Archivi degli autori 
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Sputtanare l’Italia: un Grillo Mannaro a Londra
Nel 2010, per la prima volta nella mia vita ho fatto un tour all’estero con lo spettacolo “Incredible Italy”, un avviso ai naviganti sulla capacità di contagio, nel bene e nel male, dell’Italia. Ultimamente soprattutto nel male. Siamo un Paese straordinario che ha esportato il fascismo, le banche, la mafia. Noi ci siamo abituati, abbiamo anticorpi millenari, ma gli altri sono indifesi. Come i pellerossa con il vaiolo, i maya con il morbillo. Il virus si può sviluppare in malattie spaventose: il nazismo, i crack del 1929 e del 2008, Al Capone e Cosa Nostra.
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Troppi drogati in carcere, le comunità si svuotano
Su 67.000 carcerati italiani, 26.000 sono tossicodipendenti, di cui il 40% condannati per possesso di droga. E nonostante l’accesso in comunità sia possibile, a usufruirne è solo un condannato su sei. Perché? Colpa della burocrazia e della politica: i centri di recupero «sono al verde, perché le Regioni esitano a pagare le rette». E’ questo il grido d’allarme lanciato dalla Fondazione Villa Maraini, storico centro antidroga romano, e dalla Saman, l’associazione laica che opera a livello nazionale.
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Sculture per la Sindone: silenzio che cura il dolore
«C’è un silenzio tragico dell’incomunicabilità, che ha nella morte la sua massima espressione. C’è anche però il silenzio della fecondità, di chi rinuncia a farsi sentire all’esterno per raggiungere nel profondo le radici della verità e della vita. Il nostro tempo ha bisogno di riscoprire la fecondità del silenzio, per superare la dissipazione dei suoni, delle immagini, delle chiacchiere che troppo spesso impediscono di sentire la voce di Dio».
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Lilin: vi regalo l’inferno che ho vissuto in Cecenia
«Non sono un eroe, e forse il mio dovere oggi è non fingere di esserlo stato». Nicolai Lilin, su “Repubblica”, spiega con sofferenza perché ha scritto “Caduta libera”, la sconvolgente confessione della sua esperienza di guerra, in Cecenia, dove ha combattuto per due anni come soldato di leva, tiratore scelto in un reparto speciale di paracadutisti: «Volevo far sentire l’orrore della guerra. Sei lì dentro al cento per cento, fai tutto quello che devi fare per sopravvivere e vai fino in fondo. E spesso, scendendo verso il fondo dell’anima, scopri che il fondo non c’è».
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Pasqua, la Repubblica d’Appennino e la rivoluzione
Nella Repubblica degli Appennini, nel cuore del cuore del Paese, tra le valli dell’Esarcato tra Senio e Lamone, fino alle profonde gole del Serchio e della Magra, tra Colla e Muraglia, Carpinelli e Pradarena, la nuova stagione di primavera è ancora solo attesa gravida di primaticci segnali. I crinali sono innevati e il disgelo tardivo gonfia i torrenti e infradicia i pascoli alti, la gelata notturna schianta i primi boccioli della rosa canina e cuoce i baccelli dei carrubi; ma gli albicocchi e gli amareni hanno preso a fiorire, le vacche appena sgravate mugulano dalle stalle la brama del primo trifoglio, gli agnelli saltabeccano per i recinti
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Da Israele a Torino: reporter, la verità su Gaza
Bambini sotto le bombe: strage senza precedenti, grazie anche al silenzio dei media. All’inizio del 2009, la televisione italiana ha potuto mostrare in prima serata il genocidio di Gaza grazie alla tramissione “Annozero” di Michele Santoro, e soltanto il 15 gennaio, cioè venti giorno dopo l’inizio dell’operazione Piombo Fuso: 1400 vittime, tra cui moltissimi civili. Diretta televisiva costata a Santoro l’accusa di “terrorismo mediatico”, prima della clamorosa denuncia ufficiale dell’Onu, con il Rapporto Goldstone. Una vicenda che sottolinea, una volta di più, l’emergenza dell’informazione sul Medio Oriente.
