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Auerback: l’Unione Europea è un’associazione a delinquere
Imbranata nel salvare chi è nei guai – la crisi greca poteva essere risolta subito, se solo la Germania non avesse frenato la Bce – ma poi bravissima nel sovvertire la democrazia. L’Unione Europea? «Efficace e spietata quanto una ben rodata associazione a delinquere». Parola di Marshall Auerback, economista del Levy Institute di New York. Indignato per la doppia liquidazione, pressoché contemporanea, di Papandreou e Berlusconi, sostituiti da euro-burocrati non eletti e cresciuti nel vivaio della famigerata Goldman Sachs. Papademos e Monti? Due perfetti esemplari della «“mafia finanziaria” che ha distrutto il pianeta a partire dal 2008», ora al comando di Grecia e Italia con un unico mandato: far pagare alle famiglie il disastro dell’economia drogata dai finanzieri che dominano Bruxelles.
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Buone notizie: troveremo il coraggio di cambiare tutto
Quelli che hanno mollato il lavoro sicuro, quelli che vivono lontano dalle città. Quelli che partono, per girare il mondo con uno zaino in spalla, e quelli che restano: per difendere l’acqua pubblica o per bloccare inceneritori, super-treni inutili e palazzine abusive. La crisi? E’ dentro di noi, innanzitutto: sta nel modello avvilente che abbiamo accettato o subito, e che ci tiene prigionieri: prima crolla, e meglio sarà per tutti. Perché l’Italia, quella vera, ha fame di trasparenza, giustizia, fiducia. C’è una gran voglia di futuro autentico. E la prima missione è semplicissima: raccontarlo. Idee e soluzioni pratiche per cominciare a cambiare davvero, nonostante il desolante spettacolo dell’attualità. Strano ma vero: il cambiamento è possibile, e qualcuno l’ha già intrapreso.
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Attacco all’Italia, aggredita dai dollari degli euro-caimani
Prima o poi, l’Italia reagirà all’attacco che sta subendo, organizzato da «una trentina di farabutti, che si gettano letteralmente come dei caimani sulle prede che vengono loro offerte dalla legislazione europea». Sotto accusa, il super-vertice della finanza mondiale: «Grandi banche d’affari, tutte già tecnicamente fallite tra il 2007 e il 2010, ma resuscitate dalla Federal Reserve che ha erogato 16 trilioni di dollari inesistenti, inventati per tenerle in piedi». Da allora si sono avventate sull’Europa. Obiettivo: i titoli di Stato, specie quelli dei paesi più fragili, proprio perché protetti dall’Euro e quindi al riparo dall’insolvenza. Ma se la “cura” oggi prevista per rimediare alla “rapina del secolo” è la macelleria sociale, i popoli europei non ci staranno: c’è un limite oltre il quale le vittime cessano di subire le vessazioni.
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Da Prodi a Monti: agli ordini dei Padroni dell’Universo
I “padroni dell’universo”. Un soprannome modesto per gli uomini di punta di Goldman Sachs (Gs). Una banca d’affari con 142 anni di vita, più volte sull’orlo del baratro, da sempre creatrice di conflitti di interesse terrificanti, da far impallidire – per dimensione e pervasività – quelli berlusconiani. Famosa per “prestare” i propri uomini alle istituzioni, quasi dei civil servants con il pessimo difetto di passare spesso dalla banca privata ai posti di governo. Come peraltro i membri della Trilaterale o del Bilderberg Group. Mario Monti è uomo accorto: è presente in tutti e tre. Per Gs ha fatto finora l’international advisor, come anche Gianni Letta, dal 2007, nonostante il ruolo di governo.
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Distruggerci: Berlusconi non osava, Monti ci riuscirà
È caduto, finalmente, uno dei governi più corrotti e ridicoli dell’intera storia italiana. Purtroppo ciò non è avvenuto per effetto di una lotta popolare contro le iniquità sociali volute dal governo Berlusconi, né di una rinascita morale contro la corruzione del paese, né dell’emergere di un progetto politico di superamento delle follie del nostro attuale sistema politico-sociale. La fine del governo Berlusconi è, al contrario, l’effetto di un attacco concentrico dei ceti dirigenti nazionali e internazionali, che giudicavano Berlusconi (correttamente, dal loro punto di vista) troppo debole per operare il massacro sociale di cui essi hanno bisogno per mantenere il loro dominio e rimpinguare le loro casse.
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Spaventano la Sardegna i top-gun che terrorizzano Gaza
Manovre acrobatiche nei cieli della Sardegna, così pericolose da mettere a repentaglio l’incolumità dei piloti e quella dei residenti: evoluzioni compiute “senza motivo né vantaggio”, stando al tribunale militare israeliano che ha condannato a sette giorni di carcere (e un anno di sospensione dal volo) il pilota dell’F-16 che giusto un anno fa, durante l’operazione italo-israeliana “Vega”, compì uno spericolato “tonneau” (giro della morte, rotazione a 360 gradi) troppo vicino al suolo e al di fuori di aree di sicurezza. Sotto accusa, il 106° squadrone della Iaf, la Israeli Air Force: il caccia, scrive “PeaceReporter”, ha anche oltrepassato il muro del suolo, causano un “bang sonico” (effetto bomba) non autorizzato e al di sotto dell’altitudine consentita: come quelli che l’aviazione israeliana compie a Gaza, producendo terrorismo psicologico.
