Archivi degli autori 
-
Lerner: liste, invoca democrazia chi calpesta le regole
Non c’è dubbio che l’esclusione di Roberto Formigoni dalla competizione per la presidenza della Regione Lombardia (anche se la guida ormai da quasi ventanni!) è un vulnus per la democrazia; e lo stesso dicasi per lesclusione del Pdl dal collegio romano per le elezioni in Lazio. Ma il fatto che questi dilettanti allo sbaraglio (copyright Bossi) ritengano di poter ignorare le carte bollate e le regole cui deve invece soggiacere qualsiasi cittadino normale; il fatto che per loro la legge debba valere solo quando fa comodo (si sono pure amnistiati le multe per affissione abusiva); il fatto che barino nella raccolta delle firme, non costituisce a sua volta un vulnus alla democrazia?
-
Emergency: l’atroce guerra dei bimbi amputati
Non sorridono più Najib e Naqib, due fratellini di 5 e 7 anni ricoverati all’ospedale di Emergency di Lashkargah. Le infermiere li coccolano e il giovane papà, Abdul Wali, li copre di baci e carezze. Ma a loro sembra non fare effetto. Sono arrivati qui sabato sera dalla base militare britannica di Camp Bastion: il più grande con il piede sinistro maciullato e una brutta ferita al braccio destro, il più piccolo con decine di schegge infilzate ovunque. Tutti e due ancora sotto shock per il dolore, lo spavento e il trauma di aver visto morire, davanti ai loro occhi, i due loro fratelli poco più grandi, Sadiq e Asrat, di 8 e 9 anni. Colpa di un razzo americano
-
Erri De Luca e Giorgio Diritti al Valsusa Filmfest
Il film-capolavoro “L’uomo che verrà”, sulla strage nazista di Marzabotto, aprirà l’edizione 2010 del Valsusa Filmfest, rassegna di cinema militante, sulla montagna e la storia sociale delle Alpi, nel cuore della valle di Susa che si oppone all’alta velocità Torino-Lione. Il regista, Giorgio Diritti, sarà presente il 4 marzo a Condove alla proiezione del suo ultimo lavoro, che fa seguito all’applauditissimo “Il vento fa il suo giro”, ambientato nelle valli occitane del Piemonte e scritto da Fredo Valla.
-
Travaglio: se il regime degli scandali silenzia le elezioni
Molto saggia la decisione del Cda Rai di chiudere i programmi giornalistici nell’ultimo mese di campagna elettorale. Ora si potrebbero rispolverare presso i migliori rigattieri i cartelli che il fascio affiggeva negli uffici pubblici durante il Ventennio: “Qui non si parla di politica, qui si lavora”. L’idea che, con l’aria che tira, gli elettori venissero a sapere chi sono i candidati a occupare le mille poltrone dorate dei consigli regionali era troppo terrificante. Meglio evitare. Il regime è pronto a tutto, persino ad amputarsi il braccio armato, cioè “Porta a Porta”, pur di impedire che qualche notizia trapeli. Provvederanno per tutti Minzolingua, Mimun e Fede
-
Lambro, il disastro dopo la legge salva-inquinatori
Lo denuncia il giornale “Terra”, ma non lo riporta quasi nessuno: il governo ha approvato il 2 febbraio 2010 una norma che prevede appena una multa per chi sversa sostanze inquinanti nei fiumi. Esattamente un mese fa è stata infatti licenziata una modifica al codice ambientale (la legge delega voluta dal precedente governo Berlusconi, la 152 del 2006) che indebolisce le sanzioni. Resta penale solo lo scarico di inquinanti altamente tossici (mercurio, cadmio e idrocarburi “oltre i valori limite”) mentre negli altri casi gli inquinatori se la cavano con una multa, da 3.000 a 30.000 euro.
-
Iran: arrestato il regista Panahi, Leone d’Oro a Venezia
Il regista iraniano Jafar Panahi, già vincitore del Leone d’oro a Venezia e una delle voci più critiche del presidente Mahmud Ahmadinejad, è stato arrestato la sera del 1° marzo a Teheran con la moglie e la figlia da agenti dei servizi di sicurezza. Panahi e famiglia erano già stati arrestati una prima volta il 30 luglio 2009 (e poi rilasciati dopo alcune ore) mentre prendevano parte alle commemorazione di Neda Aqa-Soltan, la ragazza divenuta simbolo dell’Onda verde. Successivamente, al regista è stato impedito di presenziare ai festival cinematografici di Mumbai, in ottobre, e di Berlino, il mese scorso.
