Archivio del Tag ‘animali’
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Maggiani: eppure gli schiavi di Taranto sono tutti italiani
Quando l’altra mattina ho letto della chiusura degli impianti, dei dirigenti agli arresti e degli operai che manifestavano per avere indietro la “loro” fabbrica e i loro padroni, io me ne stavo seduto sotto un antico ombroso pino davanti a un mare che più azzurro non saprei. Questa primavera ero a Taranto e ho chiesto di vedere l’Ilva, e i quartieri dei suoi operai, e il mare e la campagna intorno, e mi sono fatto un’idea di quanta morte ha generato quella mostruosità, morte di umani e di animali e di terre e di acque e di tutto quanto. Ho visto un luogo di afflizione e sfruttamento, di malattia e distruzione. Ma ho visto anche quanto gli operai fossero orgogliosi del loro lavoro, orgogliosi di guadagnarsi il pane senza doverselo far dare dalla pubblica assistenza nella terra del generale parassitismo.
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Zuckerberg ammette: Facebook, falso un profilo su dieci
Parcheggio mondiale di solitudini? Network inefficiente ma comodissimo per gli 007 in caccia di report a costo zero sulle relazioni tra persone? Facebook stavolta rischia: il suo fondatore, Mark Zuckerberg, è costretto ad ammettere che almeno 10 “profili” su 100 sono falsi, gestiti da utenti-fantasma. L’inventore del social network più amato del pianeta rivela l’esito di una stima dettagliata degli account, quasi un miliardo di utenti. Degli oltre 955 milioni di utilizzatori attualmente iscritti a Facebook, più di 83 milioni sono “fake user”, cui si aggiungono i profili “duplicati” e quelli scorrettamente classificati. Motivo dell’imbarazzante “outing”: le regole tassative di controllo scattate dopo la quotazione in Borsa, avvenuta il 19 maggio scorso.
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Giapponesi traditi: Fukushame, vergogna criminale
Limiti di esposizione alle radiazioni alzati di 20 volte per risarcire meno famiglie, fusioni del nocciolo taciute, migliaia di animali abbandonati e costretti a morire di fame e stenti. Sono solo alcune delle “vergogne” giapponesi raccontate in “Fukushame. The lost gardens of Japan”. Un titolo inglese per un documentario tutto italiano, fra i primi al mondo a descrivere la situazione all’interno della “No Go Zone”: area fantasma che, creata dal governo nipponico ed evacuata subito dopo la tragedia dell’11 marzo 2011, separa con un muro di radioattività crescente la centrale di Fukushima Daiichi dal resto del mondo. Un problema ambientale, ma anche politico e sociale. «Le popolazioni locali sono trattate come oggetti», denuncia il regista Alessandro Tesei. Anzi, «oggetti fastidiosi».
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Maggiani: non è un mondo per bambini felici
Da un po’ di tempo ho un nuovo amico, si chiama Mirko. Mirko non ha ancora compiuto otto anni, ma è alto, robusto e sveglio come un ragazzino di nove, dieci anni. La nostra conoscenza è avvenuta in un frangente piuttosto singolare una domenica mattina di questo inverno. Ero ospite di amici nella campagna romagnola, in una grassa collina di vigne e frutteti, e di buon mattino mi sono messo in cammino per una passeggiata nella neve.