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Archivio del Tag ‘Osama Bin Laden’

  • Chi era davvero il Frankenstein creato e allevato dalla Cia

    Scritto il 03/5/11 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Figlio di un magnate delle costruzioni di origine yemenita (Mohammed Awad Bin Laden) e di una donna di origine siriana, Osama nasce il 10 marzo 1957 a Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita. All’età di 13 anni perde il padre. A 17 si sposa con la prima delle tre mogli, una ragazza siriana, sua parente. Il matrimonio a una così giovane età fa parte – per il suo carattere di protezione dalla corruzione e dall’immoralità – della rigida educazione religiosa che gli viene impartita. Compie tutti i suoi studi nelle scuole della città di Gedda, fino a conseguire la laurea in Management ed Economia all’università Re Abdul Aziz.

  • Giulietto Chiesa: la vera fine di Osama, morto da anni

    Scritto il 02/5/11 • nella Categoria: segnalazioni • (14)

    La foto di Osama Bin Laden “morto” è solo una patacca, miserabile e macabra: un puerile fotomontaggio che risale addirittura al 2006, trapelato già allora dai network dell’intelligence e pubblicamente smascherato. La verità? Lo “sceicco del terrore” sarebbe morto da anni, mentre la sua rete terroristica, Al Qaeda – famigerata e fantomatica – avrebbe cessato di esistere almeno dal 2002, se non prima. Pertanto, quella che è andata in scena il 2 maggio 2011 in tutto il mondo non sarebbe che l’ennesima puntata di una clamorosa fiction. Lo afferma Giulietto Chiesa, che con bestseller come “La guerra infinita” e il documentario “Zero” è stato il primo, in Italia, a smontare la versione ufficiale sull’11 Settembre e sul “terrorismo islamico” di marca afghana.

  • Bin Laden, morte fantasma: «Quella foto è un falso»

    Scritto il 02/5/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Attenti: quella foto è un trucco realizzato con Photoshop. Lo scetticismo dilaga sul web, anche in Italia grazie a “PeaceReporter”: «L’immagine di Bin Laden morto è un banale fotomontaggio». Morte-fantasma, dopo una vita-fantasma? Peggio: il corpo del leader di Al Qaeda sarà (o è già stato) sepolto in mare. Lo “sceicco del terrore”, a suo tempo reclutato dalla Cia per combattere in Afghanistan contro i sovietici, rischia così di sparire dalla scena senza lasciare tracce. Alimentando nuovi sospetti, anche se difficilmente il decesso sarà smentito da un video: per gli Usa, dove le folle festeggiano in strada, sarebbe una catastrofe. Le domande però restano: Osama Bin Laden è davvero morto? Dov’è il suo corpo? E’ proprio autentica la foto presentata come quella del suo cadavere?

  • Obama: abbiamo scovato e giustiziato Bin Laden

    Scritto il 02/5/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Buona sera. Questa notte posso riferire alla gente d’America e al mondo che gli Stati Uniti hanno portato a termine un’operazione in cui è stato ucciso Osama Bin Laden, il leader di Al Qaeda, un terrorista che è responsabile dell’omicidio di migliaia di uomini, donne e bambini innocenti. Sono passati quasi dieci anni da quel giorno luminoso di settembre oscurato dal peggiore attacco della nostra storia contro americani. Le immagini dell’11 settembre sono scolpite nella nostra memoria nazionale: aerei dirottati comparire all’improvviso in un limpido cielo di settembre; le torri gemelle collassare al suolo; un fumo nero alzarsi dal Pentagono; il disastro del volo 93 in Shanksville, in Pennsylvania, dove le azioni di cittadini eroici hanno consentito di evitare una distruzione e un dolore ancora maggiori.

  • Terroristi islamici made in Usa: il nostro agente a Tripoli

    Scritto il 08/4/11 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Prima che la sua barba profetica, il suo kalashnikov e il suo sinistro sorriso diventassero l’icona planetaria della “minaccia islamista anti-occidentale”, Osama Bin Laden e il network che siamo abituati a sentir chiamare Al Qaeda erano una leva strategica della Cia per minare l’impero sovietico a partire dall’Afghanistan. Nessuna sorpresa, dunque, se poi si scopre che sono stati proprio veterani “afghani” a trapiantare il network anche in Cirenaica, contro il dittatore Gheddafi: era quello che serviva all’intelligence angloamericana, l’alibi perfetto per infiltrare la sicurezza del Colonnello fino ai massimi vertici: rappresentati dall’ex ministro ed ex capo dei servizi libici Moussa Koussa, «il nostro agente a Tripoli», oggi disertore riparato a Londra.

