Archivio del Tag ‘G8’
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Ricchi e poveri, chi ridurrà le emissioni di gas serra?
Ancora una volta il botta e risposta fra Paesi industrializzati e Paesi “in via di sviluppo” ha evidenziato le responsabilità storiche dei primi nei problemi legati ai cambiamenti climatici. Punto in comune è la tecnologia, che viene però vista più come un modo per proseguire sulla stessa strada, che non un aiuto utile a cambiare rotta e mentalità. Questa settimana la presidenza europea di turno, quella svedese, ha approfittato della sua posizione alla testa dell’Unione durante i primi negoziati bilaterali sul clima per far notare alla Cina che anche dalle cosiddette “economie emergenti” ci si aspetta una riduzione delle emissioni di gas serra.
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Usa-Cina, il G2 che ha in tasca le chiavi del mondo
Lo pensavano da tempo in tanti, ora hanno iniziato a dirlo gli stessi partecipanti: Francia, Germania, pure il nostro primo ministro. Il G8 è, in sostanza, ormai irrilevante. Un’occasione dove mettere in scena le proteste popolari per un mondo più equo, ma non certo per raggiungere decisioni consensuali sulla direzione da dare al pianeta. Ma mentre già si dà per scontato un allargamento del “club dei grandi”, è in realtà a una relazione ben più ristretta che bisogna guardare per capire dove stiamo andando.
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Maggiani: il mio uovo contro il G8, che sa di sfiga e sventura
Canon è il maggiore produttore mondiale di apparecchi fotografici digitali per utilizzatori professionali e amatoriali. Il prodotto di punta della gamma amatoriale è la fotocamera Powershot della serie G. La fotocamera è un prodotto di buona qualità, di ottimo rapporto qualità-prezzo, che si rinnova anno dopo anno, aumentando con le prestazioni gli esemplari venduti. In effetti la casa produttrice deve poterne vendere alcuni milioni per rientrare nelle spese di ricerca e farci sopra il suo guadagno di yen e di immagine; oggi siamo alla versione G10.
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Decrescita, contro la depressione della crisi
Decrescita, non depressione. Contro la crisi, la Decrescita auspicata non è certo la disastrosa recessione industriale cui stiamo assistendo, che semmai è figlia della “teologia” della crescita illimitata. Lo afferma l’ecologista Marco Cedolin sul sito del Movimento per la Decrescita Felice fondato da Maurizio Pallante. «La crisi economica mondiale sta producendo una recessione che diviene ogni giorno più profonda», premette Cedolin: il Pil italiano calerà del 4,3%, la produzione industriale frena, il tasso di disoccupazione arriverà al 10,7% nel 2010, quando – secondo il G8 di Roma - si perderanno 20 milioni di posti di lavoro, a livello mondiale.
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Crisi acqua: gli strateghi del disastro ora vendono soluzioni
Si è aperto a Istanbul il primo, grande forum mondiale sull’acqua. Obiettivo: evitare che il pianeta surriscaldato si ritrovi a secco nel giro di pochi anni. Si corre ai ripari, dunque? Niente affatto. Perché i protagonisti del forum, governi e multinazionali, sono gli stessi soggetti che hanno determinato la crisi idrica planateria, e ora si apprestano a nuove vantaggiose speculazioni, spacciandole per soluzioni.