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Battaglia dell’acqua: no alle bollette gonfiate dai profitti
Prima Prodi, ora Berlusconi: tutti vogliono privatizzare l’acqua, bene pubblico. Uno scacco in tre mosse: servizi idrici che possono essere gestiti da società per azioni, private o miste, vincitrici di gare d’appalto, con procedura che ora il decreto Ronchi considera «ordinaria». E con un dettaglio decisivo: il 7 per cento della tariffa andrà a remunerare, di diritto, il capitale investito: imprenditori facilitati, con profitti garantiti per legge. «Fermeremo a colpi di referendum questa mercificazione dell’acqua, che è un bene comune», annuncia Marco Bersani, del Forum Movimenti per l’Acqua, lanciando la raccolta di firme il 24 aprile.
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Guerra alle menzogne, Google non ci salverà
La narrazione dominante della società italiana è falsa. Radicalmente falsa. È quella che viene dal mainstream; è parte del “rumore di fondo” che milioni di persone sono costrette ad ascoltare e vedere. È una narrazione che ci descrive un’Italia maggioritariamente berlusconiana, già soggiogata irrimediabilmente. È una narrazione che è stata magistralmente prodotta dal sistema dominante, sotto la forma dell’ “eletto dal popolo”. Ma che è stata accettata senza nemmeno tentare di combatterla, dalla cosiddetta opposizione.
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Dignità politica: Fini-Berlusconi, il dado è tratto
Non sappiamo come andrà a finire lo scontro politico tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi. E sinceramente poco ce ne importa. Poco ce ne importa perché, comunque vada a finire, sia che nascano i gruppi parlamentari di Pdl-Italia sia che il premier sappia rispondere alle questioni politiche poste dal presidente della Camera, il dado comunque è tratto. Al di là dei resoconti dei quotidiani, infatti, ieri non è andato in onda un ennesimo battibecco politico degno di una puntata di “Porta a Porta” o “Annozero”: quella è solo l’apparenza, descritta alla perfezione dai cronisti parlamentari.
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Soliles, sportello etico: lavoro per idee migranti
Buone idee ma niente soldi per realizzarle? Non c’è problema, se ne può parlare a Soliles, associazione di volontariato che sostiene i progetti etici di chi non ha risorse. Risultati? Di ogni genere: dal carcere, dove i detenuti collaborano con Armani per realizzare prodotti distribuiti da Coop e Feltrinelli, alla Sardegna, dove è possibile “adottare” una pecora allevata a distanza, dividendo i frutti del suo latte. L’ultima iniziativa, Mairi, è una forma di micro-credito per aiutare le idee degli immigrati. Per dare più forza al progetto, ora è possibile devolvere a Soliles il 5 per mille.
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Vergogna Afghanistan: giù le mani da Emergency
«Giù le mani da Emergency». Fortissime reazioni nell’opinione pubblica italiana all’arresto in Afghanistan di tre operatori della Ong «indipendente e neutrale» fondata da Gino e Teresa Strada, che dal 1999 a oggi ha curato gratuitamente oltre due milioni e mezzo di feriti afghani nei suoi centri sanitari d’emergenza: tre ospedali, un centro-maternità e 28 posti di primo soccorso. «Ridicola e grottesca», secondo Strada, l’accusa di terrorismo costata l’arresto il 10 aprile all’infermiere Matteo Dell’Aria, al chirurgo Marco Garatti e al dirigente logistico Matteo Pagani, volontari all’ospedale di Lashkargah.
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Morte a fumetti: la tragedia di Stefano Cucchi
Morte a fumetti: quella, scandalosa e spaventosa, di Stefano Cucchi, ridotto a uno scheletro pieno di lividi, le ossa spezzate, arresosi dopo un’assurda agonia nell’ospedale che non lo ha curato, dopo l’arresto per droga il 15 ottobre 2009. Il giorno prima di morire, Stefano scrive una lettera a un operatore di un centro di recupero: chiede aiuto, dopo che gli sarebbe stato negato persino l’avvocato. L’operatore non risponderà mai, perché neppure quella lettera sarà recapitata. Fa parte, ora, di un fumetto: realizzato per denunciare questa orribile pagina di cronaca italiana.
