Archivio del Tag ‘Misteri’
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Bruno: temo i servizi deviati, pericoli e clima da Caso Moro
Vigilanza democratica contro possibili trame oscure, in grado di mettere in pericolo le istituzioni democratiche. A lanciare l’allarme è il crimonologo Francesco Bruno, che avanza sospetti sui servizi segreti, nella regia occulta delle ultime vicende di cronaca, dalla morte della trans Brenda coinvolta nello scandalo Marrazzo alle ultime voci sul sequestro di Emanuela Orlandi. «E’ possibile che si stiano preparando eventi pericolosi per la nostra stabilità democratica perché si respira un clima da rapimento Moro», ha dichiarato il professor Bruno all’agenzia AdnKronos.
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Orlandi, stragi, Brenda: l’Italia è un romanzo criminale
«Ci sono giorni in cui una persona normale apre il giornale e ha tutto il diritto di chiedersi: ma in che razza di Paese viviamo?». Se lo domanda lo scrittore Giancarlo De Cataldo, autore del bestseller “Romanzo criminale”, mettendo in fila «la probabile identificazione del presunto rapitore di Emanuela Orlandi», forse legato ad un boss della Banda della Magliana, le rivelazioni del pentito Gaspare Spatuzza con la ricostruzione dei possibili retroscena delle stragi «ufficialmente mafiose» del ‘92-’93 e infine il rinvenimento del corpo carbonizzato del trans “Brenda”, super-teste nel caso Marrazzo.
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Lucarelli: basta misteri, siamo tutti familiari delle vittime
La transessuale Brenda, testimone del più recente dei nostri scandali nazionali, assassinata – è l’omicidio l’ipotesi dei magistrati – nella notte: due valigie pronte accanto alla porta d’ingresso, il computer nel lavandino. Ecco, un nuovo «mistero italiano». Che comincia proprio quando – è ancora notizia di ieri – un altro dei nostri misteri, la scomparsa di Emanuela Orlandi, sembra giunto, ventisei anni dopo, a una svolta. Un mistero che comincia, un mistero che forse finirà.
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Assassinati per venderne il grasso all’industria cosmetica
Dalla temuta leggenda, all’agghiacciante realtà. Da circa trent’anni, in Perù una banda di killer seriali avrebbe ucciso almeno 60 contadini delle regioni di Huanuco e Pasco, a 450 chilometri al nord est di Lima, per estrarre dai loro corpi grasso da vendere, a 15.000 dollari al litro, ad aziende europee che lo utilizzavano per fabbricare prodotti cosmetici. Lo hanno sostenuto, nella loro confessione, quattro arrestati. Due, si è appreso solo ora, erano stati bloccati il 3 novembre scorso mentre si apprestavano a ritirare alla Posta un involucro di plastica con dentro il grasso di un contadino assassinato lo scorso settembre.
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Ecomafie, Lannes sotto tiro: non mollo, dovrete uccidermi
«Non sono un eroe e non temo la morte. Scrivo per passione, per amore della verità. Appartengo a una specie in via di estinzione. Non mollerò mai». Misteri d’Italia, corruzione, speculazioni, eco-mafie. Gianni Lannes, giornalista freelance per quotidiani e periodici e fondatore di “Italia Terra Nostra”, è un reporter sotto tiro: un’auto incendiata a luglio, promesse di morte arrivate via mail e, nei giorni scorsi, l’esplosione della seconda vettura. «Se pensano di intimidirmi così, perdono tempo. Possono soltanto ammazzarmi», dichiara in una lunga intervista concessa ad Antonella Beccaria per il blog “Xaaraan”.
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Milano, la strage e il poliziotto che voleva sventarla
Non voglio fare qui la recensione di un libro che pure lo meriterebbe – ci sono altri spazi e altri momenti – però mi piacerebbe ricordare assieme ad Antonella Beccaria e Simona Mammano, autrici di “Attentato Imminente”, edizioni Stampa Alternativa, una delle figure più belle e ancora poco note della brutta storia dei misteri italiani. Si chiamava Pasquale Juliano ed era un comissario di Polizia, il capo della Squadra Mobile di Padova. È l’uomo che quasi un anno prima che avvenisse la strage di Piazza Fontana aveva scoperto la pericolosità della cellula veneta di Ordine Nuovo.
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Il Manifesto: ecco la mappa dei relitti tossici
In fondo al mare italiano non ci sono solo centinaia di navi affondate. I nostri fondali hanno nascosto per almeno un ventennio verità che nessun governo vuole rivelare. Lo afferma il “Manifesto”, in edicola il 14 novembre. «E’ il nostro un paese non solo di navigatori, ma anche di trafficanti di rifiuti, di logge massoniche più o meno coperte che sulle scorie fanno campare generazioni di imprenditori senza scrupoli, di servizi molto segreti che pensano più alla copertura degli affari sporchi che alla difesa della democrazia», scrive il quotidiano comunista diretto da Valentino Parlato.
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Intercettazioni, Ingroia: chi ha paura della verità
Le intercettazioni sono decisive per la lotta alla mafia: senza di esse, le prove sarebbero spesso soltanto indiziarie, affidate alle sole rivelazioni dei pentiti. La mafia le teme, perché sa che proprio dalle intercettazioni sono nate le vittorie dell’antimafia, e non solo. Alcuni “misteri” italiani, tra cui l’assassinio del presidente dell’Eni, Enrico Mattei, potrebbero essere risolti grazie alla rilettura di registrazioni. Lo afferma da Palermo il procuratore aggiunto antimafia Antonio Ingroia, autore di un lungo intervento su “Il Fatto Quotidiano” che ricostruisce il ruolo strategico delle intercettazioni nella lotta al crimine in Italia.
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Borsellino, strage annunciata: ora la verità sui mandanti
Chi uccise, davvero, il giudice Paolo Borsellino nella strage di via D’Amelio a Palermo il 19 luglio 1992? «Se si riuscirà ad arrivare alla verità sarà il primo caso in Italia in cui saranno identificati i mandanti esterni di una strage». Così risponde a “Libera informazione” il giornalista Maurizio Torrealta , già collaboratore di Michele Santoro e ora caporedattore di RaiNews 24, autore nel 2002 del libro “La Trattativa” (Editori Riuniti). Malgrado il silenzio assordante della politica, ormai sappiamo che la trattativa segreta tra mafia e Stato era stata avviata, dice Torrealta, che rivela che le stragi erano state regolarmente annunciate.
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Storie di Storia, la tv di Giovanni Minoli a Torino
Dal 1974, anno dell’esordio in Rai, Giovanni Minoli ha dato vita a un numero altissimo di programmi di successo: da “Blitz” con Gianni Minà a “Quelli della Notte” con Renzo Arbore, da “Misteri” a “Turisti per Caso”, da “Report” a “Elisir”, fino all’approdo alla fiction con “Un Posto al Sole” e “Agrodolce”, non prima di aver inventato il “faccia a faccia”, con “Mixer”, ripreso ora a Rai Educational con “La Storia siamo noi”. Minoli, ovvero: le storie della Storia, in tv. Al grande giornalista è dedicata un’intera giornata di studi, il 29 aprile, a Torino.