Archivio del Tag ‘Andrea Bertaglio’
-
Cemento Italia: ogni 4 mesi nasce una nuova Milano
Il cemento si sta mangiando l’Italia, al ritmo di 10.000 ettari di territorio all’anno: ogni 4 mesi è come se nascesse una nuova Milano. Periferie sempre più estese, arterie stradali, maxi-parcheggi e capannoni. Grappoli disordinati di sobborghi residenziali e centri commerciali sorti in mezzo alle campagne. È l’ambiente nel quale vivono 6 italiani su 10. Lombardia, Veneto e Campania guidano la classifica: cresce l’asfalto, la terra soffre, va in crisi il sistema idrogeologico. Mancano regole a tutela del suolo, aumentano i danni ambientali e i costi sociali. È il nuovo allarme lanciato dal rapporto Ambiente Italia 2011, promosso da Legambiente: insieme agli spazi verdi, spariscono ettari preziosi per l’agricoltura, che vanta un export da 26 miliardi di euro.
-
Dal wc al rubinetto, così Singapore ricicla tutta l’acqua
Dallo sciacquone del water alla caraffa da servire in tavola, dopo un clamoroso trattamento di depurazione: così, l’acqua riciclata finisce persino in bottiglia. Se il mondo guarda con paura alla tragedia di Fukushima, che dimostra quanto sia difficile produrre energia senza pericoli, è sempre l’Asia a suggerire una via d’uscita: risorse rinnovabili. A partire dall’acqua, il petrolio del terzo millennio. L’esempio viene da Singapore, dove si è trovata una soluzione a dir poco sconvolgente al problema della scarsità idrica: riciclare le acque di scarico, incluse quelle dei gabinetti, trasformandole in acqua potabile.
-
Nucleare italiano: la nuova mappa della paura
L’incubo nucleare giapponese porta Paesi come Germania e Stati Uniti a prendere in seria considerazione l’abbandono dell’atomo. In Italia, invece, la linea del governo «non cambia». Per il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, quella degli anti-nuclearisti italiani non è altro che uno «sciacallaggio politico a fini domestici». Per la maggioranza di governo, il ritorno all’energia atomica è una scelta non negoziabile. Fra i problemi da prendere in considerazione, però, resta quello della collocazione delle future centrali. E delle scorie radioattive da esse prodotte. Non solo perché l’Italia, come il Giappone, è un Paese a elevato rischio sismico. Ma perché 16 regioni su 20, anche governate dal centro-destra, hanno già detto che non vorranno centrali atomiche sul proprio territorio.
-
Edilizia verde: EcoBuild 2011, per una volta l’Italia c’è
La casa ecologica del futuro? Un “nido d’acqua”: uno spazio fluido, liberamente interpretabile, caratterizzato dall’acqua come materia in movimento. Questa almeno è la filosofia del Water Nest, abitazione costruita interamente con materiali ecocompatibili, emblema della nuova edilizia “verde” italiana. Il made in Italy sarà per una volta protagonista di Ecobuild 2011, la più importante esposizione a livello mondiale dedicata alla bioedilizia ed alle energie rinnovabili. Vetrina della presenza italiana è la casa acquatica: un “involucro abitativo” che, combinando impianti e corpi luce di design dal basso consumo energetico e alimentati da fonti rinnovabili, prova a testimoniare la reattività delle aziende italiane nel combinare bellezza e tecnologia.
-
Stop al treno nucleare, attivisti arrestati in valle di Susa
Due arresti e una trentina di denunce: questo il bilancio della protesta contro le 13 tonnellate di scorie radioattive provenienti da Saluggia, nel Vercellese. Era il carico del “treno nucleare” diretto in Francia, che le autorità hanno bloccato in valle di Susa il 7 febbraio, prima dell’alba. Ad allarmare gli agenti, il “presidio” No-Tav organizzato dai militanti valsusini alla stazione di Chiusa-Condove: una cinquantina di attivisti, decisi a segnalare un transito ritenuto pericoloso. «Le leggi prescrivono che in situazioni simili la popolazione sia avvertita e venga predisposto un piano di evacuazione in caso ad esempio di incidente ferroviario», dice Guido Fissore, attivista No-Tav e consigliere comunale di Villarfocchiardo. Dopo un’ora di tensione, gli agenti antisommossa – presenti in forze – hanno sgomberato l’area: il blitz si è concluso con due attivisti fermati e 29 denunciati.
-
Il Wwf: salvare il mondo, solo energia pulita dal 2050
Se vuole, il mondo può ancora salvarsi, fermando il terremoto climatico e mettendo la propria economia al riparo dalle crisi che colpiscono petrolio e gas: entro il 2050 potremmo avere, da fonti rinnovabili, tutta l’energia di cui abbiamo bisogno. A due condizioni: tagliare gli sprechi (dimezzando l’energia oggi bruciata per il riscaldamento degli edifici) e investire ogni anno 3,5 trilioni di euro per trasformare gli edifici e sviluppare gli impianti alternativi di generazione energetica. Ad affermarlo è l’ultimo rapporto di Wwf international, che studia la possibilità di mettere fine alla dipendenza dalle fonti fossili, utilizzando le nuove tecnologie già a disposizione. Sarebbe «un’assicurazione sull’instabilità dei prezzi di gas e petrolio», dice il direttore delle politiche energetiche del Wwf, Stephan Singer.