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Foer: salvare il mondo? Non uccidere (gli animali)
Ho “divorato” il libro di Jonathan Safran Foer “Se niente importa”, edito da Guanda nella traduzione di Irene Abigail Piccinini, il cui titolo originale è però “Mangiare animali”. Non sono un fans di Foer, che è uno dei tanti scrittori americani mediocri e modaioli (e Safran è un secondo nome o un primo cognome? e Abigail? che noia i doppi nomi e i doppi cognomi usati come segno di distinzione!) ma la ragione di quest’improvviso interesse è semplice: sono vegetariano anch’io e, anche se non faccio proselitismo, tengo tuttavia a dirlo tutte le volte che se ne presenta l’occasione. Per esempio, quando qualcuno mi invita a pranzo o a cena, anche per non metterlo in imbarazzo all’ultimo momento.
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L’Occidente rapina l’Africa: 1800 miliardi di dollari
Società fantasma, coperture politiche, finanza compiacente, prezzi truccati: in quarant’anni, la fuga illecita di capitali è costata all’Africa 1800 miliardi di dollari, di cui 854 grazie al “mispricing”, la falsificazione dei prezzi dei beni materiali. Una truffa mondiale, che colpisce i più poveri: con quei soldi, l’Africa avrebbe potuto ripianare il suo debito estero (250 miliardi di dollari) e impiegare i 600 miliardi rimanenti per combattere fame e povertà. Soldi fantasma, dunque: la denuncia parte da un centro studi no-profit di Washington, il Global Financial Integrity.
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Ombre sulle bombe di Mosca: chi ha armato i ceceni?
Gli attacchi kamikaze ceceni che hanno provocato 39 vittime nella metropolitana di Mosca il 29 marzo sono esplose all’indomani della firma, a Praga, del trattato “Start2” sul disarmo nucleare, definito «storico» dagli osservatori internazionali e siglato dai due presidenti, Barack Obama e Dmitrij Medvedev. Chi ha progettato l’assistenza dei terroristi ceceni in azione nella capitale russa, accusa Giulietto Chiesa, proviene «certamente» dagli stessi ambienti internazionali che l’11 Settembre, con l’attacco alle Torri, spinsero l’America (e il mondo) nel vicolo cieco della “guerra infinita”.
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Cacciari: ignorare Berlusconi, fra 3 anni va a casa
«Smettiamola di parlare di lui, tanto Berlusconi fra tre anni va a casa: è pacifico, è assodato». Così l’ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, nella registrazione di “Otto e Mezzo” in onda il 2 aprile su “La7”. Alla richiesta di Lilli Gruber di spiegare come mai abbia questa certezza, Cacciari risponde: «Altrimenti come interpretare le cose che sono successe quest’anno? Non sono né un dietrologo né un complottista, ma è chiaro ed evidente che un fotografo non sta per un anno intero a 200 metri dalla villa del premier, con Putin, così».
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Palatucci, il poliziotto che salvò ebrei e morì a Dachau
Ho accompagnato padre Pier Sandro Vanzan, grande amico della Comunità Casa del Giovane, giornalista e scrittore della “Civiltà Cattolica”, relatore del convegno in memoria di Giovanni Palatucci nell’aula magna della Questura di Pavia. Ha iniziato il suo intervento definendo Palatucci eroe umile, servo di Dio come la sua fede, un grande poliziotto non per stazza fisica, ma per quell’amore autorevole che ha saputo incarnare e profondere, uno di quei personaggi che sanno smuovere le coscienze, esempio di grande impatto umano, che non è possibile fare a meno di ammirare e sperare di emulare anche solo di rimbalzo.
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Laboratorio val Susa, elettori non normalizzabili
Malgrado i media, tutti arruolati nella crociata per la Torino-Lione, la valle di Susa ha resistito alle pressioni e si è ribellata, col voto regionale, alla non-scelta che aveva di fronte, visto che sia il centrodestra che il centrosinistra erano (e sono) filo-Tav. Ribellione a due facce: quella dell’astensionismo e quella di Beppe Grillo, protagonista di exploit clamorosi in molti Comuni della valle, al punto da indurre la grande sconfitta, Mercedes Bresso, a indicare proprio i No-Tav, Grillo e la valle di Susa tra i responsabili del ribaltone che l’ha sfrattata dalla guida del Piemonte.