Archivio del Tag ‘Il Fatto Quotidiano’
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Caro-benzina, allo Stato quasi 25 miliardi in otto mesi
Indovinello: se il petrolio costa in euro come all’inizio dell’anno, ma benzina e gasolio si pagano il 20% in più, chi sta incassando la differenza? Aiutino: non sono i benzinai e, almeno questa volta, neppure i petrolieri. A prendersi tutto il banco è lo Stato. Che, come ha calcolato il centro studi “Promotor”, dalla tassazione sui carburanti ha incamerato 24 miliardi e mezzo di euro nei primi otto mesi del 2012, ben 3,6 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2011. Tanto hanno fruttato i tantissimi balzelli che ancora gravano sui carburanti. In tutto sono 14 accise, che vanno da quelle tuttora in vigore per la remota guerra in Abissinia, fino al disastro del Vajont e alla crisi di Suez. A queste si aggiungono le più recenti, motivate con “l’emergenza” immigrazione o l’alluvione delle Cinque Terre. Poi c’è l’Iva al 21%, che si applica sia sul prezzo industriale che sulle stesse accise, diventando in pratica una tassa sulla tassa.
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Angelo Vassallo, nessun colpevole dopo due anni di indagini
Due anni di misteri, mezze verità e silenzi. Illazioni e “rivelazioni” tanto clamorose quanto inconcludenti, fra ipotesi rimaste a mezz’aria. Due anni di indagini in più direzioni, e una domanda ancora senza risposta: chi ha ucciso Angelo Vassallo? Chi volle la morte del sindaco-pescatore di Pollica, il paradiso del Cilento, il comune che primeggia per le bandiere blu del mare pulito e in tutte le classifiche di qualità della vita? E perché? «Vassallo – ricorda Vincenzo Iurillo sul “Fatto Quotidiano” – venne ucciso la sera del 5 settembre 2010». Era in auto, stava rincasando. «Si fermò davanti al suo assassino, abbassò il finestrino». Forse lo conosceva. «Una mano incerta, nervosa, forse furiosa, arrabbiata, esplose nove colpi di pistola da una calibro 9. Sette andarono a segno».
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Bio-agricoltura per giovani: Egitto e Tunisia meglio di noi
Ricerca scientifica e piccole imprese agricole unite contro la disoccupazione? L’alleanza è possibile. Almeno in Egitto e Tunisia, dove i rispettivi Ministeri della Scienza hanno deciso di collaborare con un obiettivo preciso: sfruttare i risultati della ricerca per lo sviluppo di piccole aziende nelle aree rurali. Lo scopo è riscoprire metodi e colture tradizionali, scongiurando allo stesso tempo quello che, secondo i governi dei due Paesi, è stato un fattore determinante nei disordini dello scorso anno con la primavera araba: la disoccupazione giovanile. Il progetto, parte di una più ampia cooperazione scientifica e tecnologica, prevede il coinvolgimento di giovani ricercatori di entrambe le nazioni. Che, insieme, cercheranno di trovare le giuste soluzioni per i diversi contesti agricoli in cui si troveranno ad operare. Il tutto mentre in Europa, invece, la Corte di Giustizia conferma il divieto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali.
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Sos Terra, fra mezzo secolo ci serviranno due pianeti
Era solo il 22 agosto, e la Terra aveva già “bruciato” le riserve per tutto l’anno. Di questo passo, fra mezzo secolo ci serviranno due pianeti. Abbiamo già consumato i beni naturali che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno intero. E dire che appena 25 anni fa, nel 1987, la data fatidica dell’“Overshoot Day” era il 19 dicembre. «Per sostenere i nostri elevati consumi, abbiamo liquidato le riserve di risorse e abbiamo permesso che la Co2 si accumulasse nell’atmosfera», avverte il Global Footprint Network di Londra, che da un quarto di secolo calcola il deficit ecologico planetario. Atteggiamento miope e pericoloso, segnalano gli scienziati, che non tiene conto di un aspetto fondamentale: «Mentre le economie, la popolazione e la domanda di risorse crescono, le dimensioni del nostro pianeta rimangono le stesse».
