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Legge-bavaglio: paura del popolo e della libertà
«Soltanto un potere impaurito poteva decidere di proteggere se stesso con una legge che ostacola la libertà delle inchieste contro la criminalità, riduce la libertà di stampa e limita soprattutto il diritto dei cittadini di essere informati». Ezio Mauro, direttore di “Repubblica”, ribadisce la missione della campagna che ha accomunato le maggiori testate giornalistiche italiane contro la legge anti-intercettazioni che il governo si sta preparando a far convalidare con un voto “blindato”, dopo le migliorie pretese dai finiani. Aggiustamenti che però non bastano, secondo la stampa italiana, a garantire il diritto democratico all’informazione.
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Bombe, mafia e politica: Ciampi, nel ‘93 sfiorammo il golpe
«Nel ‘93, Cosa Nostra ebbe in subappalto una vera e propria strategia della tensione che ebbe nelle bombe di Roma, Milano e Firenze soltanto il suo momento più drammatico». Alla clamorosa denuncia del procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, secondo cui lo stragismo mafioso servi a lanciare una nuova «entità politica» dopo il crollo della Prima Repubblica sotto i colpi di Tangentopoli, fa ora eco l’ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, che parla di “bombe a comando” per condizionare la politica. E rivela: nel luglio del ’93 l’Italia era sull’orlo di un colpo di Stato. Sui cui mandanti non si sa ancora niente: è venuto il momento di rivelare la verità.
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Lerner: il mio debito con Walter Tobagi
Ieri ho partecipato alla commemorazione di Walter Tobagi al “Corriere della Sera”, trent’anni dopo il suo omicidio. C’era tra noi una felice consuetudine, divenuta amicizia. Dal 1977 mi consultava sulle vicende del movimento, simpatizzava per la drammatica battaglia culturale che su Lotta Continua conducevamo contro il partito armato, e così fu tra coloro che mi fecero scegliere di diventare giornalista, mostrandomi il volto migliore di questa professione. Quanti pranzi gli ho scroccato, al tempo in cui ero povero in
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Imbavagliati, la mafia ringrazia: meglio della P2
Con la legge sulle intercettazioni il governo e la maggioranza servile che lo sostiene approvano l’ennesimo provvedimento che mira, scientemente, a consolidare la borghesia mafiosa della quale sono referenti oggettivi e garanti. Una delle più grandi menzogne di Stato degli ultimi mesi – pompata ad arte anche dalla propaganda di regime di Minzolini & Co. – è quella relativa al fatto che questo governo sia il migliore nel contrasto al crimine organizzato. Il dato oggettivo è di segno diametralmente opposto.
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Santoro, sei pronto per la nuova Tv dei cittadini?
Tra le molte cose giuste e vere che Santoro ha detto nella sua autodifesa di fronte al pubblico di “Annozero” e ai lettori del “Fatto” del 22 maggio, c’è qualche importante “interstizio” su cui riflettere. Interstizi, tuttavia, rivelatori. Credo inoltre di avere titolo per replicare anch’io alle sue parole, nella mia qualità di autore di una lettera (inviata al “Manifesto” e al “Fatto”, ma che solo il “Fatto” ha pubblicato) in cui, in sostanza, invitavo Santoro, e tutti coloro che lo hanno sostenuto nella sua battaglia per una televisione migliore, a prendere atto che la battaglia interna alla televisione berlusconiana non era più praticabile
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La Busi: rinuncio al video, dal Tg1 è sparita l’Italia
Caro direttore, ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell’edizione delle 20 del Tg1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali. Questa è per me una scelta difficile, ma obbligata. Considero la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa del quale il Tg1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei confronti dei telespettatori.
