Archivio del Tag ‘diritti umani’
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Come un uomo sulla Terra, in onda su RaiTre
Dal 2003, Italia ed Europa chiedono alla Libia di fermare i migranti africani. Ma cosa fa realmente la polizia libica? Cosa subiscono migliaia di uomini e donne? E perché tutti fingono di non saperlo? Le risposte sono in un film straordinario, “Come un uomo sulla Terra”, che finalmente viene trasmesso in televisione il 9 luglio su Rai Tre (ore 23.40, nell’ambito della trasmissione “Doc 3″) dopo 200 proiezioni in tutta Italia, i premi italiani e internazionali, le oltre 11.000 firme raccolte da “Fortress Europe” per i diritti civili dei migranti africani e lo straordinario successo della campagna nazionale “Io non respingo”, contro la reclusione in Libia di chi cerca di sfuggire alla fame e alla violenza politica.
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Disobbedienza civile contro la legge anti-immigrati
Disobbedienza civile. E’ la risposta di Paolo Ferrero, leader di Rifondazione comunista, contro l’approvazione del decreto anti-immigrati che punirà come reato l’immigrazione clandestina. I comunisti italiani, non più rappresentati in Parlamento, si preparano a organizzare una forte opposizione sociale nelle piazze, anche con iniziative di assistenza legale, per esprimere la propria assoluta contrarietà nei confronti del decreto-Maroni che, dicono, lede i diritti umani e le convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia. «Per questo – annuncia Ferrero – ci rivolgeremo alle corti internazionali di giustizia».
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Il Senato approva: la clandestinità ora è reato
«I veri clandestini siete voi». Questa la scritta sui cartelli agitati dai senatori dell’Idv, il 2 luglio, coi quali il partito di Di Pietro ha protestato contro l’approvazione – con voto di fiducia – del “pacchetto sicurezza” voluto dalla Lega Nord e firmato dal ministro dell’interno Roberto Maroni. Il ddl ora è legge dello Stato: si potranno organizzare le ronde e l’immigrazione irregolare è diventata reato penale. L’ok definitivo del Senato è giunto nella tarda mattinata: 157 favorevoli tra PdL, Lega Nord e MpA; 124 no; 3 astenuti.
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Hawken: diritto al futuro, ecco perché vinceremo
Diritti umani e giustizia sociale, decrescita e sostenibilità ambientale: sarà capitato a tutti noi, almeno una volta, di chiedersi se l’impegno che mettiamo nel diffondere e difendere questi principi possa ottenere risultati tangibili e duraturi. Confrontandosi con i nostri stessi più cari amici e familiari, quanti di loro si mostrano del tutto refrattari ad un qualsiasi cambio di atteggiamento non conforme ai disvalori standardizzati e globalizzati dell’apparire, del consumo e della crescita materiale ad ogni costo? Quante volte, ci siamo sentiti una goccia solitaria ed alla deriva in un mare troppo grande?
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Pena di morte, l’Italia: nuova risoluzione Onu
L’Italia ed altri Paesi stanno lavorando ad una nuova risoluzione contro la pena di morte da presentare all’assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Scotti, al quarto congresso internazionale dei ministri della giustizia promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, al Campidoglio, Roma. «L’Italia - ha detto Scotti – è convinta che le relazioni internazionali non siano solo una questione di cancellerie ma anche di sviluppo della società civile e di tutte le sensibilità religiose e culturali».
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Lerner: se l’Africa entra in campagna elettorale
Ohibò, chi l’avrebbe mai detto? L’Africa è entrata a pieno titolo nella campagna elettorale. Da protagonista. Respingere i fuggiaschi dalla pelle scura che osano avvicinarsi alla nostra penisola è la nuova trovata con cui la “cattiveria” dei governanti ha voluto sdoganare la “cattiveria” del popolo. S’è discusso tranquillamente delle modalità. Li prendiamo a bordo delle motovedette per riportarli subito in Libia? Paghiamo i libici perché facciano il lavoro sporco al posto nostro, raccomandandogli magari di non affondarne troppi nella foga?