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Ciellini e coop rosse, l’alleanza trasversale degli affari
Chi ricorda più queste parole? «Se vuole rifondarsi, la sinistra deve partire dal retroterra di Cl. La vera sinistra non nasce dal bolscevismo, ma dalle cooperative bianche dell’800, il partito socialista arriva dopo, il partito comunista dopo ancora. E i movimenti del Sessantotto sono tutti morti, solo l’ideale lanciato da Cl negli anni Settanta è rimasto vivo, perché è quello più vicino alla base popolare, è lo stesso ideale che è alla base delle cooperative, un dare per educare». A parlare così è Pierluigi Bersani. È l’agosto del 2003, quando l’attuale segretario del Pd è responsabile economico dei Ds e viene accolto con scrosci d’applausi dal popolo di Cl al Meeting di Rimini.
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Eutanasia della sanità italiana, e nessuno dice niente
In sanità, prima della “spending review” appena approvata dal Parlamento, la situazione dei cittadini era già disastrosa. Lo confermano i dati resi pubblici dai principali e più autorevoli centri di ricerca, dall’Istat al Censis, dal Ceis a “Osserva salute”. E’ in atto da anni una crescente espropriazione del diritto alla salute. Secondo, avanza una forte privatizzazione del sistema pubblico: milioni di persone, per avere quello a cui hanno diritto, sono costrette a pagare di tasca propria, e chi non può “si arrangi”. Inoltre, le politiche di governance scaturite da ben tre riforme sanitarie e da una modifica della Costituzione, tutte varate dal centrosinistra (aziendalizzazione, titolarità delle Regioni, federalismo), si sono rivelate inadeguate ai cambiamenti sociali e ai condizionamenti economici del nostro tempo.
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Legge-truffa in arrivo, anche Grillo costretto ad allearsi?
Sarà la nuova legge elettorale – ancora in gestazione ma pensata solo per la sopravvivenza dei grandi partiti e della grande coalizione del Quirinale a sostegno di Monti – sarà forse l’unica strettoia in grado di indurre Beppe Grillo a stringere alleanze, pena l’esclusione dal Parlamento nonostante un prevedibile successo elettorale, pari ad almeno il 15% dei voti degli italiani. Lo afferma l’analista Aldo Giannuli, registrando l’appello unitario di Giulietto Chiesa e le aperture di Di Pietro e Landini per un’alleanza tra le forze che osteggiano il “governo dei banchieri” e la disastrosa politica di rigore imposta da Bruxelles. Grillo ha la possibilità di “correre da solo”, salvaguardando il marketing vincente del “Movimento 5 Stelle”, o di «accordarsi con movimenti della società civile (associazioni, sindacati, gruppi culturali, movimenti ecologisti) e con la variabile del proprio simbolo o di un simbolo unitario». Terza ipotesi, formare un cartello che includa anche Idv, Rifondazione, ambientalisti e forse anche radicali: lo stesso Pannella è tra i “corteggiatori” di Grillo.
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Agri-business: e l’Europa ha perso metà dei suoi uccelli
In poco più di trent’anni nelle aree agricole dell’Unione europea i volatili sono calati del 52%. Dal 1980 ad oggi, infatti, ben 300 milioni di uccelli selvatici sono letteralmente spariti. Colpa dei metodi di coltivazione insostenibili per la natura, accusa Lipu-BirdLife Italia. Che, sulla base dei clamorosi dati raccolti dal Farmland Bird Index (Fbi), avverte: «L’agricoltura intensiva distrugge il paesaggio e fa scomparire gli animali». Un problema che rischia di andare fuori controllo. L’inquietante moria di volatili è infatti un indicatore degli effetti che l’abuso di sostanze chimiche sta avendo sull’intera biodiversità. Urge un ripensamento della Politica agricola comune (Pac), secondo Lipu, per «premiare gli agricoltori che riducono l’uso di acqua, pesticidi e nitrati». Esattamente il contrario di quanto fatto negli ultimi decenni. Metodi di coltivazione intensivi e uso smodato di fertilizzanti e diserbanti. Ma anche stravolgimenti del paesaggio rurale.