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Martelli: patto con la mafia, per salvare politici
Nel 1992, lo Stato trattò con Cosa Nostra per salvare la vita ad almeno 7 politici, tra i quali ministri ed ex ministri, che i boss consideravano “traditori” per non aver “ammorbidito” (come promesso?) il maxi-processo di Palermo voluto da Falcone e Borsellino. E’ la possibile verità che emerge dalla deposizione dell’ex guardasigilli, Claudio Martelli, davanti ai giudici che stanno processando per favoreggiamento l’ex comandante dei Ros, il generale dei carabinieri Mario Mori. Fu lui a “convincere” Totò Riina, attraverso Vito Ciancimino, a rinunciare alla strategia delle rappresaglie inaugurata con l’assassinio di Salvo Lima?
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Sputtanare l’Italia: un Grillo Mannaro a Londra
Nel 2010, per la prima volta nella mia vita ho fatto un tour all’estero con lo spettacolo “Incredible Italy”, un avviso ai naviganti sulla capacità di contagio, nel bene e nel male, dell’Italia. Ultimamente soprattutto nel male. Siamo un Paese straordinario che ha esportato il fascismo, le banche, la mafia. Noi ci siamo abituati, abbiamo anticorpi millenari, ma gli altri sono indifesi. Come i pellerossa con il vaiolo, i maya con il morbillo. Il virus si può sviluppare in malattie spaventose: il nazismo, i crack del 1929 e del 2008, Al Capone e Cosa Nostra.
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Troppi drogati in carcere, le comunità si svuotano
Su 67.000 carcerati italiani, 26.000 sono tossicodipendenti, di cui il 40% condannati per possesso di droga. E nonostante l’accesso in comunità sia possibile, a usufruirne è solo un condannato su sei. Perché? Colpa della burocrazia e della politica: i centri di recupero «sono al verde, perché le Regioni esitano a pagare le rette». E’ questo il grido d’allarme lanciato dalla Fondazione Villa Maraini, storico centro antidroga romano, e dalla Saman, l’associazione laica che opera a livello nazionale.
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Da Israele a Torino: reporter, la verità su Gaza
Bambini sotto le bombe: strage senza precedenti, grazie anche al silenzio dei media. All’inizio del 2009, la televisione italiana ha potuto mostrare in prima serata il genocidio di Gaza grazie alla tramissione “Annozero” di Michele Santoro, e soltanto il 15 gennaio, cioè venti giorno dopo l’inizio dell’operazione Piombo Fuso: 1400 vittime, tra cui moltissimi civili. Diretta televisiva costata a Santoro l’accusa di “terrorismo mediatico”, prima della clamorosa denuncia ufficiale dell’Onu, con il Rapporto Goldstone. Una vicenda che sottolinea, una volta di più, l’emergenza dell’informazione sul Medio Oriente.
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Ombre sulle bombe di Mosca: chi ha armato i ceceni?
Gli attacchi kamikaze ceceni che hanno provocato 39 vittime nella metropolitana di Mosca il 29 marzo sono esplose all’indomani della firma, a Praga, del trattato “Start2” sul disarmo nucleare, definito «storico» dagli osservatori internazionali e siglato dai due presidenti, Barack Obama e Dmitrij Medvedev. Chi ha progettato l’assistenza dei terroristi ceceni in azione nella capitale russa, accusa Giulietto Chiesa, proviene «certamente» dagli stessi ambienti internazionali che l’11 Settembre, con l’attacco alle Torri, spinsero l’America (e il mondo) nel vicolo cieco della “guerra infinita”.
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Legalità e informazione: al voto l’emergenza-Italia
Più legalità e più informazione, perché sono sempre i più deboli a pagare il prezzo della corruzione e di un’informazione non libera. Queste le due maggiori emergenze nell’Italia alle prese con la crisi, ora di fronte al test di elezioni regionali incattivite da una campagna elettorale avvelenata, aperta dal “pasticcio” delle liste Pdl in Lazio e Lombardia e chiusa dalle polemiche sulla clamorosa protesta di Michele Santoro con la sua edizione-pirata di “Annozero” dal PalaDozza di Bologna, da cui il giornalista ha sfidato in modo spettacolare e senza precedenti il bavaglio, altrettanto clamoroso, imposto dal governo agli info-talk della Rai.