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Io non respingo: Gheddafi in Italia prenda nota
La storica visita del leader libico Muhammar Gheddafi, in Italia dal 10 al 20 giugno, si trasformerà in un’occasione speciale di protesta: “Io non respingo” è lo slogan della campagna nazionale lanciata dal network sociale “Fortress Europe”, che fa eco agli appelli dell’Onu e chiama a raccolta l’opinione pubblica italiana: «Mobilitiamoci per far sentire la nostra voce: diciamo no alla politica dei “respingimenti”, cioè delle deportazioni di migranti africani, molti dei quali rifugiati politici, nei campi di concentramento gestiti dalla polizia libica senza il necessario rispetto dei diritti umani».
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Gaza, Auschwitz, migranti: l’abominio non ha età
Ieri le navi cariche di ebrei in cerca di scampo dall’Europa antisemita, oggi i barconi dei migranti africani disperati e ricacciati in Libia. Non esiste il monopolio storico del dolore: l’attualità ripropone orrori abominevoli, che sarebbe ipocrita non riconoscere, ad esempio negando le tragiche similitudini tra il recente genocidio di Gaza e lo sterminio nazista degli ebrei. Lo afferma Moni Ovadia, commentando su “L’Unità” il botta e riposta a distanza tra il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, e Giorgio Israel, giornalista e storico della scienza.
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L’Onu: non deportate in Libia i profughi africani
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, scende in campo contro l’Italia dopo l’avvio dei “respingimenti” di migranti africani, intercettati nel Mediterraneo e deportati in Libia dalle autorità di Roma. Ban Ki-Moon sottoscrive la presa di posizione dell’Acnur, l’alto commissariato Onu per i rifugiati, che ha chiesto formalmente al governo italiano di ospitare i migranti e accogliere quanti necessitino di protezione internazionale: lo status di rifugiati, nel 2008, è stato richiesto dal 75% degli africani sbarcati sulle coste italiane e concesso al 50% di essi dopo aver esaminato la loro provenienza.
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Stupri e torture, migranti al massacro in Libia
«Li hanno mandati al massacro. Li uccideranno, uccideranno anche i loro bambini. Gli italiani non devono permettere tutto questo. In Libia ci hanno torturate, picchiate, stuprate, trattate come schiave per mesi. Meglio finire in fondo al mare. Morire nel deserto. Ma in Libia no». Hanno le lacrime agli occhi le donne nigeriane, etiopi, somale, le “fortunate” che sono arrivate a Lampedusa nelle settimane scorse e quelle reduci dal mercantile turco Pinar. Le ha intervistate Francesco Viviano per “Repubblica”, dopo che quelle donne hanno saputo che oltre 200 disgraziati come loro erano stati raccolti in mare dalle motovedette italiane e rispediti «nell’inferno libico»
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Pignatta: Decrescita, il Rinascimento che salverà il mondo
Fuga dal presente, per entrare in un futuro diverso, forgiato da individui solidali e consapevoli. E’ l’auspicio dell’ultimo saggio dell’ecologista Valerio Pignatta (“L’insostenibile leggerezza dell’avere”, Emi) intervistato da Daniel Tarozzi su “Terranauta”. Tema: teoria e pratica della Decrescita, per una vera rivoluzione culturale. «Credo che la storia dimostri che la società umana impostata sullo Stato si sia rivelata deleteria per la collettività». La salvezza spetta agli individui, dice Pignatta: occorre fondare delle isole, che diventino arcipelaghi. «Più che parole, ora servono fatti, azioni, esperienze».
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Giulietto Chiesa: euro-candidato, ma in Lettonia
Giulietto Chiesa, scrittore ed eurodeputato uscente (Pse), non si ricandiderà alle elezioni europee in Italia: «Non vi sono liste politiche nelle quali potrei candidarmi senza contraddire le mie posizioni», afferma Chiesa, deluso sia dal centro-sinistra che dalla sinistra. «Mi candiderò tuttavia alle elezioni europee. Ma in un altro paese: in Lettonia», annuncia l’autore del bestseller “La guerra infinita”, ideatore di Pandora-Tv e animatore del World Political Forum presieduto da Mikhail Gorbaciov.