  • 11 Settembre, la strage era prevista da un’esercitazione

    Scritto il 28/3/11 • nella Categoria: segnalazioni • (2)

    Alla vigilia dell’11 Settembre, il Pentagono stava progettando un’esercitazione basata su uno scenario allora inedito: un aereo che si schianta sulle Torri Gemelle. Lo rivela il generale Peter Chiarelli, allora responsabile dell’area “operazioni, reattività e mobilitazione” di fronte a eventi straordinari, con possibili stragi di massa. L’alto ufficiale, racconta “Shoestring 9/11”, fu trasferito in quel reparto un mese prima della catastrofe. E i preparativi per l’esercitazione furono messi a punto esattamente una settimana prima dell’attentato del secolo, per il quale fu poi accusato Bin Laden e furono scatenate due guerre, in Afghanistan e in Iraq. La notizia si aggiunge all’impressionante casistica sull’11 Settembre, che il grande pubblico continua ad ignorare o trascurare.

  • Bin Laden e Impregilo: Arabian Connection made in Italy

    Scritto il 04/5/10 • nella Categoria: segnalazioni • (1)

    Impregilo, la società di costruzioni general contractor del Ponte sullo Stretto di Messina, concorrerà in Arabia Saudita alle gare per la realizzazione di impianti di dissalazione dal valore complessivo di 4 miliardi di dollari. E, secondo quanto dichiarato dal suo amministratore delegato Alberto Rubegni, lo farà in associazione con la controllata Fisia Italimpianti e con la Bemco, società del Saudi Binladin Group (Sbg), il colosso finanziario della famiglia bin Laden operante nei settori delle opere pubbliche, delle telecomunicazioni e dell’editoria.

  • Obama, la Cia e la guerra segreta degli aerei invisibili

    Scritto il 10/12/09 • nella Categoria: Recensioni • (Commenti disabilitati)

    L’escalation militare ordinata dal presidente Obama non riguarda solo l’invio di rinforzi in Afghanistan, ma anche – stando alle rivelazioni pubblicate nei giorni scorsi dal New York Times – l’espansione della campagna di bombardamenti aerei in Pakistan. Finora gli attacchi missilistici sferrati dagli aerei telecomandati della Cia sono stati limitati alle remote zone montuose delle Aree Tribali. Secondo fonti ben informate del quotidiano newyorkese, la Casa Bianca ha autorizzato l’estensione dei raid alla provincia del Balucistan, in particolare alla zona di Quetta, dove si nasconderebbe la dirigenza talebana capeggiata dal Mullah Omar.

  • 11 settembre, nuove rivelazioni: l’America mentì su tutto

    Scritto il 21/9/09 • nella Categoria: idee • (4)

    «Sono trascorsi 8 anni da quel tragico 2001 e ancora non conosciamo la verità su quello che accadde l’11 settembre». Lo afferma Giulietto Chiesa, autore del bestseller “La guerra infinita” (Feltrinelli) e del documentario “Zero”, accolto con interesse in tutta Europa. «Chi come noi dubitò fin dall’inizio delle versioni ufficiali – scrive, in un lungo reportage per “Megachip” – fu bollato come antiamericano e complottista: cioè furono definiti complottisti quelli che cercavano di smascherare il complotto, non quelli che lo costruirono. Malgrado tutto, comunque, la verità avanza». Clamorose rivelazioni, confessioni, libri: si disegna lentamente il più colossale depistaggio della storia.

  • Morire a Kabul, tra i signori dell’oppio e dell’uranio

    Scritto il 18/9/09 • nella Categoria: segnalazioni • (Commenti disabilitati)

    Via le truppe dall’Afghanistan? Lo chiedono Umberto Bossi (Lega Nord) e Paolo Ferrero (Rifondazione comunista) dopo l’attentato a Kabul che il 17 settembre ha ucciso 6 parà della Folgore, ferendone altri 4 e infliggendo all’Italia il più grave lutto, dopo la strage irachena di Nassiriya. Mentre Bossi auspica che «i nostri ragazzi» tornino a casa «per Natale», Ferrero chiede il ritiro immediato: «La presenza del contingente italiano in Afghanistan è figlia di una politica assurda e sbagliata. Non è bastata neppure a garantire elezioni regolari, visti i colossali brogli da parte del governo-fantoccio di Hamid Karzai, denunciati dagli osservatori internazionali».

  • Siamo tutti stranieri, nessuna terra è nostra

    Scritto il 06/9/09 • nella Categoria: idee • (3)

    Il nazionalismo peggiore è quello di legittimazione religiosa. Ne abbiamo avuto un esempio con il  nazismo, che è stato una filiazione diretta del cuius regio eius religio. La matrice del nazionalismo religioso, che è una  vera metastasi, si ha quando la religione, che è in cerca di assoluto e si legittima nell’assoluto, sostiene di possedere la verità. Io tento di  contrastare questa tendenza perniciosa  che è presente nell’Ebraismo, ma non solo, è un’ idea comune a tutti i monoteismi: l’idea della verità, il “noi abbiamo la verità”. Io sostengo: noi abbiamo opinioni. Inoltre: noi non abbiamo rivelazioni, abbiamo storie di rivelazioni, che è molto diverso.

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