-
Pedofilia e violenze sui minori: delirio di dominio
Quando si sente parlare di violenza sessuale e di pedofilia, nonostante lo stupore e il raccapriccio che queste cose suscitano, di solito si pensa che questo sia un mondo lontano da noi, dovuto ad atti di persone perverse che si spera di non dover mai incontrare. Facciamo fatica a credere che chi abusa, come ad esempio i pedofili, non rappresenta un piccolo numero di persone. In Italia oltre il 90% degli abusi sui minori avviene in famiglia, da parte di padri, nonni, zii, conviventi della madre, con una vita “normale” fatta di casa, lavoro, chiesa, relazioni sociali…
-
Santoro: no al bavaglio, edizione-pirata di Annozero
«Faremo una puntata di “Annozero” il 25 marzo, alla vigilia delle elezioni. Non so dove, né come. In piazza, su Internet, ma la faremo». Michele Santoro reagisce così alla confermata cancellazione dei talk giornalistici ad un mese dalle regionali. Il conduttore di “Annozero” torna in trincea per la libertà di stampa, ma stavolta non da solo: accanto a lui ci saranno il sindacato dei giornalisti, Giovanni Floris di “Ballarò”, l’opinionista del centrodestra Gianluigi Paragone (“L’ultima parola”, RaiDue) e persino Bruno Vespa, che pure accusa Santoro di aver creato il clima che oggi porta all’inedita sospensione “elettorale” di quattro programmi Rai.
-
Lazio e Lombardia, milioni di voti Pdl a rischio
Milioni di voti a rischio, alle regionali del 28-29 marzo, per la possibile esclusione delle liste Pdl nel Lazio e in Lombardia: le prime giunte in ritardo all’ufficio elettorale del tribunale di Roma, le seconde viziate – secondo la Corte d’Appello di Milano, che ha accolto un’istanza dei radicali – da pesanti irregolarità formali: mancanza del timbro sui moduli, della data e del luogo di autenticità e della qualifica autenticante. In tutto, 514 sottoscrizioni non valide: ne servono altre 60 per la ricandidatura di Roberto Formigoni, che farà ricorso, mentre a Roma la candidata Renata Polverini ha fatto appello direttamente al Quirinale, ricevendo per ora un diniego.
-
Africano e albino, sfuggito agli stregoni del pregiudizio
«Sin da bambino ho vissuto in un clima di disprezzo e con la paura di sparire, come è successo a mio fratello Maurice». Stéphane Ebongue è nato 38 anni fa a Douala, in Camerun, dove lavorava come giornalista per il settimanale “Le Messager”. Stéphane, come era Maurice, è albino: i tratti del volto e la corporatura tipici delle persone di colore, ma la pelle, i capelli e i peli del corpo bianchi, gli occhi chiari. «Secondo le superstizioni popolari, le persone albine in Africa sono considerate portatrici di sventura. Il loro sacrificio è ritenuto un modo per placare l’ira delle divinità e per accattivarsi il loro favore».
-
Contro il razzismo, anche Napolitano diventa nero
Mentre l’Italia il 1° marzo farà a meno di badanti, operai e braccianti per il primo “sciopero degli immigrati”, protesta in giallo che scatterà in 60 piazze, sospinta da 50.000 adesioni su Facebook come anche in Francia, Spagna e Grecia, in queste ore è stato pubblicato un manifesto dedicato ai Rom schedati, agli africani di Rosarno perseguitati e a tutte le vittime anonime del razzismo. “Non toccare il mio amico” è l’iniziativa lanciata dall’Ong “Sos Razzismo”, che ha diffuso il “manifesto contro il razzismo in Italia”, sottoscritto da Oliviero e Lola Toscani, autori dell’immagine della campagna: una Gioconda di colore e un Napolitano nero.
-
Minacce di morte al portavoce No-Tav: vi scanniamo
«Brutto figlio di puttana, le stalle che abbiamo bruciato erano solo un avvertimento. Ora passeremo ai cristiani: vi veniamo a prendere mentre dormite, vi scanniamo come maiali e vi squagliamo nell’acido». Questo il contenuto della lettera anonima recapitata nei giorni scorsi ad Alberto Perino, leader popolare del movimento No-Tav della valle di Susa. Una minaccia «di chiaro stampo mafioso», da parte di chi si attribuisce anche la paternità dei roghi notturni che hanno devastato i “presidi” No-Tav di Bruzolo e Borgone, simbolo della resistenza civile della valle contro la contestatissima linea ferroviaria veloce.