Archivio della Categoria: ‘segnalazioni’
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Francia, astensioni record: un monito per l’Italia
Ha vinto la sinistra, ma neppure un francese su due è andato a votare. Lo dicono le proiezioni sulle regionali transalpine del 14 marzo, che al primo turno infliggono una dura sconfitta al presidente Nicolas Sarkozy, col suo partito – l’Ump – bloccato al 27%, contro il 29% del partito socialista. Il blocco della sinistra, con verdi e comunisti, distanzierebbe di 14 punti l’insieme dei partiti di destra. Ma se i francesi “bocciano” Sarkozy, a vincere è soprattutto l’astensionismo: solo il 46,5% degli aventi diritto si sarebbe recato ai seggi. Un avvertimento anche per l’Italia?
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Licenziamento facile, Repubblica: Napolitano dirà no
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – bersagliato da scritte come “Pertini non avrebbe firmato”, comparse il 13 marzo alla manifestazione “viola” del centrosinistra in piazza San Giovanni a Roma – starebbe «meditando seriamente di rinviare alle Camere una delle ultime leggi volute dal governo». Lo scrive il 15 marzo il vicedirettore di “Repubblica”, Massimo Giannini, secondo cui il Quirinale sta per rifiutarsi di sottoscrivere il «famigerato» decreto legge 1167-B, che colpisce l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori introducendo la possibilità di ricorrere all’arbitro, anziché al giudice, in caso di controversie sul posto di lavoro.
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Fermare Santoro? Mentana sul web aggira il bavaglio
Mentre si attende per oggi la decisione del Cda Rai sulla riapertura dei talk giornalistici pre-elettorali bloccati dal governo con un decreto poi bocciato dal Tar a cui hanno fatto ricorso La7 e Sky, con una mossa a sorpresa il “Corriere della Sera” ha aggirato il bavaglio televisivo utilizzando per l’infotalk l’unico canale libero: il web. Si chiama “Mentana Condicio” il format web creato dal quotidiano milanese, dove l’ex direttore del Tg5 e di “Matrix” ha messo a confronto La Russa, Enrico Letta, Di Pietro e, nell’ultima puntata, Ronchi e Zanda. Tema scottante: i diktat di Berlusconi all’Agcom per chiudere “Annozero”.
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Ferrero: referendum, per annullare le leggi-vergogna
«Mentre l’Italia affonda, il premier pensa solo a se stesso». Duecentomila persone in piazza del Popolo a Roma il 13 marzo per dire no al governo, puntando tutto sul test delle regionali, grande sondaggio anti-Berlusconi. Regole calpestate, leggi ad personam, giustizia, scuola, lavoro, nucleare, informazione. «E’ ora di cambiare l’agenda del paese», avverte dal palco il leader Pd, Pierluigi Bersani. E da Paolo Ferrero della Federazione della Sinistra arriva una proposta precisa per sancire la ritrovata unità del centrosinistra: nuovi referendum, per annullare tutte le «leggi vergogna» degli ultimi anni.
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YouCapital: i lettori finanziano inchieste e reportage
«Non credo più alla politica, autoritaria e ignorante, ma credo nelle persone, nei progetti e nella volontà di portarli avanti». Antonio Rossano, 25 anni di esperienza nel mondo dell’informazione, presenta in Italia la piattaforma “Youcapital”, giornalismo partecipativo, realizzato dall’associazione culturale Pulitzer: attraverso il web, sono gli stessi lettori e proporre gli argomenti per le inchieste, finanziando direttamente i giornalisti. Il modello, americano, è quello di “Spot.Us”, giunto a far pubblicare sul New York Times il famoso scoop sull’“isola di rifiuti” galleggiante sull’oceano.
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Clandestini all’asilo, Torino sfida governo e Cassazione
Mentre la Cassazione nega agli immigrati irregolari il diritto di restare in Italia se genitori di bambini in età scolastica, il Comune di Torino decide di aprire anche ai figli dei clandestini le porte dei propri asili nido. «Una decisione che ha dell’inverosimile – protesta la Lega Nord – e che vanifica il duro lavoro del ministro Roberto Maroni per il contrasto dell’immigrazione clandestina». Replica l’assessore comunale Beppe Borgogno: «Prendersela con i bambini piccoli non è certo un modo per combattere la clandestinità».
