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Archivio del Tag ‘Benito Mussolini’

  • Il Telegraph: muoia la Grecia, un piano deciso dall’inferno

    Scritto il 21/6/12 • nella Categoria: idee • (1)

    L’establishment europeo è felice per la vittoria di Nuova Democrazia ed è disponibile a tenere ancora in vita un paziente che non riesce più a respirare. Ma, questa sensazione, non potrà andare avanti ancora per molto. I nuovi leader della Grecia hanno ricevuto un mandato dall’inferno. In un modo o nell’altro quasi il 52% del voto popolare è andato a partiti che si opponevano al salvataggio previsto dal Memorandum. Comunque la nazione non ha accettato le politiche di austerità della troika. La sinistra dura del partito Syriza di Alexis Tsipras adesso è forse più pericolosa all’opposizione, con un gran numero di seggi in Parlamento, e potrà tartassare il governo senza assumersene la responsabilità, dato che lo Stato sta mandando a casa 150 mila lavoratori del settore pubblico, un quinto del totale.

  • Barnard: Monti odia lo Stato, come il suo maestro Hayek

    Scritto il 10/6/12 • nella Categoria: idee • (16)

    Il popolo? Orribile seccatura. Va aiutato, certo: ma solo perché, prima di crepare di fame, non gli venga in mente di ribellarsi e creare noie ai ricchi, alla casta dei privilegiati. Testualmente: occorre «fornire agli indigenti e agli affamati qualche forma di aiuto, ma solo nell’interesse di coloro che devono essere protetti da eventuali atti di disperazione da parte dei bisognosi». Questa era l’infame idea di “stato sociale” del fanatico integralista austriaco Friedrich August von Hayek, profeta del libero mercato e gran maestro del premier tecnico degli italiani, Mario Monti. L’uomo che ora sta letteralmente «smembrando il futuro delle prossime due generazioni di bambini italiani e tutta la nostra ricchezza residua», per dirla con Paolo Barnard, è un ottimo discepolo dell’ideologo viennese, vissuto dal 1899 al 1992.

  • Pane e tremarella: Fassino e i tristi eredi di Berlinguer

    Scritto il 28/5/12 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Se c’è una qualità che contraddistingue gli eternamente giovani eredi del Pci di Enrico Berlinguer, è il coraggio. Nel senso che non ce l’hanno mai avuto e mai lo avranno. Una generazione di politici venuti su a pane e tremarella. Piero Fassino, per esempio. Insieme a Veltroni e D’Alema compone la triade terribile, la trinità post-comunista responsabile del più grosso sperpero umano, culturale e politico di un’eredità altrimenti ricca di idee, passione e sacrifici. E coraggio, soprattutto. Ieri Fassino fa sapere che, in veste di sindaco di Torino, avrebbe sposato l’ex brigatista Nicola D’Amore. Per uno che ogni tre parole ci ficca l’aggettivo “garantista” – specie quando si parla di compagni di partito indagati per ruberie varie o di ex segretari Ds che esultano per la banca acquisita (lui) – nulla di strano insomma.

  • Parguez: con l’euro si avvera oggi il sogno dei fan di Hitler

    Scritto il 14/5/12 • nella Categoria: idee • (18)

    Sono qui per parlarvi di una storia oscura e tragica. Avete già capito: l’Europa è un mostro che va contro tutte le regole della teoria monetaria e dell’economia moderna. Perché esiste un sistema così assurdo? Mi è stato detto che nel vostro paese – come nel mio, del resto – alcune persone pensano che, se riusciamo a liberarci dell’euro, l’Italia o la Francia diverrebbero equiparabili ad alcuni dei paesi più poveri dell’Africa, come lo Zimbabwe. Ma l’economia reale dell’Eurozona è già nello stesso stato dello Zimbabwe. In Francia, il vero tasso di disoccupazione è di circa il 60% della popolazione attiva, una cifra enorme. E il vero tasso di inflazione è del 7-8%. Perciò non abbiamo la piena occupazione né una stabilità dei prezzi. Questo significa che tutti i dati ufficiali europei sono menzogne.