-
Non è facile essere giovani in un mondo vecchio
Provate, se avete più di quarant’anni, a far parte di una generazione che si è sempre sentita dire che è fortunata perché ha avuto tutto. Provate ad immaginare, per una volta, che cosa voglia dire davvero avere tutto. O pensare di averlo, almeno. Credete che sia facile dare un senso alla propria vita? Provate a vivere in un mondo in cui tutto è già stato detto, o fatto, o scoperto, o inventato, o addirittura vissuto. Un mondo in cui i vostri padri possono vantarsi di aver costruito tutto da soli. Immaginate di non trovarvi sempre e comunque a vostro agio, in questo mondo costruito “per voi”, soprattutto quando ne avete molte ragioni per farlo.
-
Aborto nucleare: quelle 20.000 gravidanze interrotte
Gravidanza a rischio se la madre abita nelle vicinanze di una centrale nucleare. In numeri: ventimila aborti spontanei negli ultimi 40 anni. Il tutto attorno a 31 impianti di energia atomica, 27 tedeschi e 4 svizzeri. Senza contare un netto aumento di deformità e tumori infantili. Questo si legge in uno studio pubblicato dal Centro di ricerca tedesco per la salute ambientale di Monaco. Negli scorsi giorni i ricercatori Ralf Kusmierz, Kristina Voigt e Hagen Scherb hanno pubblicato un report tra nascite e prossimità alle centrali nucleari in Germania e Svizzera, in modo da capire se la sola vicinanza delle centrali ha effetto sulla salute dei cittadini, anche in mancanza di grandi incidenti.
-
Nucleare, stop al treno delle scorie: mille tedeschi arrestati
Mille tedeschi arrestati per aver bloccato il “treno dell’inferno”, carico di scorie nucleari. È il più grande movimento antinuclearista della storia tedesca degli ultimi decenni quello che nei giorni scorsi ha portato oltre 35 mila persone a Dannenberg, nella Bassa Sassonia, a invadere le rotaie per protestare contro il trasporto di rifiuti nucleari destinati al sito di Gorleben, deposito provvisorio di stoccaggio a ridosso del parco naturale dell’Elba. I manifestanti si sono opposti al rientro del treno Castor, partito venerdì scorso dall’impianto francese de La Hague, in Normandia, per riportare in Germania 154 tonnellate di rifiuti vetrificati dopo il trattamento in Francia. Una manifestazione antinuclearista che ha trascinato con sé l’opinione pubblica, creando allo stesso tempo grande imbarazzo politico per le scorie atomiche. Il deposito in questione, infatti, sembrerebbe non adatto al loro stoccaggio.
-
Avviso all’Italia: ormai il solare costa meno del nucleare
Solare pulito ma più costoso del nucleare? Forse ieri, ma ora non più. Al di là dei possibili problemi legati al loro smaltimento, gli impianti fotovoltaici sono generalmente visti come un modo più pulito e sostenibile di produrre energia rispetto all’energia atomica, ma molto più dispendioso. Secondo lo studio americano “Solar and Nuclear Costs — The Historic Crossover”, non è più così. Un recente rapporto della Duke University, in North Carolina, rivela infatti che l’energia solare è diventata ormai più conveniente di quella nucleare non solo a livello ambientale (smaltire o riciclare i moduli è generalmente ritenuto meno problematico che gestire scorie che rimangono radioattive per migliaia di anni), ma anche economico.
-
Sachs: solo una catastrofe sveglierà il mondo
Soltanto una catastrofe potrà “svegliare” il mondo, mettendolo di fronte all’evidenza della contraddizione che lo sta facendo esplodere: lo sviluppo fondato sul petrolio è un vicolo cielo, e ormai siamo quasi alla fine della corsa. Lo afferma senza mezzi termini il professor Wolfgang Sachs, esperto di fama internazionale di cambiamenti climatici e riflessi sui diritti umani della popolazione mondiale. Docente universitario in mezza Europa, membro del Club di Roma, Sachs è fra i promotori di “Terra futura” e dirige l’osservatorio strategico del Wuppertal Institut su clima, ambiente, energia. E’ pessimista: «Oggi neanche i governi sanno più cosa fare», e il tempo sta per scadere: il surriscaldamento minaccia la terra.
-
Palazzetti: energia dall’auto, Fiat imiti Volkswagen
La crisi della Fiat, con il rischio di cassa integrazione per migliaia di operai, potrebbe rivelarsi l’occasione per mettere in atto un piano di riconversione che sfrutti la microgenerazione di energia. I mezzi tecnici ci sono già. Ciononostante, probabilmente, niente di tutto ciò sarà fatto. Da tempo sentiamo parlare della crisi della Fiat e della possibile riconversione dello stabilimento di Termini Imerese. Eppure in Italia, un Paese nel quale ogni 1000 abitanti ci sono 768 autovetture, si sente ancora parlare di “ecoincentivi” e di rilancio dell’industria automobilistica.