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Archivio del Tag ‘disastro’

  • Porto Torres, la marea nera è ancora in viaggio

    Scritto il 03/3/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Dove viene smaltito l’olio combustibile che si è riversato in mare dopo l’incidente avvenuto lo scorso gennaio a Porto Torres? E chi risarcirà tutti coloro che hanno una struttura balneare e subiranno in prima persona le conseguenze del disastro ambientale che, inevitabilmente, ha provocato un danno d’immagine a tutta la Sardegna? Sebbene i riflettori dei grandi media non abbiano dato il dovuto risalto alla vicenda e malgrado la sottovalutazione del disastro da parte delle istituzioni, c’è chi si interroga sulle conseguenze della marea nera che ha invaso le acque e le coste sarde, prezioso tesoro del nostro Paese.

  • Nucleare inutile, 64 miliardi buttati: cara Emma, perché?

    Scritto il 28/1/11 • nella Categoria: idee • (1)

    Gentile  Presidente, mi permetto di scriverle, come imprenditore e come associato al sistema confindustriale, in relazione alle decisioni strategiche che il nostro Paese e la nostra associazione stanno prendendo in merito allo sviluppo del nucleare in Italia. Per altro, oltre ad essere direttamente coinvolto nei temi energetici in quanto la mia società opera nel settore della produzione di energia termica ed elettrica, Le scrivo in rappresentanza  di  uno specifico “Think tank” che annovera ad oggi circa 1.100 iscritti e che opera attraverso un dominio su Facebook. Il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha riportato, in data 16 dicembre, alcune Sue dichiarazioni rilasciate durante il Supply Chain Day, evento durante il quale lei avrebbe dichiarato che «il Nucleare rappresenta per le imprese italiane una grande opportunità, ma ora basta ritardi e bizantinismi».

  • Petrolio Bp tra Libia e Sicilia, Mediterraneo a rischio?

    Scritto il 04/8/10 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Marea nera anche nel Mediterraneo? Impossibile escluderlo: se il Golfo del Messico è distante, stavolta anche gli osservatori meno attenti non potranno sottovalutare l’intenzione della British Petroleum di iniziare delle esplorazioni «al largo» del Golfo della Sirte, in Libia. Insomma, nuove trivellazioni nel Mediterraneo, a profondità pericolosa: 1.700 metri, ovvero con le modalità più rischiose in caso di incidente. Nel Mediterrano, il fondale che è oggetto delle perforazioni sarebbe dunque ancora più profondo di quello al largo della Louisiana, che ha messo in croce l’America nell’impossibilità di tappare la falla.

  • Una Balena cinese salverà il Golfo dal petrolio?

    Scritto il 05/7/10 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    A 76 giorni dall’inizio della crisi della marea nera, le speranze di salvare le acque del Golfo del Messico sono ormai affidate a una balena. E’ un cetaceo d’acciaio, proveniente da Taiwain: alta come un palazzo di dieci piani, lunga 350 metri, la gigantesca nave – battezzata “Whale” perché «funziona proprio come una balena» – è in grado di pompare acqua da 12 boccaporti, filtrando il petrolio e restituendo al mare 80 milioni di litri d’acqua pulita ogni 24 ore. Vista l’impossibilità di chiudere la falla della piattaforma “Deepwater Horizon” e in attesa dei “pozzi di sollievo” per sviare il greggio, la bonifica dell’Oceano è affidata ai giganteschi filtri della “Whale”.

  • Bp, azioni cedute prima del disastro: qualcuno sapeva

    Scritto il 22/6/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    La falla petrolifera da cui si spilla la marea nera nel Golfo del Messico risale davvero al 20 aprile 2010? È veramente da allora, dal giorno in cui una grande esplosione ha danneggiato la piattaforma semisommergibile Deepwater Horizon, che tutto è cominciato? Di certo, l’enormità del disastro ecologico si traduce – ogni giorno da quel giorno – in tanti nuovi dollari da far sborsare alla Bp (British Petroleum). Chi possiede quelle azioni perciò le vende, perché nel firmamento del rating oggi hanno meno stelle di ieri, e domani ne avranno ancora meno di oggi.

  • Petrolio, catastrofe Louisiana: i mandanti siamo noi

    Scritto il 27/4/10 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Sento il rumore delle grida. Lo sento dentro. Scuote ogni centimetro del mio corpo. Sono grida di dolore, di sconcerto, di paura. Sono le grida degli 11 operai morti e dei 17 feriti (bilancio provvisorio)? Sono le grida degli uccelli, dei pesci, dei cetacei, delle alghe, delle onde del mare, incatramate, soffocate, lentamente uccise dalle tonnellate di petrolio che si stanno riversando nei mari di fronte alla Louisiana. Leggo su Repubblica.it: «La Bp, che inizialmente aveva tranquillizzato sulle conseguenze per l’ambiente, ora lancia allarmi sulla possibilità di bloccare la fuoriuscita di greggio dalle valvole e dalle tubature».