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Usa in declino, sfida totale all’impero zoppo
Il sogno della “fine della storia” è svanito. Gli Usa hanno tentato, sotto Bush, un ultimo brutale tentativo di mantenere la propria supremazia incontrastata: il progetto di “guerra infinita”, che avrebbe dovuto annichilire come un rullo compressore tutti i possibili nemici e competitori, ma che si è arenato già sui primi due scogli incontrati, ossia Afghanistan e Iraq. L’ordine mondiale odierno è “semi-unipolare”, con Washington ancora potenza egemone, ma più per la cautela dei suoi rivali che per la propria forza ed autorità. La crisi finanziaria del 2008 è partita dagli Usa ed ha mandato parzialmente in frantumi quell’ordine economico
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La resa di Santoro: inutili i record di Annozero
Il federalismo non si farà mai, le riforme neppure, il calo delle tasse è un sogno, ma almeno un obiettivo programmatico il governo Berlusconi l’ha centrato in pieno: la chiusura di “Annozero”. In fondo a una guerra cominciata nel 2002, con l’editto bulgaro, Silvio Berlusconi ha ottenuto la resa di Michele Santoro. «A parte cinque o sei milioni di spettatori, che però non contano nulla, sembrano tutti contenti», scrive Curzio Maltese su “Repubblica”, commentando l’annucio di Santoro: “Annozero” chiuderà a giugno. «È felice il premier, per il quale “Annozero” era ormai diventata un’ossessione personale, come si evince dalle intercettazioni, anche quelle destinate a sparire nel nuovo giro di vite».
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New York, la cena dei caimani e il crollo dell’Euro
Provate a immaginare i gestori di sei degli hedge funds più potenti al mondo riuniti a cena in un bel ristorante di New York. Capita, tra uomini d’affari; ma il loro non è un incontro conviviale. Quei sei uomini decidono di lanciare un attacco speculativo per affossare una moneta straniera. Dopo poche settimane quella moneta crolla. Una scena da film, suggestiva. Ma improbabile obbietterebbero i puristi del libero mercato, nella presunzione che i mercati abbiano volumi tali da rendere impossibile qualunque forma di manipolazione. Teoricamente hanno ragione, ma la realtà, purtroppo, lascia sospettare il contrario.
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G8 Genova, cent’anni di galera ai poliziotti violenti
La sentenza di secondo grado per la sanguinosa irruzione della Polizia nella scuola Diaz, durante il G8 del 2001 di Genova, ha ribaltato la decisione di primo grado condannando anche i vertici della polizia, l’apice della catena di comando. I vertici, dunque, sapevano cosa sarebbe successo quella notte. È stato così accolto il teorema della Procura genovese. Dopo oltre undici ore di camera di consiglio i giudici della terza sezione della Corte d’Appello hanno letto il dispositivo: un secolo di carcere per 25 imputati su 27.
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Saviano: raccontare è resistere, insieme ai lettori
«Raccontare è resistere, raccontare non significa diffamare il proprio Paese, ma amarlo». Con questa risposta a chi lo critica per il suo lavoro, primo fra tutti il premier Silvio Berlusconi, Roberto Saviano interviene all’incontro al Salone del libro di Torino. “Sei fuori posto anche tu? Lo scrittore e il lettore nell’Italia contemporanea” è l’evento, in pochi minuti andato esaurito, che riunisce “Sei scrittori fuori posto”: Colaprico, Lucarelli, Parrella, Vinci, Wu Ming e appunto Saviano. Il racconto di Saviano, come il suo intervento finale, sono molto incentrati sull’attualità.
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La Hack: «La Sindone è un falso». Torino, anarchici in cella
La Sindone «è un falso», e tutti dovrebbero prenderne atto. La grande astrofisica Margherita Hack critica il turismo religioso collegato all’Ostensione del sudario, che secondo il più famoso test scientifico condotto, quello del “carbonio 14”, risulterebbe di epoca medievale. E mentre Torino è affollata da centinaia di migliaia di pellegrini, le autorità hanno “ripulito” la città dai problematici “antagonisti” dei centri sociali: l’11 maggio una retata ha colpito una quindicina di giovani, secondo le indagini della Digos responsabili dei gravi disordini scatenatisi a dicembre contro lo sgombero di una casa occupata. L’operazione è scattata mentre la città è letteralmente presidiata da fedeli provenienti da mezzo mondo.