  • Sos democrazia, contro i No-Tav una grottesca crociata

    Scritto il 28/1/12 • nella Categoria: idee • (1)

    Ancora la Val di Susa. Ancora la resistenza contro il Tav. Il blitz – così lo chiamano giornali e tv – di giovedì all’alba è caduto in un paese segnato dalla crisi e attraversato da ventate di rivolta a cui non si era più abituati, dai “forconi” siciliani agli autisti dei tir. E già prende corpo l’idea di una manovra repressiva ad ampio raggio, che affianchi all’autoesclusione della democrazia parlamentare la chiusura degli spazi di mobilitazione dal basso nel quadro di una modernissima forma di dispotismo della ragione economica e dell’emergenza finanziaria.

  • Gheddafi giustiziato senza processo: tutto come previsto

    Scritto il 21/10/11 • nella Categoria: segnalazioni • (6)

    Quello che resta di quarant’anni di potere è un corpo, ferito e rivoltato nella polvere: Muhammar Gheddafi macellato sul posto, il 20 ottobre, lungo la strada tra Sirte e Misurata, dopo un raid Nato che ha probabilmente messo in fuga il dittatore, costringendolo a lasciare l’ultima roccaforte dopo quasi otto mesi di resistenza. Facendo il verso alle didascalie con cui tutti i media hanno presentato il tremendo video di Al-Jazeera sugli ultimi istanti del Colonnello, il sito “Megachip” avverte: “Attenzione, segue una serie di immagini shock su Gheddafi che possono urtare la vostra suscettibilità”. Fotogallery: Gheddafi con Frattini, Napolitano e Prodi; Gheddafi che abbraccia Berlusconi, Blair e il turco Erdogan, stringe la mano a Obama e Zapatero, riceve Brown e la Rice e fraternizza col suo futuro “boia”, Sarkozy.

  • Berlusconi: via la Par Condicio, col placet di Bossi e Fini?

    Scritto il 02/11/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Qualcuno nutriva dei dubbi? Berlusconi non si dimetterebbe neanche se condannato da un tribunale della Repubblica italiana. Poco gli importa che altri capi di governo eletti direttamente dal popolo, da ultimo l’israeliano Ehud Olmert, si siano sentiti in dovere di lasciare l’incarico a seguito di un semplice rinvio a giudizio per corruzione. Il miliardario che da quindici anni considera Palazzo Chigi uno strumento della sua personale impunità, persegue ormai esplicitamente una sovranità assoluta, sganciata dalla divisione dei poteri su cui si fonda la democrazia liberale. Rivendica il diritto di vivere al di sopra della legge.

  • Libero pensiero, sul web l’informazione più scomoda

    Scritto il 17/10/09 • nella Categoria: Recensioni • (1)

    La vera libertà di stampa? «Dire alla gente quello che non vorrebbe sentirsi dire». Parola di George Orwell. Che Damiano Mazzotti, giornalista e blogger, traduce così: «Cambiare il mondo è possibile, ma ci vuole tempo. Meglio non restare con le mani in mano». Ovvero, passare al giornalismo partecipativo, aperto, dove il lettore si trasforma in validatore, autore, editore. E’ la filosofia dei blog, che secondo Mazzotti si richiama ai maestri d’ogni tempo. Come l’argentino Horacio Viribitsky: «Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda».

  • Il cupo autunno di San Silvio, spolpato da Fini e Bossi

    Scritto il 15/10/09 • nella Categoria: idee • (Commenti disabilitati)

    Berlusconi tutto è tranne che uno sciocco. Faremmo dunque un torto alla sua intelligenza liquidando alla voce “delirio narcisistico” alcune sue recenti boutades inverosimili, del tipo: “Io sono di gran lunga il miglior presidente del Consiglio in centocinquanta anni di storia”; “Sono in assoluto il maggior perseguitato dalla magistratura di tutta la storia di tutte le epoche del mondo”; “Peccato che in questa mostra non si trovi un ritratto di San Silvio d’Arcore”. Fino al culmine, la sera della bocciatura del Lodo Alfano, di gridarsi da solo nel microfono: “Viva gli italiani, viva Berlusconi”.

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