Archivio del Tag ‘Lega Nord’
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Grillo: dalla legge-porcata al referendum-porcata
Sarebbe ora di abolire, in Italia, l’istituto del referendum: vanificato sistematicamente dalla “casta” al potere, che lo trasforma in una beffa. Lo afferma Beppe Grillo dal suo visitatissimo blog, in un intervento nel quale prende posizione sulla consultazione referendaria del 21 giugno, nella quale si propone di modificare la legge elettorale: ridurre il “premio di coalizione”, penalizzando gli alleati a beneficio dell’unico partito che ottiene più voti. «Dalla legge-porcata, per usare una definizione del suo inventore, il leghista Calderoli, siamo passati al referendum-porcata: una immensa, colossale presa in giro».
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Stop alle intercettazioni, vietato indagare sul potere
Un freno decisivo alle indagini sul potere: quello dei partiti e degli intrecci con la criminalità mafiosa dei colletti bianchi, dal volto rispettabile, sempre più imprenditrice di se stessa. Così gli oppositori, facendo eco al procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, giudicano il decreto legge anti-intercettazioni, imposto l’11 giugno alla Camera con voto di fiducia, espresso anche da 21 deputati dell’opposizione e approvato con l’appoggio decisivo della Lega Nord. In base al ddl, il ricorso alle intercettazioni sarà limitato ai casi nei quali esistano fondati sospetti di colpevolezza: un colpo durissimo alle indagini, visto che spesso i sospetti emergono proprio dalle intercettazioni ambientali e telefoniche.
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Comunisti italiani fuori dall’Europa, Ferrero si dimette
Si è dimesso Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, all’indomani del risultato elettorale delle europee, dove la sua lista “anticapitalista” costruita con Oliviero Diliberto (Pdci) e i socialisti di Cesare Salvi ha soltanto sfiorato il quorum del 4%, necessario per raggiungere il Parlamento di Strasburgo. Ferrero, imitato da Diliberto, ha “rimesso il mandato” alla segreteria del Prc, che nel fine settimana deciderà se confermargli la fiducia. Al tempo stesso, con Diliberto e Salvi, Ferrero ha dato vita a un coordinamento politico per superare le vecchie forme-partito e lanciare una nuova formazione politica della sinistra italiana.
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Europee, la protesta dell’Italia-contro
Astensionismo record, pallide prestazioni dei blocchi politici bipolari (Pdl e Pd, entrambi in regressione), significativa consistenza delle piccole liste “antagoniste”, che in ordine sparso rappresentano il 13% dell’elettorato, e sonora affermazione, a metà classifica, delle due maggiori formazioni di protesta, la Lega Nord di Umberto Bossi (no-immigrati) e l’Idv di Antonio Di Pietro (no-Berlusconi): gli unici due veri vincitori, destinati entrambi a condizionare in modo sempre più forte le scelte degli schieramenti maggioritari.
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Ferrero e Pannella, eresie italiane per l’Europa
I soldi per i nuovi cacciabombardieri strategici F-35? «Meglio usarli per la ricostruzione dell’Abruzzo, devastato dal terremoto». Così il leader di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, alla vigilia delle elezioni europee del 6-7 giugno nelle quali il suo partito, clamorosamente escluso dal Parlamento italiano, si gioca una fetta di possibile sopravvivenza, se riuscirà a superare il temuto sbarramento del 4%. «Make peace, not war». Facile demagogia elettorale? Archeologia politica?
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Greenpeace: elezioni, silenzio-assenso sul nucleare
Solo i candidati di Idv, Sinistra e libertà e comunisti si dichiarano contrari in toto al nucleare. Il Pd si spacca, Udc e Pdl tacciono. Sono gli sconcertati risultati della ricerca di Greenpeace sulle posizioni dei candidati italiani alle elezioni europee del 7 giugno in materia di nucleare. Mentre Berlusconi dichiara di voler ricorrere all’esercito per riportare il nucleare in Italia, Greenpeace diffonde, a una settimana dal voto, i risultati del sondaggio sul ritorno del nucleare svolto tra i candidati alle elezioni europee.
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Calabria: una legge per accogliere gli immigrati
«Noi i migranti li accogliamo a braccia aperte». Mentre la Camera approvava il pacchetto-sicurezza di Maroni che trasforma in reato l’immigrazione clandestina, il presidente Agazio Loiero ha annunciato che la sua Regione, la Calabria, varerà una legge speciale per favorire l’integrazione. «Siamo una terra di emigranti, sappiamo cosa significa partire per sfuggire alla guerra, alla miseria e alla fame». In particolare, Loiero cita l’accordo raggiunto coi Comuni della Locride, «una zona difficile, ma solidale con gli immigrati». In molte località, proprio l’arrivo di migranti, specie africani, ha permesso di ripopolare i centri storici
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Guerra agli immigrati, clandestini ora fuorilegge
Con un voto di fiducia, la Camera ha approvato il 13 maggio il decreto-sicurezza voluto dalla Lega Nord che cambia il volto della normativa italiana in materia di integrazione: da oggi, l’immigrazione clandestina è reato penale. Un extracomunitario che varca i confini nazionali eludendo i controlli di frontiera commette reato: non rischia il carcere, ma un’ammenda (da 5.000 a 10.000 euro) e l’espulsione; il carcere è stato escluso visti i rilievi mossi dall’Unione Europea, e nel timore di un sovraffolamento delle prigioni, già oggi gremite di extracomunitari arrestati per piccoli reati.
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L’Onu: non deportate in Libia i profughi africani
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, scende in campo contro l’Italia dopo l’avvio dei “respingimenti” di migranti africani, intercettati nel Mediterraneo e deportati in Libia dalle autorità di Roma. Ban Ki-Moon sottoscrive la presa di posizione dell’Acnur, l’alto commissariato Onu per i rifugiati, che ha chiesto formalmente al governo italiano di ospitare i migranti e accogliere quanti necessitino di protezione internazionale: lo status di rifugiati, nel 2008, è stato richiesto dal 75% degli africani sbarcati sulle coste italiane e concesso al 50% di essi dopo aver esaminato la loro provenienza.
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La Cei: per fortuna l’Italia è già multietnica
«La società italiana è già multietnica, e questo è indubbiamente un valore». Così il presidente dei vescovi italiani, monsignor Mario Crociata, risponde alle esternazioni di Silvio Berlusconi, favorevole al rimpatrio forzato dei profughi africani soccorsi in mare («Non vogliamo una società multietnica»). La Cei interviene alla vigilia del voto alla Camera sul pacchetto-sicurezza, che prevede l’introduzione del reato di immigrazione clandestina. «Emigrare è un diritto, non un reato», aveva avvertito il Vaticano. Che ora contesta le deportazioni (ormai sistematiche) di migranti africani verso la Libia, malgrado il monito dell’Onu: «Molti potrebbero essere profughi, con diritto d’asilo».
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Metrò solo per milanesi? Fini: sarebbe indegno
Durissima reazione del presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla proposta dell’esponente leghista Matteo Salvini, che il 7 maggio aveva ventilato la possibilità di riservare «ai milanesi» posti sulla metropolitana: una proposta che, per Fini, «offende la Costituzione e la dignità». «Era solo una provocazione», si difende ora Salvini, dai microfoni di “Radio 24″ dopo le polemiche sollevate dalle sue dichiarazioni. Dario Franceschini, leader del Pd, ha parlato del rischio del ritorno, in Italia, di leggi razziali come quelle istituite nel ‘38 dal fascismo contro gli ebrei. Un allarme condiviso da Amos Luzzatto, storico presidente della comunità ebraica italiana.