Archivio del Tag ‘pluralismo’
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Scandalo via satellite: l’Europa oscura le tivù dell’Iran
Eutelsat, che una volta era una compagnia pubblica europea e adesso invece è diventata privata, ha spento nei giorni scorsi – spento è la parola giusta – 19 canali radio e televisivi iraniani, tutti in un colpo solo. Li ha cancellati: cioè, ha cancellato l’informazione internazionale dell’Iran. Dal punto di vista tecnico, equivale a una dichiarazione di guerra. La decisione è stata presa in base a una precisa richiesta del Consiglio Superiore Audiovisivo della Francia, che non è l’Europa ma evidentemente ha molti poteri in merito, per quanto riguarda i satelliti che circolano intorno alla Terra e trasmettono i segnali su cui le televisioni iraniane avevano pagato gli abbonamenti. Se non sbaglio, nessuno fino ad ora ha dato la notizia – nessuno del mainstream, nessuno dei grandi giornali, nessuna delle catene televisive. Un ottimo esempio di come si realizza il pluralismo informativo in Occidente. E cioè: eliminando l’altra versione dei fatti.
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Le forbici del diavolo: se Tremonti taglia l’editoria
E’ un atto proditorio, una vigliaccata, un colpo sparato alle spalle del pluralismo editoriale. Un testo miserabile. Non ci sono altre definizioni possibili per la scelta del ministro Tremonti di riprendersi tutti i soldi che erano stati stanziati nella recente ex finanziaria e di destinarli al reintegro del “cinque per mille”. Il fondo per l’editoria era già stato tagliato e solo parzialmente reintegrato grazie ad una durissima battaglia che aveva visto insieme centinaia tra parlamentari, organizzazioni sindacali dei giornalisti, Mediacoop, decine di giornali a cominciare da “Liberazione”.
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Islam in classe? Meglio: nuove regole, per ogni religione
Il Corano in classe, per concedere pari diritti alle religioni e scongiurare i rischi di un Islam clandestino? No, perché non dovrebbe più essere lo Stato a dover “sdoganare” le regioni: questo presupposto, sancito peraltro dal Concordato a tutela dei cattolici, è vecchio e sbagliato: anziché estenderlo anche all’Islam, va cancellato anche per il cattolicesimo. Lo afferma Sofia Ventura, docente di scienze politiche all’università di Bologna, nell’intervento “Una società plurale in uno Stato neutrale”
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Salvare Radio Radicale, emendamento bipartisan
Radio Radicale rischia un pesante ridimensionamento o addirittura la chiusura. A denunciarlo sono i Radicali, che chiedono il rinnovo della convenzione con il ministero dello Sviluppo Economico che darebbe all’emittente 10 milioni di euro lordi in tre anni. A tal proposito, è stato presentato un emendamento alla Finanziaria sottoscritto da 202 senatori di tutti gli schieramenti.
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L’Islam clandestino non giova all’Italia
A chi giova un Islam illegale, clandestino e messo ai margini della società? Bisogna partire da questa domanda per comprendere il senso della proposta, che tanto clamore ha suscitato, lanciata nei giorni scorsi ad Asolo, al seminario annuale delle due fondazioni, “Italianieuropei” e “Farefuturo”, guidate rispettivamente da Massimo D’Alema e Gianfranco Fini: proposta che prevede la possibilità di inserire l’insegnamento facoltativo della religione islamica nell’ordinamento scolastico nazionale.
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Kamel, Israele-Palestina: due storie, una speranza
Israele-Palestina. Due storie, una speranza. E’ il titolo del libro di Lorenzo Kamel, presentato il 19 ottobre all’Italian Culture Institute di Haifa, presente Eric Salerno, giornalista e autore di libri-denuncia come “Genocidio in Libia. Le atrocità nascoste dell’avventura coloniale italiana” e “Israele: la guerra dalla finestra”. Il volume di Kamel, molto documentato, presenta ai lettori i temi cardine che hanno portato alla genesi e allo sviluppo del conflitto israelo-palestinese, lo scontro locale più “globale” della storia dell’uomo.
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Pd e omofobia, salvate il soldato Binetti
Che qualcuno salvi dal “rogo” il soldato Paola Binetti. Che qualcuno faccia qualcosa per spiegare ai democratici del Pd che l’epoca del “processo politico” è ormai morta e sepolta. Non è possibile insomma che un partito a vocazione maggioritaria, pluralista e moderno come si candida a essere il Pd possa inciampare ancora nel paradigma della disciplina di partito. Fosse anche su un tema sul quale gli animi si accendono come quello sull’omofobia.
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Barack Obama si aggiudica il Nobel per la Pace
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è stato insignito del Nobel per la Pace «per i suoi sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli». Il presidente del comitato per il Nobel norvegese, Thorbjoern Jagland, ha detto che forse ad alcuni l’assegnazione al neopresidente americano può essere sembrata prematura, ma che per statuto il premio va assegnato a chi ha fatto il massimo per la pace nell’anno precedente. «Solo assai raramente qualcuno è riuscito come Obama a catturare l’attenzione del mondo e a dare una speranza per un futuro migliore», si legge nella motivazione.
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Non basta Tocqueville contro la tele-dittatura del Caimano
Ci sono andato e sono contento di esserci andato. C’era un sacco di gente, moltissimi giovani. Una speranza. Non c’era una linea politica, ma questo lo sapevo. E non perché ci fosse un pluralismo di idee, ma perché questo spicchio d’Italia, pieno di indignazione, di preoccupazioni, di inquietudini, fatto di gente normale che paga le tasse, e cerca di difendersi, non ha ancora capito perché è finito dove è finito, cioè in un postribolo.
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Bavaglio alla cultura Rai? Errore: il Pdl imiti la sinistra
Tagliare, oscurare, censurare? Errore: per la Rai ci vogliono idee, non il bavaglio. L’appello giunge alla vigilia della manifestazione del 3 ottobre per la libertà di stampa, dopo il mezzo milione di firme raccolte da “Repubblica”, con 10 premi Nobel tra i firmatari. Dalle colonne del “Tempo”, quotidiano vicino al centro-destra, Angelo Mellone avverte: «Di tutto il baccano di questi giorni una cosa è certa: Michele Santoro ha goduto gratuitamente, canone Rai a parte, di una formidabile grancassa pubblicitaria». Fazioso? Intanto «resterà il cruccio di avergli regalato un boom di ascolti, consentendogli una straordinaria azione di marketing auto-martirizzante».
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In Spagna la prima festa nazionale islamica d’Europa
In Spagna, nell’ex colonia di Melilla, la Pasqua musulmana sarà giorno festivo. Per l’“Alleanza delle Civiltà”, è l’ennesimo “colpo grosso” del governo Zapatero: dopo oltre cinque secoli, una festa religiosa islamica torna in Europa da una delle sue “porte” principali, la patria della Reconquista. La notizia, in Italia, è rilanciata da Giulio Battioni dalle colonne di “FFmagazine”, il periodico della fondazione “Farefuturo”. «La decisione di inserire nel calendario lavorativo una ricorrenza religiosa non cattolica – rileva Battioni – è stata adottata all’unanimità dai gruppi politici rappresentati nell’Assemblea comunale», con il pieno consenso degli esponenti cattolici ed ebrei.