Archivio del Tag ‘censura’
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Bavaglio alla cultura Rai? Errore: il Pdl imiti la sinistra
Tagliare, oscurare, censurare? Errore: per la Rai ci vogliono idee, non il bavaglio. L’appello giunge alla vigilia della manifestazione del 3 ottobre per la libertà di stampa, dopo il mezzo milione di firme raccolte da “Repubblica”, con 10 premi Nobel tra i firmatari. Dalle colonne del “Tempo”, quotidiano vicino al centro-destra, Angelo Mellone avverte: «Di tutto il baccano di questi giorni una cosa è certa: Michele Santoro ha goduto gratuitamente, canone Rai a parte, di una formidabile grancassa pubblicitaria». Fazioso? Intanto «resterà il cruccio di avergli regalato un boom di ascolti, consentendogli una straordinaria azione di marketing auto-martirizzante».
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Bavaglio a Internet, sotto attacco la libertà della Rete
Bavaglio a Internet, allarme rosso. Secondo i parlamentari Pdl Gaetano Pecorella ed Enrico Costa, tutti i siti web a carattere editoriale dovranno sottostare alle restrizioni previste dalla legge sulla stampa, che risale al 1948. Qualsiasi blog, se la proposta ora al vaglio della commissione giustizia della Camera venisse trasformata in legge, dovrebbe adeguarsi alle disposizioni prescritte per le testate giornalistiche: con relativa registrazione in tribunale e presenza obbligatoria di un giornalista come direttore responsabile. Il che equivarrebbe alla immediata sparizione di migliaia di blog, frequentati attualmente ogni giorno da milioni di italiani.
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Travaglio-boom in edicola, il Fatto nel nome di Biagi
“Quella sporca dozzina”, per usare una (gradita) definzione dell’amico Carlo Freccero, ha fatto boom: il numero d’esordio de “Il fatto quotidiano”, il nuovo giornale di Marco Travaglio, il 23 settembre ha bruciato l’intera tiratura, centomila copie, in tutte le edicole. «Ce lo aspettavamo, non ci montiamo a testa ma intanto abbiamo raddoppiato la distribuzione: duecentomila», cui si aggiungono i trentamila abbonati-sostenitori, «cui va la nostra totale riconoscenza per un atto di fiducia anticipata, al buio» verso una nuova testata della quale gli stessi giornalisti sono anche gli editori, all’insegna della più totale indipendenza e senza l’aiuto di contributi pubblici.
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AnnoZero, Report, Ballarò: la Tv sotto attacco
Minato nella sua autorevolezza personale a causa della sua eccessiva confidenza nel proprio potere, Berlusconi oggi è un uomo inferocito che vuole misurare fino in fondo la lealtà dei sottoposti e far assaggiare ai nemici la durezza di cui è ancora capace. A questo serve la provocazione di stasera: soppressione all’ultimo minuto di “Ballarò” per fare spazio a un connivente Bruno Vespa, compiaciuto di rinnovare la sua funzione di aedo del regime. Può darsi che sia solo per inefficienza che la Rai non aveva calcolato prima la convenienza politica di trasmettere in prima serata su Raiuno la consegna delle prime case ai terremotati abruzzesi.