Archivio del Tag ‘dignità’
-
Omofobia, le fonti tossiche dietro tutti i razzismi
L’omofobia – ma anche i razzismi, l’antisemitismo e la misoginia – scaturisce da molte fonti tossiche. Fra queste ve ne è una in particolare che accomuna le forme del pregiudizio, dell’intolleranza e dell’odio. La pretesa da parte di individui o di gruppi organizzati di autoinvestirsi del titolo di parametro del bene e del giusto. Costoro, sulla base di una “verità” autocertificata si arrogano il diritto di esprimere giudizi e normative nei confronti di altri esseri umani
-
Islam in classe? Meglio: nuove regole, per ogni religione
Il Corano in classe, per concedere pari diritti alle religioni e scongiurare i rischi di un Islam clandestino? No, perché non dovrebbe più essere lo Stato a dover “sdoganare” le regioni: questo presupposto, sancito peraltro dal Concordato a tutela dei cattolici, è vecchio e sbagliato: anziché estenderlo anche all’Islam, va cancellato anche per il cattolicesimo. Lo afferma Sofia Ventura, docente di scienze politiche all’università di Bologna, nell’intervento “Una società plurale in uno Stato neutrale”
-
Scacco al potere, grazie alla Strategia della Lumaca
Partiti? No, grazie. Il sistema non è riformabile. E’ “impazzito”, perché presuppone una crescita infinita, mentre le risorse sono finite. «Non è sufficiente conquistare il potere per cambiare il mondo: abbandoniamo questa illusione». Rassegnarsi, allora? No, tutt’altro. Cambiare è possibile, a patto che si rinunci al potere. Grazie alla “Strategia della Lumaca”, ovvero: attuare subito il cambiamento, anziché delegarlo e, quindi, restare ad attenderlo. E’ la nuova sfida, tutta francese, lanciata dall’Adoc, l’associazione degli “obiettori alla crescita”, protagonista della campagna “Europe-Décroissance”.
-
No-Tav? Napoli: se il Pd perde il treno dirà addio al Piemonte
Il Pd sta perdendo il treno. Lo afferma Osvaldo Napoli, vicepresidente dei deputati Pdl a Montecitorio e autorevole esponente del centro-destra nell’area della valle di Susa, dove gli iscritti al partito di Franceschini e Bersani – malgrado le indicazioni dei leader nazionali e torinesi, favorevoli alla Torino-Lione al punto da sollecitare un’intesa bipartisan col governo – hanno scelto di allearsi con il movimento No-Tav nelle elezioni per il rinnovo della Comunità montana. Un organismo che nel 2005, sostenuto dai sindaci, ebbe un ruolo decisivo nell’opposizione popolare al controverso progetto per l’alta velocità ferroviaria tra Italia e Francia.
-
Weil: progresso, superstizione che disonora il bene
Il titolo originale di quest’opera è “L’enracinement”, ma si tratta del titolo editoriale con cui l’opera uscì nel 1949, alcuni anni dopo la morte della pensatrice/attivista, probabilmente dovuta ad una scelta volontaria, come “sacrificatio” per la guerra che stava devastando il mondo. Franco Fortini non tradusse “sradicamento”, ma utilizzò un meraviglioso lemma dantesco, “La prima radice”, forte delle suggestioni mistiche presenti nell’opera. Il titolo dato dalla Weil al saggio era, invece, “Preludio ad una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano”, tutto carico della polemica antilluminista della pensatrice (ma anche antihegeliana).
-
Maggiani: non fu Mike a insegnarci l’italiano
Ieri mattina alle dieci in punto il Paese si è fermato, raccolto in un afflato unisono di commozione e rispetto, come solo accade quando è chiamato a considerare la perdita di un grande bene comune, la tragedia di se stesso riflessa nella tragedia di un lutto. Ieri mattina alle dieci, il Paese ha dato il suo addio a Mike Bongiorno, l’immortale genio della televisione a scopo di lucro, creatore del quiz a premi in lingua italiana, antesignano della formula dello show musicale con ospiti, maestro e mentore di tre generazioni di concorrenti alla Ruota della Fortuna.
-
Mini: le nostre truppe senza strategia dal 2002
L’attentato di Kabul «aggiunge altra nebbia al ruolo italiano». Lo afferma il generale Fabio Mini, intervistato da Alfonso Desiderio per “Limes”. «In termini più crudi – aggiunge Mini – sorge la prima domanda: che ci stiamo a fare? Oppure, come qualcuno già si chiede, quanti morti vale l’Afghanistan?». E’ duro il giudizio del generale, già comandante delle forze Nato in Kosovo, secondo cui dal 2002 non è più chiara la funzione della presenza italiana a Kabul, dopo che la Nato ha assunto la guida della missione. Rivelatasi disastrosa (e sanguinosa) la strategia di Bush, ora si attende l’unica soluzione possibile: che dovrà essere indicata da Barack Obama.
-
Attenti alla Germania, risveglio europeo della sinistra
Tramortiti da un’agenda politica ipnotizzata dalle avventure del berlusconismo, non ci siamo accorti di un «evento internazionale di grande portata», anche per le prospettive politiche italiane, come «la straordinaria vittoria della Linke, il partito della sinistra tedesca». Lo afferma Moni Ovadia dalle colonne dell’Unità. «Questo risultato – sottolinea – non è un episodio rapsodico, ma è stato costruito sulla base di un preciso progetto politico fondato sui grandi valori e sulle battaglie per la giustizia sociale che da sempre sono patrimonio specifico delle sinistre», almeno di quelle rimaste fedeli al mandato originario: tutelare i diritti delle fasce sociali più esposte.