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Elezioni al buio, un italiano su 5 deciderà in extremis
Elettori nel caos in vista delle regionali del 28-29 marzo: il 17% potrebbe cambiare il proprio orientamento elettorale in seguito al “pasticcio” delle liste in Lombardia e Lazio, mentre si annuncia una grande diserzione dalle urne: almeno 18 elettori su 100 dichiarano che preferiranno astenersi dal voto, delusi dallo scenario italiano, ridotto a un “referendum” pro o contro Berlusconi. E’ quanto emerge dagli ultimi sondaggi presentati il 12 marzo dal “Corriere della Sera”: se Pd e Pdl si divideranno le regioni in palio, spicca su tutti il vero vincitore: l’astensionismo. Altissima, inoltre, la quota degli indecisi: un italiano su cinque non ha ancora scelto.
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Liste e pasticci, Berlusconi in calo. Camilleri: battiamolo
Un «sopruso violento», da parte di chi cerca di «escludere milioni di elettori». Così Silvio Berlusconi reagisce all’ennesimo stop alle liste regionali Pdl per il Lazio, presentate in ritardo, fuori tempo massimo. Uno stop, quello del Tar, che secondo il premier mette a rischio «il diritto di voto e la democrazia», sotto la spinta di una «opposizione liberticida, che vuole vincere a tavolino impedendo il voto agli italiani», e di una magistratura «formalista e burocratica» che getta «i cavilli delle regole» tra le ruote del convoglio azzurro del Cavaliere, al quale arriva un’altra cattiva notizia: i pasticci elettorali precipitano il premier ai minimi storici nei sondaggi.
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No-Expo 2015, Vallanzasca paroliere per i Vallanzaska
L’Expo 2015 di Milano? «Soldi a palate, affari, business. Altro che i miei lavoretti». Firmato: Renato Vallanzasca. L’ex bandito più famoso d’Italia, che dall’8 marzo lavora fuori dal carcere dopo quarant’anni di detenzione, è ora anche paroliere: ha collaborato all’ultimo album della band che porta il suo nome, i Vallanzaska, storico gruppo ska milanese. Il disco, “iPorn”, è in uscita il 26 marzo. L’ex principe dei criminali italiani non canta, ma compare come “ospite”. E nel brano “Expo 2015”, dice la sua sull’esposizione universale in programma tra cinque anni a Milano.
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Ronchey, maestro di un giornalismo che non c’è più
Dopo il principe degli inviati Igor Man, congedatosi in punta di piedi il 16 dicembre 2009 premurandosi di disporre che la notizia della sua scomparsa venisse data solo all’indomani delle esequie, l’Italia perde un altro fuoriclasse del suo giornalismo, Alberto Ronchey, 84 anni, di cui Indro Montanelli scrisse: «Credo che Ronchey sia il giornalista europeo che più a fondo ha scavato nei problemi del mondo, che meno ha concesso al sensazionalismo e al colore». Dal “Mondo” al “Corriere della Sera”, da “La Stampa” a “Repubblica”. Poi due volte ministro, con Amato e Ciampi.
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Bellezza indecente: Israele contro miss Di Caprio
«Israele o Uganda, che differenza fa? Perché uno dovrebbe morire per il proprio paese? Perché dei diciottenni devono sacrificare le loro vite?». Ammesso che la top model Bar Rafaeli non abbia mai rilasciato quella dichiarazione, pubblicata nel 2007 dal quotidiano “Yedioth Ahronoth” (cui seguì smentita e richiesta di risarcimento) dopo la decisione di sposarsi – e poi divorziare – per evitare il servizio militare, la fidanzata di Leonardo Di Caprio continua a indispettire il suo tormentato paese, Israele, dove i tradizionalisti non accettano la sua disinvoltura nell’interpretare campagne pubblicitarie provocanti.
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Decrescita Felice: sì ai referendum per l’acqua pubblica
«Riprendiamoci l’acqua: bene pubblico, da riscattare e sottrarre alla gestione delle aziende». Il Movimento per la Decrescita Felice aderisce così alla campagna referendaria lanciata dal Forum dei movimenti per l’acqua, che sarà lanciata il 20 marzo dalla manifestazione nazionale in programma a Roma a piazza Navona. A partire da aprile, per tre mesi sino a luglio, prenderà il via la campagna vera e propria con la raccolta firme a favore dei tre quesiti referendari: occorrono 650.000 firme, per poter indire il referendum nel 2011.