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1973, la profezia di Gaber: il golpe dei nazi-tecnocrati
Un mastino. Un mastino nero, lucido, metallico. Un cane mastino con un occhio solo, vitreo, in mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone. Dall’occhio del mastino parte un fascio di luce intensa, verdastra, elettrica… Avvolti in lucidi mantelli, guanti di pelle, sciarpa nera, hanno le facce mascherate, le scarpe a punta lucidate; sono nascosti nella sera. Non fanno niente, stanno fermi; sono alle porte di Milano con dei grossissimi mastini che stan seduti ai loro piedi e loro tengono per mano. Han circondato la città, la stan guardando da lontano, sono imponenti e silenziosi. Chi sono? I laureati e gli studiosi (e l’Italia giocava alle carte, e parlava di calcio nei bar, e l’Italia rideva e cantava).
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Giulietto Chiesa: con Monti, tutti più poveri entro 2 anni
Il programma Napolitano-Monti porterà l’Italia in recessione. Da qui a due anni (se Monti regge per due anni), l’Italia sarà in recessione: lo dicono i dati europei di oggi, li ho letti sul “New York Times”. Finora abbiamo parlato della politichetta italiana, ma il partito numero uno, in Italia, è quello della gente che non va a votare: gente che sarà protagonista della crisi, sottoposta al programma di Monti che è la realizzazione della lettera di Draghi e Trichet che ci impone di ridurre il nostro reddito del 20%. Mario Monti è un uomo della Trilaterale, del Bilderberg, dei grandi centri di potere. E’ stato uomo della Goldman Sachs, che ha gestito per lungo tempo. Quest’uomo non viene qui per fare la riforma elettorale, ma per fare quello che hanno deciso Trichet e Draghi. Ci farà sudare lacrime e sangue.
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Formica: Draghi lavora per la Germania, contro l’Italia
Mario Draghi? Chiedetevi chi l’ha messo là dov’è: la Germania, cioè il più pericoloso competitore dell’Italia, il paese interessato ad assorbire il nostro sistema bancario, che sostiene la temibile manifattura italiana, seconda in Europa dopo quella tedesca. Parola di Rino Formica, più volte ministro socialista della Prima Repubblica, noto per la drastica franchezza dall’epoca in cui dirigeva le Finanze italiane. Affermazioni dirompenti, quelli di Formica, proposte su RaiDue all’info-talk “L’ultima parola” l’11 novembre, con in studio Giulietto Chiesa e Gabriele Albertini e, in collegamento, Massimo Cacciari. Tema: dietro al governo Monti c’è la regia dell’alta finanza che vuole spolpare l’Italia, con l’escamotage dell’esecutivo tecnico?
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Nel mirino scuola e cultura: l’Europa ha paura di Dante?
Licenziamo pure Dante e Petrarca: non servono più. La nostra scuola ha contribuito a fare dell’Italia la settima potenza industriale del mondo, nonché l’economia meno indebitata d’Europa dopo la Germania? Non importa: il super-potere che ha messo al guinzaglio l’Italia farà terra bruciata della nostra cultura. E proprio la scuola potrebbe essere il primo obiettivo di Mario Monti, commissario di fiducia designato dall’impero finanziario euro-atlantico. Lo sostengono Fabio Bentivoglio e Michele Maggino, a partire dalla lettera che il “ministro dell’economia” europeo, Olli Rehn, ha inviato a Roma: una lettera «ancora più agghiacciante» di quella di Draghi & Trichet, inviata ad agosto. Perché Olli Rehn spiega che l’Europa vuole colpire al cuore la nostra fabbrica di futuro: il sistema scolastico.
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Addio Italia, siamo stati invasi: e i nostri politici sono finiti
Siamo stati invasi: dalle forze di una coalizione molto potente. Non è un’invasione fatta coi carri armati, ma con le squadre di ispettori della troika formata da Ue, Fmi e Bce. Van Rompuy è stato chiaro: sono venuti per cambiare la struttura di questo paese e resteranno tutto il tempo necessario, forse per sempre. L’immagine dei “commissari” che bloccano la presentazione in aula del maxi-emendamento, per controllare fino all’ultimo istante che contenga soltanto quello che loro avevano deciso, dà la misura del “dominio pieno” che gli invasori hanno subito preso a esercitare. Non servono nuove elezioni: il “programma politico” c’è, il personale per realizzarlo pure. La democrazia può attendere. Anzi, deve. Per quanto tempo? Non si sa, ma va bene così.
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Orrore, la Grecia in schiavitù: è stata venduta agli inglesi
La scoperta è di quelle agghiaccianti, e ci arrivo fra un attimo. Ma il senso di disperazione di chi scrive è che non so più a chi appellarmi. Questo colpo di Stato finanziario in Europa sta vomitando orrori su orrori man mano che gli si scava all’interno. Il mio lavoro è di scoprire e rendere pubblico ciò che scopro, ma per chi? Chi ha la determinazione di agire? Non voi, non i politici, non i sindacati, non la Chiesa. Chi allora? Chi? Ora la scoperta. I greci sono spacciati, non possiamo far più nulla. Dobbiamo lasciarli andare e vederli morire, come fossimo i pochi che sono riusciti a salire sull’ultima scialuppa rimasta e che devono rassegnarsi ad abbandonare gli altri naufraghi ai pescecani che li stanno già dilaniando.