  • Indonesia, espulsi: vietato filmare la foresta che brucia

    Scritto il 18/11/09 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Chiara Campione, attivista di Greenpeace, e il giornalista Raimondo Bultrini insieme ad altri reporter e attivisti stranieri sono stati espulsi dall’Indonesia per “attività illegali”, ovvero: documentare la sparizione di ettari di foresta, alla vigilia del vertice di Copenaghen sul clima. L’indonesia è il terzo produttore di Co2 dopo Cina e Stati Uniti. Intensissima l’attività degli ultimi anni: foresta vergine devastata dagli incendi, per impiantare palme da olio e alberi adatti alla produzione della carta, di cui l’Italia è il primo acquirente. I due italiani sono stati fermati dalla polizia, interrogati a lungo e quindi espulsi dal paese.

  • Battiato: scandali e menzogne, avanti così e lascio l’Italia

    Scritto il 01/11/09 • nella Categoria: idee • (3)

    Franco Battiato si dichiara pronto a lasciare l’Italia, disgustato dai “rincoglioniti” in Parlamento, quelli al governo e quelli che fingono di fare opposizione. Lo afferma in un’intervista al “Fatto Quotidiano”, sull’onda del successo dell’ultimo singolo, “Inneres auge”, che Marco Travaglio definisce «una splendida invettiva che si avventa sugli scandali berlusconiani e sulla metà d’Italia che vi assiste indifferente e imbelle», scritta con parole definitive: “Uno dice: che male c’è a organizzare feste private con delle belle ragazze per allietare primari e servitori dello Stato? Non ci siamo capiti: e perché mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti?”.

  • Gigantesca tomba di veleni, 38 indagati ad Alessandria

    Scritto il 01/11/09 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Mezzo milione di metri cubi di veleni. A tanto ammonterebbe la quantità di rifiuti tossici, o comunque pericolosi, nascosti sotto il polo chimico di Spinetta Maregno, a due passi da Alessandria. Lo afferma la Procura della Repubblica, concludendo l’indagine avviata nel maggio del 2008, in seguito all’esposto di Medicina Democratica dell’emergere della presenza di cromo esavalente nelle lavorazioni. Gli indagati sono 38, appartenenti alle tre società (Ausimont, Atofina-Arkema e Solvay) che si sono alternate nel tempo nella gestione del sito industriale. Le accuse sono per tutti di avvelenamento doloso, per alcuni anche di omessa bonifica.

  • Petrella: se la green economy diventa un alibi ipocrita

    Scritto il 27/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    «I paesi potenti non hanno alcun interesse a modificare le cause strutturali del disastro climatico. Al contrario tutti sembrano ormai convinti, al Nord come al Sud, che la soluzione alla crisi mondiale passi per il rilancio della crescita, dell’economia di mercato, ma di colore verde (automobile verde, energia verde, abitazione verde…)». Lo afferma Riccardo Petrella su “Le Monde Diplomatique”, contestando l’abuso della “green economy”: riconvertire l’industria serve a poco, se non si ferma la crescita che produce emergenze come quella dell’acqua e quella dei rifiuti.

  • Ferrero: i media oscurano la povertà, 15 milioni a rischio

    Scritto il 23/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    I dati sulla povertà diffusi il 23 ottobre dalla Caritas italiana confermano che siamo in una fase di crisi economica e sociale senza precedenti, dal dopoguerra ad oggi. Lo denuncia Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista: «Aumentano drammaticamente le persone e le famiglie povere e quelle a rischio povertà». Per 15 milioni di italiani, i soldi sono un problema. L’emergenza non riguarda solo i 7,5 milioni ufficialmente sotto la soglia della povertà, ma altrettanti che «si collocano poco sopra

  • Maggiani: Messina, vittime consenzienti coi loro carnefici

    Scritto il 07/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Pioggia, smottamento, frana, distruzione, morte, tragedia. Più precisamente: un po’ di pioggia in più dell’augurabile – un nubifragio che è la normalità nell’anomalo andamento del clima – per i soliti smottamenti, la solita distruzione, i soliti morti, la solita tragedia. Nei soliti posti, nelle solite città, nelle solite regioni, perché, come da tempo immemore constatiamo, piove sempre sul bagnato. E poi ascoltare, leggere, vedere, che, come è la norma in quei posti, in quelle città, in quelle regioni, la tragedia era annunciata e ritenuta inevitabile. Che non poteva che andare così, premesso che se la pioggia cade su Messina, ad abbattere le case e le vite, è lo sfregio, l’illecito, l’abuso

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