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Massimo Fini: miserabile denaro, è lo sterco del nulla
Nella società attuale l’impresa è centrale. Perché qualsiasi cosa produca, sciocchezze o mine antiuomo come l’Oto Melara o qualcosa di utile, dà lavoro e quindi stipendi o salari che permettono il meccanismo produzione-consumo-produzione (ma oggi sarebbe più esatto dire: consumo-produzione-consumo) su cui si regge tutto il sistema. Ecco perché in questa fase di crisi non solo il governo Monti, ma tutte le lead occidentali cercano di sostenere in ogni modo l’impresa a costo di passare per il massacro di chi ci lavora. L’impresa dipende però dai crediti delle banche per i suoi investimenti. E qui c’è già una stortura. Il mercante medievale, che è l’antesignano dell’imprenditore moderno, investiva denaro proprio, non chiedeva prestiti.
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Cancro, bugie e miliardi: noi, il paradiso degli inceneritori
Quando ho letto su queste pagine la notizia secondo cui il sindaco di Parma potrebbe perdere la sua scommessa circa la chiusura dell’inceneritore (è bene chiamarlo così) perché i lavori di costruzione proseguono a ritmo serrato al fine di ottenere 40 milioni di euro di contributi statali, mi sono incazzato come una iena. Non tanto per il caso singolo, quanto perché – e forse non tutti lo sanno – l’Italia è l’unico paese d’Europa che ha dato impunemente incentivi all’energia prodotta dai rifiuti, nonostante che questo fosse assolutamente vietato. Infatti, la delibera del Comitato Interministeriale Prezzi adottata il 29 aprile del 1992 (governo Andreotti), in coerenza con le direttive europee e gli accordi internazionali, prevedeva che l’energia prodotta da fonti rinnovabili dovesse avere un costo maggiore rispetto a quella prodotta da fonti tradizionali (carbone e petrolio).
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Stato-mafia: perseguitati i giudici che sfidano il potere
È bene dirlo con la massima chiarezza: le notizie sull’azione disciplinare avviata dal Pg della Cassazione contro i vertici della Procura di Palermo «ci parlano ormai di una vera e propria strategia persecutoria scatenata da alcuni organi dello Stato contro altri organi dello Stato preposti alla ricerca della verità nella lotta ai poteri criminali». Una strategia che finisce per «scardinare e delegittimare gli uffici giudiziari siciliani», in prima linea contro la mafia. Antonio Padellaro, direttore del “Fatto Quotidiano”, scende in campo per denunciare la “persecuzione” che si abbatte su Antonio Ingroia e Roberto Scarpinato: il primo, “giubilato” in America Latina e il secondo a rischio di trasferimento d’ufficio. La “colpa”: aver evocato il sospetto che l’oscura trattativa Stato-mafia sia costata la vita a Paolo Borsellino, in una pagina nera che a quanto pare qualcuno non vuole riaprire.
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Serve un Partito d’Azione, contro la Coalizione del Colle
Qualcuno deve aver fatto credere al Colle più alto che in Italia sia già stato introdotto il (semi) presidenzialismo alla francese, visto che Giorgio Napolitano si comporta ormai quotidianamente come se agenda, priorità, orientamenti dell’attività di governo fossero in suo potere. Del resto, quando si cominciano ad accampare pretese di “prerogative” inesistenti (vedi accuse alla Procura di Palermo), è facile che venga la bulimia, se il coro partitocratico e massmediatico intona il “Te Deum” anziché pronunciare l’altolà che logica e buon senso vorrebbero. Perciò succede questo: da qualche giorno Roma è tappezzata di manifesti del “Popolo della libertà” di Berlusconi e Alemanno, che “sparano” il presidenzialismo come cosa fatta, precisando che l’approvazione è solo del Senato in un corpo tipografico più pudibondo.