perché ritengo che la Costituzione sia davvero in pericolo. Sta avvenendo una forzatura. Questo è un governo di necessità e di scopo che doveva fare un certo piccolo numero di cose, fra cui al primo posto c’era sempre stata la riforma di quell’orrenda legge elettorale che ci ritroviamo. Ora invece scopriamo che la prima cosa che deve fare è cambiare la Costituzione – e non è cosa secondaria, parliamo della forma dello Stato e di governo – mentre la riforma del “Porcellum”, così chiamato non per caso, viene demandata alla stessa commissione come se fosse un pezzo della Costituzione. Non mi convince per nulla che questa modifica diventi una necessità immediata, addirittura da fare prima della legge elettorale. Siamo sotto scacco di un ricatto: il fatto che riforma costituzionale e quella elettorale stiano insieme dimostra che c’è tutta una manovra della destra per incidere profondamente sulla Costituzione, che Berlusconi definiva sovietica. Spero vivamente che il Pd rinsavisca in tempo.

  • Guerra nucleare contro la Cina: ecco il piano degli Usa

    Scritto il 01/8/13 • nella Categoria: segnalazioni • (8)

    Amitai Etzioni ha posto una domanda importante: «Chi ha autorizzato i preparativi di una guerra contro la Cina?». Etzioni afferma che il piano bellico non è il tipo di piano d’emergenza che potrebbe rendersi disponibile per un evento improbabile. Etzioni riferisce inoltre che il piano di guerra del Pentagono non è stato ordinato, e neanche rivisto, dalle autorità civili Usa. Siamo di fronte ad un esercito statunitense “neoconizzato”, che danneggia gli americani e il resto del mondo. Etzioni ha ragione nel dire che si tratta di una decisione di grande importanza presa da un esercito “neoconizzato”. La Cina è ovviamente cosciente del fatto che Washington si sta preparando per una guerra. Se il “Yale Journal” lo sa, anche la Cina lo sa. Se il governo cinese è realistico, è consapevole del fatto che Washington sta pianificando un attacco nucleare preventivo contro la Cina.

  • Sinistra e valori, l’uomo-cannone le spara grosse

    Scritto il 01/8/13 • nella Categoria: idee • (1)

    Francesco De Gregori rilascia un’intervista al “Corriere della Sera” e incanta i lettori con le sue considerazioni politiche. Il cantautore romano ci fa sapere che non si riconosce più nell’attuale sinistra alla quale, tuttavia, sente ancora di appartenere per via ideale. Fin qui la notizia ci interessa davvero poco. Più interessante è la risposta che l’uomo cannone dà al giornalista, che lo interpella chiedendogli: «Ma secondo lei cos’è oggi la sinistra italiana?». E l’artista risponde: «È un arco cangiante che va dall’idolatria per le piste ciclabili a un sindacalismo vecchio stampo, novecentesco, a tratti incompatibile con la modernità. Che agita in continuazione i feticci del “politicamente corretto”, una moda americana di trent’anni fa, e della “Costituzione più bella del mondo”. Che si commuove per lo slow food e poi magari, “en passant”, strizza l’occhio ai No Tav per provare a fare scouting con i grillini. Tutto questo non è facile da capire, almeno per me».

  • No-Tav “terroristi”: escalation contro la valle di Susa

    Scritto il 31/7/13 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    «Nessuno chiede impunità a prescindere, i reati commessi vanno perseguiti. Ma il rigore nelle contestazioni e il senso delle proporzioni sono parte integrante di un diritto penale garantista e coerente con la Costituzione: discostarsi da questa strada è un pericolo per tutti, anche per questo la val Susa è un caso nazionale». Così Ugo Mattei, Alberto Lucarelli e l’ex magistrato Livio Pepino contestano l’escalation giudiziaria della Procura di Torino, che ha accusato di “terrorismo” i No-Tav sotto inchiesta per i recenti assalti notturni al cantiere di Chiomonte. L’accusa è di “attentato per finalità terroristiche o di eversione dell’ordine democratico” ai sensi dell’articolo 280 del codice penale, che prevede pene fino a vent’anni di carcere. «Un’intollerabile sproporzione tra eventuali reati e repressione», protesta il presidente della Comunità Montana, Sandro Plano. E se Rifondazione Comunista invoca un ricorso alla corte europea di giustizia, attraverso il parlamentare Ivan Della Valle il “Movimento 5 Stelle” preannuncia la richiesta dell’invio alla Procura di Torino degli ispettori ministeriali, «per verificare che gli inquirenti torinesi agiscano nel pieno rispetto della legalità».

  • Noi, oppressi dal debito: gli schiavi di Roma stavano meglio

    Scritto il 31/7/13 • nella Categoria: idee • (2)

    Da una parte l’umanità e dall’altra il denaro – che ha vinto la sua guerra millenaria, e ora impone la sua legge dura e spietata. Se Roma evitava almeno di spillare tasse agli schiavi, a spremere anche loro provvide il feudalesimo, cioè la condizione storica alla quale stiamo tornando, come “profetizzato” in tempi non sospetti da Giuliano Amato. Di questo passo, con l’eclissi storica della sovranità, non ci saranno più diritti di nessun tipo: cittadini e popoli saranno semplicemente ridotti a chiedere l’elemosina, pronti anche a combattere le guerre di clan organizzate dei nuovi imperi. Analisi storica suggestiva, firmata dall’economista greco Dimitris Kazakis: che, attraverso fonti eterodosse – da Tacito a Engels, fino a Hitler – “spiega” che il dramma nel quale stiamo sprofondando, in primis come Eurozona, è paragonabile soltanto al più spaventoso cataclisma della storia dell’Occidente, ovvero la caduta dell’Impero Romano.

  • Exit Ligresti, l’uomo che ebbe in pugno politica e finanza

    Scritto il 30/7/13 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Facile prendersela con il vecchio don Salvatore, ora che sembra davvero finito, dopo tante cadute e tante resurrezioni. L’hanno abbandonato tutti. Dove sono, oggi, quelli che l’hanno creato, usato e sostenuto per almeno tre decenni? Alcuni sono usciti di scena, altri no. Senza i suoi molti e potenti amici nella politica e nella finanza, da Bettino Craxi a Silvio Berlusconi, da Enrico Cuccia a Cesare Geronzi, Salvatore Ligresti non sarebbe mai diventato Salvatore Ligresti. Mediobanca lo ha scaricato, certo: ma dopo averlo nutrito, dal 2003 al 2012, con l’incredibile cifra di 1 miliardo e 200 milioni per sostenere Fonsai. Unicredit ha chiuso i rubinetti, d’accordo: ma dopo aver assistito ai magheggi con cui gestiva le società a monte di Fonsai, Inco e Sinergia.

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