Archivio del Tag ‘dissenso’
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2012, Israele-Iran: la guerra di Obama per oscurare la crisi
Minacce, sanzioni economiche, test missilistici e manovre navali nel Golfo. Il palcoscenico della guerra è sotto gli occhi di tutti, ma quello che conta procede sottotraccia, da Washington a Tel Aviv. Obama ha firmato una legge straordinaria contro il dissenso, che consente la “detenzione a tempo indeterminato” di cittadini americani. E intanto sta trasformando Israele nella base di lancio per l’attacco contro l’Iran. In agenda, le grandiose esercitazioni congiunte della primavera 2012. Usa e Israele insieme, a comando unificato e con quartier generale a Stoccarda, cuore europeo del sistema difensivo americano in Europa. Il pericolo? L’escalation militare. Se voleranno missili contro Teheran, l’Iran reagirà. A quanto pare, è esattamente quello che gli Usa vogliono: una guerra globale, per azzerare i conti della crisi.
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Casarini: chi violenta i cortei favorisce il sistema di potere
Quello che ho visto a Roma è stato ripugnante. Una minoranza organizzata militarmente ha violentato, messo in pericolo, umiliato una straordinaria moltitudine che chiede il cambiamento e con lei uno spazio pubblico di nuova democrazia che ha preso vita in tutto il pianeta. Con quale risultato? Un’immediata richiesta di repressione generalizzata del dissenso. Un gran bel lavoro sporco a esclusivo vantaggio di un potere corrotto e delegittimato. I “neri” di sabato sono i migliori alleati del Sistema che sostengono di voler abbattere. Perché sono funzionali e reciproci di quel Sistema. E ne traggo delle conseguenze. Dico che è venuto il momento delle scelte.
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Primarie: malgrado il Pd, metà degli elettori contro la Tav
Non molto informati. Piuttosto frammentati nel giudizio sull’opportunità della Torino-Lione. E, soprattutto, poco inclini a seguire le posizioni marcatamente a favore dell’opera espresse dai vertici del partito. È questo il rapporto tra il popolo delle primarie del centrosinistra e il Tav, che emerge da un studio dell’Osservatorio di comunicazione politica dell’Università di Torino e del Cls di Cagliari su un campione di 653 elettori che il 27 febbraio hanno scelto Piero Fassino come sindaco di Torino. Con un dato interessante: solo il 55,3% degli elettori che nel 2008 aveva votato Pd ritiene il Tav una priorità o un’opportunità senza se e senza ma.
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Vendola: la politica impari a rispettare la valle di Susa
Le violenze vanno isolate, assolutamente sì. Oscurano proprio le ragioni della protesta. Però è legittimo manifestare il dissenso, e anche da parte di un partito come Sel, che peraltro ha la nonviolenza nella sua genesi. I violenti mortificano le stesse ragioni del dissenso. Oggi non stiamo discutendo della gente della vallata che manifesta e contesta l’alta velocità, ma parliamo infatti di ferite e lacrimogeni. L’operazione subdola in questo momento è quella di privare di legittimazione il diritto a manifestare. Siamo davanti a una gigantesca frustrazione, inoltre, se non percepiamo quanto profonda sia la crisi di un vecchio paradigma dello sviluppo
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Libero pensiero, sul web l’informazione più scomoda
La vera libertà di stampa? «Dire alla gente quello che non vorrebbe sentirsi dire». Parola di George Orwell. Che Damiano Mazzotti, giornalista e blogger, traduce così: «Cambiare il mondo è possibile, ma ci vuole tempo. Meglio non restare con le mani in mano». Ovvero, passare al giornalismo partecipativo, aperto, dove il lettore si trasforma in validatore, autore, editore. E’ la filosofia dei blog, che secondo Mazzotti si richiama ai maestri d’ogni tempo. Come l’argentino Horacio Viribitsky: «Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda».
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Pd e omofobia, salvate il soldato Binetti
Che qualcuno salvi dal “rogo” il soldato Paola Binetti. Che qualcuno faccia qualcosa per spiegare ai democratici del Pd che l’epoca del “processo politico” è ormai morta e sepolta. Non è possibile insomma che un partito a vocazione maggioritaria, pluralista e moderno come si candida a essere il Pd possa inciampare ancora nel paradigma della disciplina di partito. Fosse anche su un tema sul quale gli animi si accendono come quello sull’omofobia.
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Informazione, ecco chi ha svenduto la nostra libertà
Il potere che orienta l’Italia da quindici anni, ovvero dalla “discesa in campo”, e che ha condizionato la vita nazionale anche quando era all’opposizione grazie allo strapotere mediatico di un sol uomo, ci ha riempiti di insulti, di calunnie, ha scagliato contro di noi le accuse più strampalate ed infamanti, perché? Perché non rinunciamo né mai rinunceremo al diritto di pensare. Questa semplice verità, che è il fondamento di ogni libertà e di ogni democrazia, è intollerabile per una forza politica che si sostiene sugli interessi di un sol uomo, ostile a ogni dissenso.
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Cinema del reale, omaggio ad Armando Ceste
Un’intera serata per ricordare Armando Ceste, regista cinematografico torinese recentemente scomparso, che ha lasciato un patrimonio di immagini e visioni che percorrono e mettono in luce le contraddizioni degli ultimi quarant’anni. Un regista del dissenso, che ha saputo cogliere con estrema umanità gli anni della lotta e della passione politica, della Resistenza, del mondo dei clandestini, per approdare ad una profonda ricerca sul senso della vita e della morte. Selezione di film l’11 luglio a Rivoli, con interventi di Beppe Rosso, Roberto Canu, Egi Volterrani, Maurizio Poletto, Giovanni De Luna, Giorgio Airaudo e Marco Revelli.